Domani la combinata, Aamodt vuole esserci
di Luca Perenzoni
Il programma olimpico prevede per domani l'assegnazione della seconda medaglia per quanto riguarda lo sci alpino. La disciplina è quella della combinata, specialità che, dopo l'abbandono dei grandissimi polivalenti come Zurbriggen, Girardelli e Mader, vive da qualche anno sul difficile equilibrio tra slalomisti e discesisti: nella maggior parte dei casi i primi si ritrovano avvantaggiati per il maggior distacco che riescono ad infliggere ai meno specialisti dei rapid gates nel corso delle due manche a loro disposizione.
La gara di domani prevede infatti la disputa di una discesa libera alle ore 12 seguita da due manche di slalom sulla pista intitolata a Giovannino Agnelli alle ore 17 e 19.30.
Un'appuntamento che almeno sulla carta sembra quasi predestinato a veder trionfare il ventisettenne austriaco Benjamin Raich. E' lui il naturale favorito di questa disciplina, ma questo inizio di Olimpiade ci ha spesso insegnati che nessun pronostico è davvero scontato: e se dopo Manninen nella combinata nordica e Ahonen nel salto dal trampolino toccasse al campione della Piztal non riuscire a confermarsi sul tracciato Olimpico? Dati alla mano insidie e avversari non mancano, a partire dall'americano Bode Miller che se dovesse riscoprire la giusta vena tra i paletti snodati potrebbe davvero uccidere la gara; per lui sarebbe quasi un'impresa finire lo slalom ma va ricordato che la pista del Sestriere è l'ultima in ordine di tempo ad averlo visto vincitore e la storia potrebbe proporre un clamoroso ritorno. E poi c'è Giorgio Rocca.
Il carabiniere livignasco non parte forse tra i principali favoriti ma nelle ultime settimane ha messo in mostra progressi davvero significativi nella velocità e il settimo posto staccato nella prova odierna ne è chiara testimonianza. Nello slalom, a meno di incidenti, è una spanna sopra tutti gli altri e solo lo stesso Raich ha dimostrato di poterne reggere il passo in singole manche. Da non dimenticare poi il lungagnone norvegese Aksel Lund Svindal che pare però in calo di condizione dopo lo spumeggiante avvio di stagione. Imprevedibili anche gli specialisti dello slalom: Mario Matt, Rainer Schönfelder e Ted Ligety su tutti. Se dovessero riuscire a limitare i danni nella discesa (e soprattuto gli austriaci si sa come abbiano i geni della velocità nel dna) potrebbero poi diventare pericolosissimi nello slalom notturno.
Ad apparire invece svantaggiati dalla formula di gara sono i discesisti: Michael Walchhofer si destreggia più che bene anche nello slalom ma il dazio che deve pagare nei confronti di Raich & C. è sempre piuttosto pesante. Un po' meglio potrebbe andare al ventitreenne di Castelrotto Peter Fill che nelle supercombinate di questa stagione ha dimostrato di poter tranquillamente stare sul podio: domani le manche saranno due e ciò potrebbe rendergli la vita più dura ma anche per lui non è detta l'ultima parola. Lo stesso Patrick Staudacher ha buone possibilità di entrare nei dieci, questi giorni hanno detto che la sua forma è davvero ottima e il giovane altoatesino potrebbe regalarsi altre soddisfazioni. Non vanno poi dimenticati gli svizzeri: i giovan Daniel Albrecht e Marc Berthod e i più esperti Defago e Zurbriggen potrebbero essere le rivelazioni di giornata.
Difficile quindi fare pronostici, come difficile è prevedere cosa farà Kjetill Andrè Aamodt. Il 33enne norvegese ieri sembrava KO per la botta subita al ginocchio durante la discesa ma nelle ultime ore pare deciso a disputare la gara di domani nonostante lo staff medico scandinavo gli consigli caldamente di preservarsi in vista del super-g. Una decisione definitiva verrà presa solo negli ultimi istanti precedenti la discesa. Dall'alto della sua classe, indipendentemente dal ginocchio infortunato, il norvegese potrebbe sferrare l'ennesima zampata della sua immortale carriera.
