Bormio, seconda prova: Hintermann miglior tempo, domani la gara
La Stelvio di Bormio ha accolto questa mattina gli uomini jet per la seconda e ultima prova cronometrata in vista della libera di domani, in programma alle 11.30.
Un tracciato davvero impegnativo, difficile, estenuante per gli atleti, con un fondo lucido e duro, insomma una pista di cui avere il massimo rispetto.
I tempi di oggi sono tutt'altro che indicativi: forse solo l'elvetico Niels Hintermann, il migliore al traguardo in 1:54.78, è stato l'unico a tirare dall'inizio alla fine, tutti gli altri hanno provato i vari settori del tracciato, si sono alzati in vista del traguardo, in molti hanno anche saltato una porta.
Dunque una prova che serve agli atleti per capire le linee, per provare quello che non sono riusciti a fare ieri: alle spalle di Hintermann ci sono Hemetsberger e Odermatt appaiati a +1.53, poi Clarey a +1.61 e con il quinto tempo Matteo Marsaglia (+2.06), che sta sciando bene in discesa e conferma il miglior tempo di ieri.
Subito dopo c'è Dominik Paris (+2.09), comunque con ottimi parziali nei vari settori, poi Cochran-Siegle, Roulin e Crawford (pettorale 47) a chiudere la top10 di giornata.
"Ho provato un po’ la parte alta, trovando qualche buco su cui non mi sono sentito benissimo – le parole a fine test di Dominik Paris – Penso di aver preso le misure: domani dovremo rischiare e mettere tutto in pista. Una neve bella ghiacciata nella parte alta, dove non si riesce a correggere tanto, ma comunque bella tosta. Nella parte bassa cambia la neve, diventando più aggressiva, ma in generale una bella pista mossa. Arrivo abbastanza bene, ieri ho provato il primo pezzo dove il distacco non era tantissimo. E’ come giocare a poker: se trovi bene la linea giusta puoi essere molto veloce ma se abbassi di quota rischi di perdere molto".
"Una prova solida in una pista lucida e giorno dopo giorno sempre più tosta – ha raccontato Mattia Casse – con le temperature basse che faranno uscire la barratura, aspettiamo la gara. La Stelvio è una pista molto selettiva e difficile da interpretare".
"La prova è andata così e così – le dichiarazioni di Christof Innerhofer – Ho provato a sciare in cima per prendere il ritmo, ho provato a spingere un po’ di più ma non sono riuscito più di tanto. Ho commesso subito un errore perdendo velocità perchè in cima è tosta. La pista è preparata bene come avevo già detto ieri, complimenti all’organizzazione che ha fatto davvero un bel lavoro, bravissimi davvero. Pista difficile, veramente tosta, bisogna tenere le linee fino in fondo, molto ghiacciata e devi essere bravo a tenere gli sci. Penso che solo nel 2008 e nel 2018 la pista è stata più dura di così, la terza più difficile della mia carriera. Tra la parte alta e quella bassa c’è una differenza abissale: sotto è molto facile, e va bene così perchè arrivi stanchissimo già al San Pietro".
Poi subito fuori dai top10 alcuni protagonisti attesi Feuz (+2.52), Casse (+2.63), Kilde (+2.64).
Domani sarà tutt'altra storia, lo spettacolo è assicurato, Paris andrà a caccia del settimo sigillo, partenza alle 11.30
(lunedì 27 dicembre 2021)