Scompare il marchio Sergio Tacchini
Con i tempi che corrono questa non è certa una notizia sconvolgente, ma non può che lasciarci con l'amaro in bocca. "Sergio Tacchini" chiude i battenti in Italia. Proprio così: lo storico marchio, da sempre sinonimo di qualità e tradizione nell’abbigliamento sportivo e per quasi un decennio legato anche alla Coppa del Mondo di sci alpino come sponsor principale e personale di grandi campioni come Mark Girardelli e Pirmin Zurbriggen, sta per tramontare definitivamente.
Il prossimo 24 gennaio chiude il negozio di Castelletto Ticino (Novara), nel frattempo scatterà la mobilità per 42 dei 55 dipendenti di Bellinzago. E a febbraio sarà la volta dello spaccio aziendale di Caltignaga, già chiuso quest’anno: ma anche la cassa integrazione per gli addetti è destinata a finire. Hembly, la società cinese che ha acquistato l'azienda nel 2007, ha deciso di concentrarsi solo sulla direzione commerciale e sulla gestione del marchio: la produzione sarà delocalizzata in Estremo Oriente.
Sergio Tacchini fondò l’azienda nel 1966: leader del mercato d’abbigliamento sportivo, con maglie, pantaloncini e calzettoni, la ditta arrivò anche a 280 dipendenti. E a vestire un campione del calibro di Mark Girardelli, Pirmin Zurbriggen, John McEnroe, a cui fecero seguito testimonial del calibro di Jimmy Connors e, ultimamente, Novak Djokovic. A cavallo degli anni '80-'90 fu sponsor principale della Coppa del Mondo di sci alpino, prima dell'avvento del "Cafè de Colombia". Ora acquisito da un marchio cinese, i dipendenti rimasti saranno messi in mobilità. La produzione delocalizzata, il nome cancellato. Con Sergio Tacchini scompare un nome legato ad uno sci e ad un tennis di altri tempi.
(giovedì 6 dicembre 2012)