Stelvio d'argento per Peter Fill, brilla l'azzurro
di Luca Perenzoni
Ancora un podio per Peter Fill, il terzo in stagione: oggi sulla Stelvio il ventiquattrenne di Castelrotto si è arreso soltanto all'esuberanza di Michael Walchofer che completa così una storica doppietta dopo il successo scacciacrisi di ieri. Il carabiniere altoatesino regala alla nazionale azzurra una delle migliori giornate della storia nella discesa di Bormio, un secondo posto che conferma l'impetuosa crescita e la maturazione del talento di Fill che, disegnando ad opera d'arte il tratto finale della Stelvio, ha potuto cullare per lunghi momenti il sogno della prima vittoria in carriera. Terzo posto, come ieri, per Mario Scheiber che precede Bode Miller. Brillano anche gli altri azzurri: 8° Staudacher, 11° Sulzenbacher, 12° Fischnaller.
E fortuna che la Stelvio non gli piaceva. Fino ad oggi Peter non ha mai amato la pista valtellinese, ma forse in questi momenti i sentimenti verso i 3 chilometri di ghiaccio che portano a Bormio stanno cambiando. Tre chilometri di vetro puro, che hanno enfatizzato le qualità dei migliori, dei grandi specialisti di velocità e tecnica: Walchhofer, Fill, Scheiber, Miller, Cuche e Svindal, tanto per fermarsi ai primi sei, sono campioni dalla tecnica sopraffina, andati a nozze sul difficile tracciato lombardo. E' partita come al solito ad handicap la gara dell'azzurro: i tre decimi di svantaggio maturati nel tratto iniziale nei confronti di Walchhofer saranno gli stessi che lo separeranno dal vincitore al traguardo. Ma con il passare dei metri Fill ha dettato la sua legge, interpretando in maniera pressochè perfetta tutto il resto della discesa, dall'imbocco della Carcentina sino alla picchiata finale nel parterre. Proprio negli ultimi quindici secondi è arrivato il capolavoro del campione dell'Alpe di Siusi: nessuno è riuscito a restagli in scia, neppure un Bode Miller che per tre quarti di gara ha saputo regalare spettacolo. Il divario nel tratto finale rispetto a tutti gli altri era così ampio da permettere pensieri ancora più pregiati, prima della discesa di un Walchhofer impetuoso, ancor migliore rispetto a quello visto ieri: l'aquilotto è andato così a prendersi la seconda vittoria stagionale, riconfermando il feeling biancorosso con i curvoni della Stelvio. Come si conferma Mario Scheiber, salito nuovamente a distanza di 24 ore sul gradino più basso del podio a fare quasi da paggio d'onore del grande Walcho, in attesa di riceverne i galloni del comando, in un futuro sempre più prossimo.
Conferme, importantissime, anche per Patrick Staudacher: quinto ieri, ottavo oggi. Risultati che parlano chiaramente in favore del carabiniere di Colle Isarco, altro ragazzo in continua crescita dopo i problemi fisici che lo hanno limitato nel corso della passata annata. Per lui è la terza volta consecutiva nei 10, segno di uno stato di forma sempre più brillante, così come per gli altri due altoatesini protagonisti di giornata, Kurt Sulzenbacher e Roland Fischnaller, ad un passo dai top ten. Un piazzamento forse inatteso per il primo, su una pista sicuramente non adatta alle sue caratteristiche, insperato per il secondo che, dopo il diciannovesimo posto di ieri si riaffacciava nel gruppo dei migliori 30 di specialità. Oggi ha saputo fare ancora meglio, segno che il lavoro estivo all'interno del gruppo militare è stato assolutamente positivo, come la voglia di riemergere, magari anche grazie ai nuovi materiali. Appena fuori dalla zona punti ivnece Christof Innerhofer, dietro di lui Walter Girardi, Silvano Varettoni, Alessandro Fattori e Lucas Senoner.
