PyeongChang: a rischio le gare test di Coppa?
E' stata una settimana importante per il comitato olimpico coreano e il comitato organizzatore dei Giochi 2018 di PyeongChang, Corea.
Il presidente GianFranco Kasper, il segretario generale Sarah Lewis e ad altri delegati FIS hanno visitato i siti olimpici e discusso i progressi messi in campo dal comitato organizzatore a partire dalla quarta visita della commissione, risalente allo scorso marzo.
Sotto analisi i servizi per gli atleti, le federazioni e i media; i siti di gara; i trasporti, il marketing; la gestione del personale; le tecnologie impiegate e i Giochi Paralimpici.
La commissione ha visitato anche gli impianti di Jeongseon, il resort che ospiterà le gare veloci dello sci alpino, e in particolare le piste da discesa: il prossimo 6/7 febbraio sono in programma una discesa e un superg maschile, valevoli per la Coppa del Mondo e classico test-event preolimpico, mentre le ragazze sono attese nel marzo 2017. Ad un'ora d'auto di distanza si trova lo Yongpyong Ski Resort, che ospiterà le prove tecniche.
I primi feedback, riportati dal FIS Race Director del circuito maschile Markus Waldner, sono preoccupanti: non è ancora stata costruita una stazione dell'impianto di risalita, affidato a Doppelmayr, e si sta lottando contro il tempo. Senza impianto non si potrà gareggiare, e dunque non è del tutto esclusa la possibilità che il test-event maschile venga cancellato e rimandato alla prossima stagione. Anche l'impianto di innevamento artificiale è in ritardo e, al momento, inadeguato. Erano presenti anche Bernhard Russi e il predecessore di Waldner, Guenther Hujara.
Una decisione finale sarà presa tra qualche mese: entro il 31 dicembre tutto deve essere perfettamente funzionante; intanto nel meeting di Zurigo che si apre tra qualche giorno sarà probabilmente preparato un piano B in caso la Corea non ce la faccia.
La Corea si è scusata dando la colpa alle pesanti piogge monsoniche che hanno flagellato l'area durante l'estate, nonchè alle diverse proteste messe in atto dagli ambientalisti locali, che hanno accusato il comitato di aver rovinato la foresta sacra del monte Gariwang.
Per venire incontro alle esigenze televisive europee (8 ore di fuso con la Corea), si era pensato di correre la discesa in notturna, e sarebbe stata la prima volta nella storia, ma l'idea è stata abbandonata visti i ritardi, gli impatti ambientali e gli alti costi.
Il Comitato Olimpico Internazionale verserà 850 milioni di dollari a PyeongChang, 100 più che a Sochi.
Da notare che nel suo viaggio asiatico, Sarah Lewis ha incontrato anche i vertici della federsci cinese e il comitato olimpico cinese: è l'inizio di un processo che durerà 7 anni fino ai Giochi 2022 di Pechino.
Fonte: fis-ski.com; agenzia APA; Laola1.at
(venerdì 25 settembre 2015)