Bode Miller aquila del Colorado; Fill ancora 4°
di Luca Perenzoni
Ci voleva la sua Birds of Prey per fargli ritrovare le sensazioni dei giorni migliori. Ieri i primi segnali, oggi la zampata, o per dirla all'americana, la picchiata da autentico rapace (come vuole il nome della pista, "Uccelli da preda") verso il traguardo del Colorado. E' Bode Miller a suonare la carica dell'armata a stelle e strisce capace di piazzare quattro atleti tra i primi dieci. Le ultime due stagioni avevano regalato agli yankees altrettante doppiette a Beaver Creek, con lo stesso Miller e Rahlves a scambiarsi ad anni alterni la vittoria; oggi ci sono andati vicini grazie al successo di Miller e al terzo posto a sorpresa di Steven Nyman, mentre Scott Macartney e Marco Sullivan completavano l'opera con l'ottavo ed il decimo tempo. Ed in mezzo ai due americani spunta il "vecchietto" che non ti aspetti, il felino di Svizzera, Didier Cuche, marchiato con gli stessi Head di Miller e ritornato sul podio dopo qualche periodo non proprio felicissimo.
L'ex "spaghetti cow-boy" ha fatto una gara lineare, senza strafare nè eccedere in appariscenza. Partito con il numero 26, proprio mentre la nevicata che aveva caratterizzato la prima parte di gara andava scemando, ha controllato nel lungo tratto di scivolamento per poi aumentare i giri con l'aumentare delle pendenze, fino a precedere di 15 centesimi l'esperto Cuche e di 33 il più giovane compagno di squadra. Ma come ieri ai piedi del podio campeggia il tricolore, sbandierato a piena forza da Peter Fill, mostro di continuità in questo avvio di stagione e capace di incamerare 50 punti preziosissimi che gli permettono di tornare in albergo come primo della classe per la seconda giornata consecutiva. Bene Fill, bene Sulzenbacher: entrambi carabinieri, entrambi in evidenza sulle nevi del Colorado con il pusterese sesto, dietro a Michael Walchhofer e davanti a Marco Büchel. Ed a chiudere in bellezza ci pensano uno stupefacente Patrick Staudacher, undicesimo, un brillante Walter Girardi, ventiduesimo con Roland Fischnaller a chiudere la zona punti in trentesima posizione. Ottima l'Ital-jet quindi: nel primo anno del dopo Ghedina i ragazzoni azzurri stanno mettendo in mostra una piena maturità, la speranza non può essere che quella che il trend positivo continui anche con il ritorno della carovana al di qua dell'Atlantico. E se Italia e Usa possono festeggiare la giornata più che positiva, altrettanto non possono fare gli aquilotti d'Austria: il solo Walchhofer ha salvato la faccia, chiudendo quinto con uno Scheiber nono e comunque soddisfatto visto l'anno di ianttività che si trascina alle spalle. Lontani Maier, Grugger, Strobl, Kröll e Buder, addiruttura fuori un Gruber in evidenza nell'unica prova e nella discesa di ieri. Faticano ad ingranare le aquile d'oltre Brennero e forse si intuisce il perchè dell'opporsi dell'OSV al prolungamento della stagione americana per far fronte alla penuria di neve europea.
A breve si deciderà il da farsi, se si correrà in America, in Austria o se si starà a rimirare il cielo in attesa delle prime nevicate. Ma poco importa: ancora per una serata, noi italiani possiamo gongolare nel vedere Fill davanti a tutti. Un piacere forse momentaneo, ma finchè dura è giusto goderselo, o no?
In fondo sognare non costa nulla. E chissà che...
(venerdì 1 dicembre 2006)
L'ex "spaghetti cow-boy" ha fatto una gara lineare, senza strafare nè eccedere in appariscenza. Partito con il numero 26, proprio mentre la nevicata che aveva caratterizzato la prima parte di gara andava scemando, ha controllato nel lungo tratto di scivolamento per poi aumentare i giri con l'aumentare delle pendenze, fino a precedere di 15 centesimi l'esperto Cuche e di 33 il più giovane compagno di squadra. Ma come ieri ai piedi del podio campeggia il tricolore, sbandierato a piena forza da Peter Fill, mostro di continuità in questo avvio di stagione e capace di incamerare 50 punti preziosissimi che gli permettono di tornare in albergo come primo della classe per la seconda giornata consecutiva. Bene Fill, bene Sulzenbacher: entrambi carabinieri, entrambi in evidenza sulle nevi del Colorado con il pusterese sesto, dietro a Michael Walchhofer e davanti a Marco Büchel. Ed a chiudere in bellezza ci pensano uno stupefacente Patrick Staudacher, undicesimo, un brillante Walter Girardi, ventiduesimo con Roland Fischnaller a chiudere la zona punti in trentesima posizione. Ottima l'Ital-jet quindi: nel primo anno del dopo Ghedina i ragazzoni azzurri stanno mettendo in mostra una piena maturità, la speranza non può essere che quella che il trend positivo continui anche con il ritorno della carovana al di qua dell'Atlantico. E se Italia e Usa possono festeggiare la giornata più che positiva, altrettanto non possono fare gli aquilotti d'Austria: il solo Walchhofer ha salvato la faccia, chiudendo quinto con uno Scheiber nono e comunque soddisfatto visto l'anno di ianttività che si trascina alle spalle. Lontani Maier, Grugger, Strobl, Kröll e Buder, addiruttura fuori un Gruber in evidenza nell'unica prova e nella discesa di ieri. Faticano ad ingranare le aquile d'oltre Brennero e forse si intuisce il perchè dell'opporsi dell'OSV al prolungamento della stagione americana per far fronte alla penuria di neve europea.
A breve si deciderà il da farsi, se si correrà in America, in Austria o se si starà a rimirare il cielo in attesa delle prime nevicate. Ma poco importa: ancora per una serata, noi italiani possiamo gongolare nel vedere Fill davanti a tutti. Un piacere forse momentaneo, ma finchè dura è giusto goderselo, o no?
In fondo sognare non costa nulla. E chissà che...
(venerdì 1 dicembre 2006)