La Svizzera blocca le forniture per la Nord Corea
Qualche tempo fa vi abbiamo parlato dell'ambizioso progetto della Corea del Nord di costruire un megacomprensorio di sci, il "Masik Pass Skiing Ground", e delle numerose difficoltà incontrate nel realizzare l'impresa, anche a causa dell'imperizia e inesperienza dei costruttori nordcoreani.
Qualche giorno fa il britannico The Guardian è tornato sull'argomento, perchè la Svizzera ha bloccato la fornitura del materiale necessario al resort, scatenando l'ira dei gerarchi coreani.
Secondo The Guardian, che cita un articolo del ginevrino "Le Temps", la nazione asiatica aspettava una fornitura di seggiovie e altro materiale da alcune imprese svizzere per un totale di circa 7 milioni di franchi, ma il governo elvetico, che avrebbe dovuto dare il nulla osta all'operazione, ha bloccato l'operazione a causa delle restrizioni imposte dalle Nazioni Unite.
Secondo Marie Avet, segretario di stato per gli affari economici, non è appropriato l'export di una fornitura di materiale per impianti sportivi, per lo più lussuosi. Sono inclusi nell'embargo equipaggiamenti per il golf, per gli sport acquatici, per sale biliardo e casino, così come orologi di lusso, gioielli, caviale e profumi.
Quasi un terzo dei bambini Nord Coreani vivono sulla soglia della malnutrizioni, secondo il World Food Programme delle Nazioni Unite.
So Se Pyong, un diplomatico nordcoreano, ha dichiarato che il governo del suo paese guidato da Kim Jung-un ha varato un programma economico per migliorare la qualità della vita della popolazione, costruendo molto, tra cui parchi acquatici e montagne russe, e che il resort sciistico è per "la popolazione".
In più l'Associazione Nord Coreana degli sciatori ha diramato una nota tramite l'agenzia ufficiale Kena, dove accusa "certi paesi di impedire alla Corea del Nord, sotto pressione degli USA, di importare equipaggiamenti sportivi, in modo ingiustificato e violando apertamente la regole delle Nazioni Unite. L'equipaggiamento per una stazione di sci non serve per costruire missili ed armi nucleari."
Proprio in questi giorni la Commissione d'Inchiesta dell'ONU sulle violazioni dei diritti umani in Corea del Nord sta ascoltando a Seul le testimonianze sugli abusi commessi in quella nazione negli ultimi anni: si parla di sofferenze inimmaginabili verso la popolazione, perpetrati attraverso orrendi campi di prigionia.
(domenica 25 agosto 2013)