Oggi gigante maschile e super-g donne
di Luca Perenzoni
E' arrivata la giornata del gigante maschile, la giornata dei vari Blardone, Simoncelli, Schieppati e Mölgg, la giornata di quella che è da un po' tutti considerata la più forte squadra di gigante in circolazione. Un titolo conquistato e meritato sul campo negli ultimi due-tre anni di Coppa del Mondo ma che è ora chiamato alla riprova del grande evento, come lo è un'Olimpiade in casa. I quattro alfieri azzurri si presentano all'appuntamento carichi, convinti delle loro possibilità ma allo stesso tempo ben consci che a loro tocccherà soltanto fare del loro meglio e sperare che basti per superare gli avversari. La concorrenza è a dir poco agguerrita: Benni Raich e Bode Miller hanno incamerato nella prima settimana soltanto delusioni e probabilmente anche per loro è giunta l'ora del riscatto. Kalle Palander ha chiuso il gennaio di Coppa del Mondo in grande spolvero e lo stesso Thomas Grandi potrebbe ricordarsi di quello che è riuscito a fare poco più di un anno fa tra le porte larghe dei giganti più impegnativi del circo bianco. Per non parlare poi di Hermann Maier, campione mondiale in carica e sicuramente galvanizzato dall'aver già al collo una medaglia lucente a differenza dei due principali antagonisti Miller e Raich. A questi vanno poi aggiunti Daron Rahlves (anche se l'americano non è apparso affatto brillante nelle ultime uscite) e Didier Defago, Francois Bourque e un possibile outsider come Stephan Görgl. Tanti nomi per tre sole medaglie; proprio questo deve far riflettere i ragazzi azzurri: l'obiettivo podio è difficile da raggiungere, non basta solo saper o voler attaccare a tutta ma è necessario anche quel quid di fortuna, un qualcosa che aiuti a sfruttare nel migliore dei modi una particolare situazione o un errore altrui. L'impressione è quindi quella che questo gigante a cinque cerchi debba essere affrontato con la maggior serenità possibile, accantonando se possibile quella cronica voglia di strafare o il bisogno di voler dimostrare a chicchessia che non si è campioni solo su una determinata pista. Probabilmente solo con la giusta serenità si potrà riuscire a sciare al massimo delle proprie capacità, fatto che già da solo potrebbe dare ampie garanzie di ottimi risultati. Ovviamente è difficile parlare di serenità alla vigilia dell'appuntamento clou non solo di una stagione ma di un'intera carriera. Ma all'interno di un lotto di pretendenti così vario e di così alto livello potrebbe essere proprio l'aspetto mentale a influire in maniera determinante. E la speranza di tutti i tifosi italiani è che i ragazzi di Matteo Guadagnini riescano ad interpretare e vivere al meglio l'emozione ed il senso di responsabilità insiti in un simile evento per poter regalare, e soprattutto regalarsi, un'altra pagina di grande sci che possa coronare un percorso di crescita e maturazione avviato già da qualche stagione. Sarebbe fantastico: il grande risultato è indubbiamente alla loro portata, se tutto andasse nel verso giusto domani potrebbe essere il loro gran giorno.
Prima manche alle ore 9.30, seconda alle 13. Nel mezzo, a partire da mezzogiorno, a San Sicario verrà invece recuperato il super-g femminile annullato ieri per il maltempo. Resta ancora incognita la presenza della Kostelic: indipendentemente dalla croata quella di domani sarà una grande gara, ricca di papabili vincitrici e possibili deluse.
Gigante e super-g, che giornata per gli amanti dello sci.
(lunedì 20 febbraio 2006)
Prima manche alle ore 9.30, seconda alle 13. Nel mezzo, a partire da mezzogiorno, a San Sicario verrà invece recuperato il super-g femminile annullato ieri per il maltempo. Resta ancora incognita la presenza della Kostelic: indipendentemente dalla croata quella di domani sarà una grande gara, ricca di papabili vincitrici e possibili deluse.
Gigante e super-g, che giornata per gli amanti dello sci.
(lunedì 20 febbraio 2006)