La A femminile a Rovereto - speciale2
di Luca Perenzoni
A Rovereto era presente anche Karen Putzer, la campionessa di Nova Levante, reduce da una stagione agrodolce culminata col secondo posto nel gigante di Maribor. Karen è fiduciosa: "Qui a Rovereto stiamo proseguendo un lavoro personalizzato. Per quanto mi riguarda alterno un po' di atletica, sala pesi, bici e piscina. Questo è l’unico raduno atletico estivo in programma, poi ognuna curerà la preparazione atletica a casa e Stefano ci seguirà a turno. Il clima in squadra è buono e si lavora bene." C’è voglia di riscatto invece nelle parole della marebbana Manuela Moelgg che, al pari del fratello Manfred, è già riuscita a salire sul podio di Coppa del Mondo in slalom. "Quest’anno voglio fare le cose con calma e soprattutto farle bene. L’anno scorso mi sono forse gettata nella velocità con un po’ d’azzardo e ho finito col rimetterci i Mondiali per una caduta nelle prove della discesa. Quest’estate abbiamo in programma degli allenamenti specifici, non vale più la pena di rischiare; a settembre valuteremo cosa sia meglio fare" dice Manu con convinzione, ma la polivalenza per lei sembra proprio dietro l’angolo. La stessa bresciana Daniela Merighetti, a lungo tesserata per lo Ski Team Altipiani, lascia aperta qualche porta alla velocità: "Ma sì dai, presto faremo qualche test e poi vedremo se vale la pena impegnarsi anche in super-g" dice Dada "L’importante è che il mio ginocchio risponda bene dopo l’infortunio dell’anno scorso. Questa è stata una stagione di transito, senza grosse soddisfazioni; solo nel finale c’è stato qualche miglioramento e ciò mi lascia ben sperare per l’immediato futuro. Ora sto bene e anche mentalmente non risento più dell’operazione ai legamenti."
Discorso analogo per Denise Karbon, costretta a stare alla finestra per tutto l’inverno dopo l’ennesimo infortunio rimediato al ginocchio l’estate scorsa; per lei una stagione piena di incognite. "Mi sono riaggregata alla squadra a fine maggio sul Tonale; con gli sci sto ancora facendo esercizi di recupero e per ora il ginocchio pare rispondere bene anche nel lavoro atletico; per quanto riguarda il prossimo inverno, non so bene cosa dire. La mia speranza è quella di presentarmi al meglio ma ovviamente è difficile immaginare quanto possa pesare l’infortunio sulle mie prestazioni. Vedremo un po’ strada facendo; nel frattempo cercherò di arrivare ad ottobre nelle migliori condizioni possibili."
Scherzano e ridono tra di loro le ragazze, ci tengono a sottolineare che il clima è disteso e si vede. Da mercoledì le aspetta una decina di giorni sulle nevi francesi di Les Deux Alpes, poi un luglio dedicato alla preparazione atletica prima della solita trasferta sui ghiacciai sudamericani di metà agosto. Si riprenderà a gareggiare a fine ottobre a Soelden e da allora si inizierà a pensare anche a Torino: una giornata come tutte le altre ma che può cambiare la vita di un atleta.
(martedì 21 giugno 2005)
A Rovereto era presente anche Karen Putzer, la campionessa di Nova Levante, reduce da una stagione agrodolce culminata col secondo posto nel gigante di Maribor. Karen è fiduciosa: "Qui a Rovereto stiamo proseguendo un lavoro personalizzato. Per quanto mi riguarda alterno un po' di atletica, sala pesi, bici e piscina. Questo è l’unico raduno atletico estivo in programma, poi ognuna curerà la preparazione atletica a casa e Stefano ci seguirà a turno. Il clima in squadra è buono e si lavora bene." C’è voglia di riscatto invece nelle parole della marebbana Manuela Moelgg che, al pari del fratello Manfred, è già riuscita a salire sul podio di Coppa del Mondo in slalom. "Quest’anno voglio fare le cose con calma e soprattutto farle bene. L’anno scorso mi sono forse gettata nella velocità con un po’ d’azzardo e ho finito col rimetterci i Mondiali per una caduta nelle prove della discesa. Quest’estate abbiamo in programma degli allenamenti specifici, non vale più la pena di rischiare; a settembre valuteremo cosa sia meglio fare" dice Manu con convinzione, ma la polivalenza per lei sembra proprio dietro l’angolo. La stessa bresciana Daniela Merighetti, a lungo tesserata per lo Ski Team Altipiani, lascia aperta qualche porta alla velocità: "Ma sì dai, presto faremo qualche test e poi vedremo se vale la pena impegnarsi anche in super-g" dice Dada "L’importante è che il mio ginocchio risponda bene dopo l’infortunio dell’anno scorso. Questa è stata una stagione di transito, senza grosse soddisfazioni; solo nel finale c’è stato qualche miglioramento e ciò mi lascia ben sperare per l’immediato futuro. Ora sto bene e anche mentalmente non risento più dell’operazione ai legamenti."
Discorso analogo per Denise Karbon, costretta a stare alla finestra per tutto l’inverno dopo l’ennesimo infortunio rimediato al ginocchio l’estate scorsa; per lei una stagione piena di incognite. "Mi sono riaggregata alla squadra a fine maggio sul Tonale; con gli sci sto ancora facendo esercizi di recupero e per ora il ginocchio pare rispondere bene anche nel lavoro atletico; per quanto riguarda il prossimo inverno, non so bene cosa dire. La mia speranza è quella di presentarmi al meglio ma ovviamente è difficile immaginare quanto possa pesare l’infortunio sulle mie prestazioni. Vedremo un po’ strada facendo; nel frattempo cercherò di arrivare ad ottobre nelle migliori condizioni possibili."
Scherzano e ridono tra di loro le ragazze, ci tengono a sottolineare che il clima è disteso e si vede. Da mercoledì le aspetta una decina di giorni sulle nevi francesi di Les Deux Alpes, poi un luglio dedicato alla preparazione atletica prima della solita trasferta sui ghiacciai sudamericani di metà agosto. Si riprenderà a gareggiare a fine ottobre a Soelden e da allora si inizierà a pensare anche a Torino: una giornata come tutte le altre ma che può cambiare la vita di un atleta.
(martedì 21 giugno 2005)