Mikaela Shiffrin e US Ski Team lanciano un fondo per gli atleti
Prima di partire per l'Europa, in cui passerà i prossimi sei mesi ovvero tutta la stagione invernale, Mikaela Shiffrin ha lanciato ieri un fondo in onore di suo padre, Jeff Shiffrin, mancato lo scorso febbraio, a sostegno di tutti gli atleti degli sport invernali.
La "Jeff Shiffrin Athlete Resiliency Fund", in collaborazione con la federsci USA, ha l'obiettivo di assistere gli atleti che hanno avuto poche possibilità di allenarsi quest'anno a causa della pandemia o che per lo stesso motivo hanno avuto problemi di budget per gli spostamenti.
Sei famiglie americane hanno donato 1.5 milioni di dollari che costituiscono la prima base del fondo, che con le successive donazioni ha già raggiunto i 2.3 milioni di dollari con l'obiettivo di arrivare a 3.
Tiger Shaw, CEO della "US Ski and Snowboard" ha dichiarato che solo per i tamponi e per la sicurezza la federazione ha dovuto aggiungere 1 milione di dollari al proprio budget, a questo si aggiungono i costi per mantenere in Europa atleti e staff per 14 giorni aggiuntivi dovuti alla quarantena; inoltre per le restrizioni dovute al covid19 non si è potuta organizzare la tradizionale raccolta fondi, molto importante per la federsci USA.
A fronte dei tanti disordini sociali che sono avvenuti negli USA negli ultimi mesi, e complice la disponibilità di maggior tempo libero in primavera ed estate, Mikaela ha deciso di prendere posizione su alcune questioni, di informarsi, studiare e appoggiare chi desidera il cambiamento.
Da qui è nata l'urgenza di voler fare qualcosa di concreto, di non dimenticare i "colleghi atleti" che dovranno affrontare la stagione preolimpica in mezzo a molte difficoltà.
"La resilienza è diventata essenziale nella mia vita - ha spiegato Mikaela - specialmente in questi ultimi 7 mesi così difficili. Le storie che condivideremo grazie al fondo ti faranno venire i brividi lungo la schiena, ti faranno venir voglia di alzarti e ballare, di piangere, di ridere, tutto allo stesso tempo..."
L'ultima gara di Mikaela Shiffrin risale al 26 gennaio 2020, superg di Bansko, vinto dalla campionessa, come pure la discesa disputata due giorni prima.
Sono passati meno di 8 mesi e in mezzo le è successo un po' di tutto: la tragica e improvvisa scomparsa del padre, la pausa per il lutto, il tentativo di rientro per le ultimissime gare di stagione, poi annullate per il covid, la pandemia vissuta nella sua casa in Colorado, comprata un anno fa, e il rischio di vederla andare a fuoco per un incendio che è arrivato a lambire la sua abitazione, ad agosto.
Intervistata dal New York Times Mikaela spiega che queste cose le hanno dato una nuova visione delle cose: "quando sei su un aereo volando verso casa per vedere tuo padre morente, capisci cosa significa davvero preoccuparsi per qualcosa, tutto il resto non regge il confronto, compreso preoccuparsi se vincerò la prossima gara o meno"
Entro fine mese Mikaela tornerà in Europa per partecipare al gigante inaugurale di Soelden: per la prima volta dopo tre anni non sarà al cancelletto in qualità di detentrice della CdM, e mai come quest'anno c'è grande incertezza sul livello delle avversarie, perchè tutte hanno dovuto arrangiarsi a causa della pandemia.
Mikaela si è allenata nei pochi comprensori disponibili negli USA, Copper Mountain e Mount Hood, non potendo recarsi in Nuova Zelanda o Sudamerica come in tutte le altre estati.
Che Mikaela troveremo nella prossima stagione agonistica? Lo spiega lei stessa: "In passato ero nervosa e ansiosa prima delle gare e sentivo la pressione. E' qualcosa di innato in me, il desiderio e la volontà di fare un buon lavoro. Ma ora vedo le cose sotto una prospettiva completamente nuova."
(martedì 22 settembre 2020)