"E' stata la mano di Sofia"
E' una Sofia Goggia giustamente stanca, stravolta, ma ancora lucidissima, a rispondere (in video) alle mille domande dei giornalisti italiani al termine della seconda discesa di St.Moritz.
Una discesa che la bergamasca vince e domina con una mano rotta ieri mattina e operata nel pomeriggio a Milano!
"Sono state 24 ore bestiali, matte e disperatissime, davvero folli! - così Sofia racconta il suo venerdì 16 dicembre - Intanto devo dire che ieri ero felice perchè ero riuscita ad ottenere un secondo posto che per le condizioni in cui sono scesa non era scontato ne banale.
Ieri ho capito subito di essermi fatta male. Il dott.Panzeri ed io ci siam guardati negli occhi e ci siam detti: è fattibile? Beh se lo abbiam fatto a Pechino....Poi ho il pettorale rosso, e non lo mollo tanto facilmente!"
Ma come è stato possibile? La FISI ha messo in moto tutti i suoi partner: Sofia è andata e tornata da St.Moritz a Milano in parte in auto in parte in elicottero, il gruppo San Donato e la clinica la Madonnina si son fatti trovare pronti, con un chirurgo che nel frattempo è arrivato da Torino. Sofia è arrivata in sala operatoria sempre accompagnata dal dott.Panzeri:"sono entrata in sala e ho detto a tutti: dai facciamo questa cosa perchè domani dobbiamo vincere!"
Detto e fatto. Poco dopo le 22 di sera Sofia rientrava in hotel a S.Moritz, con la prospettiva, per la mattina successiva, di buttarsi nuovamente giù per la Corviglia a 100km/h.
Nel frattempo i tecnici hanno studiato un modo per tenere legato il bastone al guanto e alla mano operata.
Questa mattina la mano era gonfia, ma Sofia era super motivata, ha provato a fare un paio di giri in campo libero e ha capito che poteva mettersi a uovo senza troppo dolore: "la verità è che nelle prove sono andata talmente bene che ho pensato che anche senza la spinta iniziale avrei potuto comunque avere un po' di margine. In discesa libera ho un gran livello di sicurezza, certo prima di aprire il cancelletto ho fatto qualche pensiero...quando corri con una mano rotta sai che rischi però sapevo che avrei avuto nelle gambe la possibilità di fare una buona gara, anche se non mi aspettavo di vincere!"
Il curriculum di infortuni di Sofia si arricchisce di una nuova tacca: "Ieri vedendo la cicatrice dopo l'operazione mi sono un po' dispiaciuta...mi son detta, com'è possibile che ancora una volta son tornata sotto i ferri? Questo infortunio stravolge un po' i piani delle prossime settimane, non andrò a Semmering e non farò neanche gli allenamenti pre-natalizi che avevo programmato."
Una vittoria davvero epica, una impresa che ha un sapore storico, e che la stessa Sofia ammette "...la metto sul podio delle mie vittorie più belle, anche se la mia preferita è quella a Bad Kleinkirchheim del 2018" Quel giorno la bergamasca vinse per la terza volta in carriera superando Federica Brignone e Nadia Fanchini per una bellissima e storica tripletta.
Una vittoria che aumenterà la sua già grande visibilità e popolarità: "Sì, sicuramente mi rendo conto di avere popolarità...Tomba? Lui ha vissuto un'altra era, noi abbiamo i social, comunichiamo in maniera diversa, siamo avvantaggiati, e credo che comunque lui sia irraggiungibile"
Qualcuno prova a dire che la Sfera di Cristallo non è un sogno: "Certo sarebbe qualcosa di grandioso, ma dovrei vincere tutte le discese ed esser sul podio in tutti i superg, ed usare il gigante come bonus. Difficile, difficilissimo. Non sono la sciatrice più polivalente, ma forse sono quella che domina una singola disciplina, nel senso che Shiffrin ha una concorrenza più ampia in slalom e gigante. Molto dipenderà dal superg, e già da domani, ma è una disciplina dove non si prova e bisogna andare a tutta, e domani si partirà dal basso dunque sarà necessario spingere..."
Sofia ieri è stata una giornata da cinema, scegli tu il titolo del film: "E' stata la mano di Sofia!"
(sabato 17 dicembre 2022)