(lunedì 13 febbraio 2006)
La gara di domani prevede infatti la disputa di una discesa libera alle ore 12 seguita da due manche di slalom sulla pista intitolata a Giovannino Agnelli alle ore 17 e 19.30.
Un'appuntamento che almeno sulla carta sembra quasi predestinato a veder trionfare il ventisettenne austriaco Benjamin Raich. E' lui il naturale favorito di questa disciplina, ma questo inizio di Olimpiade ci ha spesso insegnati che nessun pronostico è davvero scontato: e se dopo Manninen nella combinata nordica e Ahonen nel salto dal trampolino toccasse al campione della Piztal non riuscire a confermarsi sul tracciato Olimpico? Dati alla mano insidie e avversari non mancano, a partire dall'americano Bode Miller che se dovesse riscoprire la giusta vena tra i paletti snodati potrebbe davvero uccidere la gara; per lui sarebbe quasi un'impresa finire lo slalom ma va ricordato che la pista del Sestriere è l'ultima in ordine di tempo ad averlo visto vincitore e la storia potrebbe proporre un clamoroso ritorno. E poi c'è Giorgio Rocca.
Il carabiniere livignasco non parte forse tra i principali favoriti ma nelle ultime settimane ha messo in mostra progressi davvero significativi nella velocità e il settimo posto staccato nella prova odierna ne è chiara testimonianza. Nello slalom, a meno di incidenti, è una spanna sopra tutti gli altri e solo lo stesso Raich ha dimostrato di poterne reggere il passo in singole manche. Da non dimenticare poi il lungagnone norvegese Aksel Lund Svindal che pare però in calo di condizione dopo lo spumeggiante avvio di stagione. Imprevedibili anche gli specialisti dello slalom: Mario Matt, Rainer Schönfelder e Ted Ligety su tutti. Se dovessero riuscire a limitare i danni nella discesa (e soprattuto gli austriaci si sa come abbiano i geni della velocità nel dna) potrebbero poi diventare pericolosissimi nello slalom notturno.
Ad apparire invece svantaggiati dalla formula di gara sono i discesisti: Michael Walchhofer si destreggia più che bene anche nello slalom ma il dazio che deve pagare nei confronti di Raich & C. è sempre piuttosto pesante. Un po' meglio potrebbe andare al ventitreenne di Castelrotto Peter Fill che nelle supercombinate di questa stagione ha dimostrato di poter tranquillamente stare sul podio: domani le manche saranno due e ciò potrebbe rendergli la vita più dura ma anche per lui non è detta l'ultima parola. Lo stesso Patrick Staudacher ha buone possibilità di entrare nei dieci, questi giorni hanno detto che la sua forma è davvero ottima e il giovane altoatesino potrebbe regalarsi altre soddisfazioni. Non vanno poi dimenticati gli svizzeri: i giovan Daniel Albrecht e Marc Berthod e i più esperti Defago e Zurbriggen potrebbero essere le rivelazioni di giornata.
Difficile quindi fare pronostici, come difficile è prevedere cosa farà Kjetill Andrè Aamodt. Il 33enne norvegese ieri sembrava KO per la botta subita al ginocchio durante la discesa ma nelle ultime ore pare deciso a disputare la gara di domani nonostante lo staff medico scandinavo gli consigli caldamente di preservarsi in vista del super-g. Una decisione definitiva verrà presa solo negli ultimi istanti precedenti la discesa. Dall'alto della sua classe, indipendentemente dal ginocchio infortunato, il norvegese potrebbe sferrare l'ennesima zampata della sua immortale carriera.
(lunedì 13 febbraio 2006)