Si chiude quindi in bellezza il 2006 azzurro, sperando che l'anno nuovo possa continuare sulla stessa strada; il pensiero finale è ancora per Fill: "Alla classifica generale per ora non ci penso e non volgio nemmeno guardarla più di tanto". Molto probabilmetne fa bene a pensare così, ma vederlo lì, a nemmeno troppa distanza da Svindal, Miller e Cuche fa bene, molto bene.
(venerdì 29 dicembre 2006)
E fortuna che la Stelvio non gli piaceva. Fino ad oggi Peter non ha mai amato la pista valtellinese, ma forse in questi momenti i sentimenti verso i 3 chilometri di ghiaccio che portano a Bormio stanno cambiando. Tre chilometri di vetro puro, che hanno enfatizzato le qualità dei migliori, dei grandi specialisti di velocità e tecnica: Walchhofer, Fill, Scheiber, Miller, Cuche e Svindal, tanto per fermarsi ai primi sei, sono campioni dalla tecnica sopraffina, andati a nozze sul difficile tracciato lombardo. E' partita come al solito ad handicap la gara dell'azzurro: i tre decimi di svantaggio maturati nel tratto iniziale nei confronti di Walchhofer saranno gli stessi che lo separeranno dal vincitore al traguardo. Ma con il passare dei metri Fill ha dettato la sua legge, interpretando in maniera pressochè perfetta tutto il resto della discesa, dall'imbocco della Carcentina sino alla picchiata finale nel parterre. Proprio negli ultimi quindici secondi è arrivato il capolavoro del campione dell'Alpe di Siusi: nessuno è riuscito a restagli in scia, neppure un Bode Miller che per tre quarti di gara ha saputo regalare spettacolo. Il divario nel tratto finale rispetto a tutti gli altri era così ampio da permettere pensieri ancora più pregiati, prima della discesa di un Walchhofer impetuoso, ancor migliore rispetto a quello visto ieri: l'aquilotto è andato così a prendersi la seconda vittoria stagionale, riconfermando il feeling biancorosso con i curvoni della Stelvio. Come si conferma Mario Scheiber, salito nuovamente a distanza di 24 ore sul gradino più basso del podio a fare quasi da paggio d'onore del grande Walcho, in attesa di riceverne i galloni del comando, in un futuro sempre più prossimo.
Conferme, importantissime, anche per Patrick Staudacher: quinto ieri, ottavo oggi. Risultati che parlano chiaramente in favore del carabiniere di Colle Isarco, altro ragazzo in continua crescita dopo i problemi fisici che lo hanno limitato nel corso della passata annata. Per lui è la terza volta consecutiva nei 10, segno di uno stato di forma sempre più brillante, così come per gli altri due altoatesini protagonisti di giornata, Kurt Sulzenbacher e Roland Fischnaller, ad un passo dai top ten. Un piazzamento forse inatteso per il primo, su una pista sicuramente non adatta alle sue caratteristiche, insperato per il secondo che, dopo il diciannovesimo posto di ieri si riaffacciava nel gruppo dei migliori 30 di specialità. Oggi ha saputo fare ancora meglio, segno che il lavoro estivo all'interno del gruppo militare è stato assolutamente positivo, come la voglia di riemergere, magari anche grazie ai nuovi materiali. Appena fuori dalla zona punti ivnece Christof Innerhofer, dietro di lui Walter Girardi, Silvano Varettoni, Alessandro Fattori e Lucas Senoner.
Si chiude quindi in bellezza il 2006 azzurro, sperando che l'anno nuovo possa continuare sulla stessa strada; il pensiero finale è ancora per Fill: "Alla classifica generale per ora non ci penso e non volgio nemmeno guardarla più di tanto". Molto probabilmetne fa bene a pensare così, ma vederlo lì, a nemmeno troppa distanza da Svindal, Miller e Cuche fa bene, molto bene.
(venerdì 29 dicembre 2006)