Ivica Kostelic punta alla coppa di combinata
La scorsa estate Ivica Kostelic si è sottoposto all'ennesima operazione chirurgica alle ginocchia: quasi non sarebbe una notizia, visto che il campione croato è arrivato a quota 14 dal 1998 (quasi una all'anno), ma questa volta ha rischiato grosso, persino di perdere la gamba.
E' lo stesso Ivica a raccontare tutto in una intervista al magazine austriaco SportMagazin: "lo scorso marzo, prima della tappa di Kranjska Gora, il ginocchio ha iniziato a gonfiarsi. Poi mi hanno prelevato il liquido dal ginocchio ed era denso come sciroppo. Ho pensato ai problemi che aveva avuto Beat Feuz e l'ho chiamato, e mi ha consigliato di operarmi". Kostelic ha seguito il consiglio ed è stata la decisione giusta: il liquido si era accumulato nel ginocchio e stava lesionando l'articolazione, ed è stato necessario stare cinque giorni in isolamento per evitare ulteriori infezioni.
Giunto a 348 pettorali indossati in Coppa del Mondo, Ivica potrebbe essere alla sua ultima stagione nel Circo Bianco, anche se una decisione non è ancora stata presa.
Con 60 podi nel palmares, tra cui 26 vittorie, 3 medaglie mondiali tra cui un oro, 4 argenti Olimpici, una Sfera di Cristallo generale (2011), 2 di slalom (2002, 2011) e 2 di superk, si potrebbe pensare che il campione croato non abbia più stimoli...tutt'altro: dopo due stagioni in cui ha faticato troppo rincorrendo la polivalenza, Ivica ha deciso di concentrarsi su slalom e combinata. Una scelta saggia e (forse) tardiva, per cui dedicherà tutte le energie alle discipline in cui può ancora togliersi qualche soddisfazione, in particolare la supercombinata, che in questa stagione si correrà a Wengen, Kitz e Chamonix con assegnazione della relativa coppa di specialità.
Proprio per questo Ivica ha interrotto dopo tre stagioni la collaborazione con Kristian Ghedina, suo consulente per la velocità (l'ampezzano ora lavora con il ceco Ondrej Bank.)
Ma per far bene in combinata è necessario non perdere l'abitudine alla velocità, ecco perchè Ivica parteciperà probabilmente alle gare di Lake Louise (e non a quelle di Beaver Creek).
Infine oggi ha concesso una intervista al portale croato Jutarnji, commentando i non pochi casi di doping scoperti di recente tra atleti croati (il calciatore Arijan Ademi, la maratoneta Lisa Nemec, il kickboxer Mirko Filipovic): "in Croazia non c'è una vera agenzia per il controllo e la lotta al doping, ma solo interventi isolati. Prendere sostanze per guarire più velocemente? Mai, non va mai preso niente di proibito, in nessun caso. Lo scandalo doping nell'atletica? E' triste. Una delle tante cose che uccide lo sport. Ed ora c'è anche il doping genetico che è ancora peggio. E' necessario lottare contro tutto questo. I medici della nostra federazione ci aiutano perchè alcune medicine in Europa o in America possono avere principi attivi e composizioni differenti, e dunque è importante sapere cosa assumi."
(venerdì 20 novembre 2015)