Kilde: "la Coppa è il mio sogno più grande"
Ha vinto la coppa di superg nella stagione 2015/2016, vanta 2 vittorie e 7 podi in Coppa del Mondo ed è tra i giovani norvegesi più interessanti: Aleksander Aamodt Kilde sta crescendo sulle orme dei veterani Aksel Lund Svindal e Kjetil Jansrud.
La FIS lo ha intervistato per la rubrica Q&A.
E' stata una stagione di successo con il 7/o posto nella classifica finale e il 3/o in quella di superg e di combinata. Tu come la giudichi?
E' stata una buona stagione con diversi alti e bassi, ma il mio primo pensiero riguarda la costanza lungo l'inverno. Con tanti quarti posti penso di non aver espresso tutto il mio potenziale, e spero di fare ancora meglio nella prossima.
Hai fatto un grande passo avanti in combinata; a Santa Caterina hai impressionato in slalom e conquistato il primo podio in questa disciplina. Ti sei allenato molto in slalom?
Prima di arrivare in CdM mi ero allenato molto nelle discipline tecniche. Anche se ho fatto qualche palo in più in slalom rispetto agli anni precedenti, devo dire che mi sono sorpreso dei risultati. Sicuramente è dipeso anche dal buon setup trovato coi materiali.
In una intervista del 2013, dopo aver conquistato la Coppa Europa, hai detto di voler diventare un polivalente e puntare alla Generale. E' ancora così?
Essere un polivalente è sempre stato nei miei piani e vincere la Sfera è sicuramente il mio obiettivo più grande. Spero di riuscirci un giorno. Devo salire di livello in discesa e gigante per avere una possibilità o provare a lottare per la generale. Per cui proverò a mantenere il ritmo delle ultime due stagioni e migliorarmi in tutte le discipline e puntare al podio della specialità, specialmente in superg.
In passato il gigante è stata la tua disciplina preferita, hai vinto anche i Mondiali Jr nel 2013. Pensi con i nuovi sci il gigante tornerà più accessibile anche per i velocisti? Quali sono le tue sensazioni?
Dopo aver provato i nuovi sci di gigante per la prima volta ho subito pensato che saremmo tornati a divertirci in gigante. Penso sarà più semplice per i velocisti manovrare questi sci. Il nuovo raggio permette di arrivare più facilmente alla curva ideale, per cui i velocisti - per lottare per un posizione nei top10 - non avranno bisogno di tutto quell'allenamento in gigante come nel recente passato.
Ai Mondiali di St.Moritz hai preso due medaglie 'di legno' in superg e combinata e 6/o in discesa. Cosa ti è mancato per salire sul podio?
Ci ho pensato spesso dopo i Mondiali, ma se la risposta fosse semplice avrei fatto qualcosa di diverso già allora. So che ho fatto degli errori durante le gare che mi sono costati due podi e penso che l'esperienza sia l'unica strada per gestire questi problemi.
PyeongChang 2018: nel test event sei stato 4/o in superg, per cui le aspettative sono alte. Come ti avvicinerai ai Giochi, la preparazione sarà diversa?
Non penso alla prossima stagione in modo diverso dalle precedenti. Farò la stessa preparazione per poter raggiungere i miei obiettivi, sia in Coppa sia ai Giochi. Non sarebbe saggio fare grandi cambiamenti. Però, con più esperienza, potrò gestire meglio i dettagli e minimizzare gli errori in gara.
Sei conosciuto come uno degli atleti più preparati fisicamente: quale è il tuo segreto?
Ho iniziato molto giovane a curare la preparazione fisica. Questo mi ha dato una base forte e la possibilità di aumentare la mia forza negli anni. Faccio più o meno le stesse cose dei compagni di squadra, sebbene cerchi sempre di dare un po' di più!
(giovedì 6 luglio 2017)