Ieri si è riunita a Roma l'Alta Corte di Giustizia del CONI, in merito al ricorso presentato il 25 febbraio 2011 dalla SAI Roma, contro la FISI, con il quale la SAI Roma chiedeva la disposizione di indagini per verificare la regolarità di alcune deleghe presentate alla Commissione Verifica Poteri. Quel primo ricorso era stata dichiarato "estinto per sopravvenuto difetto di interesse".
Inoltre, come recita il comunicato riportato sul sito CONI:"L'Alta Corte di Giustizia, altresì, nel ricorso presentato il 18 marzo 2011 dalla SAI Roma contro la FISI, avverso la decisione resa dalla Commissione di Giustizia e Disciplina di II Grado FISI, con la quale era stato respinto il ricorso ad essa proposto dalla stessa associazione e le cui motivazioni sono state depositate l'8 febbraio 2011, dispone l'integrazione del contraddittorio nei confronti di tutti i soggetti eletti nel Consiglio Federale e dispone l'espletamento di istruttoria."
(sabato 9 aprile 2011)
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Tutt i commenti disponibili:
1 | Enrico il 10/04/2011 12:29:38
Posto quanto pubblicato ieri dalla Gazzetta dello Sport
Sezione: sport federazioni
Pagina: 31
9 aprile 2011
Elezione di Morzenti L' Alta Corte va avanti Sarà un maxiprocesso
Saranno convocati tutti gli eletti, la sentenza attesa entro fine maggio. Denuncia alla Procura di Milano per le irregolarità
MAURIZIO GALDI
ROMA L' Alta corte di giustizia sportiva «dispone l' integrazione del contraddittorio nei confronti di tutti i soggetti eletti nel Consiglio Federale e dispone l' espletamento di istruttoria», questo quanto accaduto ieri al Coni. Sembra poca cosa, ma in realtà dietro la decisione maturata (oltre quattro ore di camera di consiglio) c' è da leggere l' intenzione di andare avanti per chiarire uno dei punti più oscuri della vicenda dell' assemblea Fisi e dell' elezione nell' aprile 2010 del presidente Morzenti. Ora i tempi si allungano e sulla vicenda dell' assemblea elettiva della Fisi si apre una sorta di maxiprocesso, ma è probabile che si possa arrivare già entro fine maggio alla pronuncia di una sentenza. Ieri mattina udienza brevissima: i legali della Federazione (Massimo Ciardullo ha comunicato in apertura l' allargamento del collegio a Luigi Medugno e a Pierluigi Ronzani, ex presidente della defunta Cca del Coni) hanno sollevato innanzitutto la non competenza dell' Alta corte in «vicende domestiche» e in subordine «l' allargamento del contraddittorio» perché se l' assemblea non era stata regolare tutti gli eletti dovevano essere citati. Accettato l' allargamento soprattutto per il fatto che se le votazioni non erano regolari, è naturale che decadano tutti gli eletti e non soltanto il presidente Morzenti. Il giudizio L' Alta corte non si è pronunciata sulla competenza, ma la decisione della convocazione e l' allargamento del contraddittorio, fa presumere che - anche se non in maniera esplicita - abbia già risolto il dilemma. Ora si dovranno comunque attendere le motivazioni, ma intanto si va avanti e potrebbe essere integrato al procedimento anche quanto Giorgio Rizzo, presidente dello Sci Club Città Murata di Cittadella (Pd), ha confermato alla procura della Fisi, cioè che anche la delega della sua società era falsa. Prossime tappe L' Alta corte vuole comunque agire in fretta e ora, trascorsi i tempi regolamentari di notifica e di convocazione (almeno venti giorni) potrà fissare una nuova udienza con tutti gli eletti nel corso dell' assemblea Fisi. Intanto nei giorni scorsi la Federazione aveva dovuto già confermare di aver ottemperato a quelle che erano le disposizioni che l' Alta corte aveva comunicato nella sua ordinanza: conservazione e controllo delle schede e dei verbali dell' assemblea, ma soprattutto deposito a Milano presso la Procura della Repubblica della denuncia delle presunte irregolarità avvenute. Due ricorsi Ieri in realtà l' Alta Corte ha esaminato due ricorsi del Sai relativi all' assemblea elettiva della Fisi. Con il più vecchio il Sai (Sci accademico italiano) si appellava contro la Procura Federale della Fisi che aveva archiviato la richiesta di verificare la regolarità di alcune deleghe. Il secondo era un superamento del primo, ma soprattutto la decisione dell' Alta corte di aprire un procedimento ha fatto sì che ieri il legale della Sai, Antonino Strano, «accettasse» che il presidente Chieppa dichiarasse «estinto il ricorso per sopravvenuto difetto di interesse».
Maurizio Galdi
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Le tappe della vicenda Il 24/4/2010 a Torino Giovanni Morzenti è eletto presidente dall' Assemblea elettiva della Fisi con il 50,7% (700 voti oltre il quorum). Durante l' assemblea emerge che una delega presentata è falsa. Il Sai Roma fa ricorso alla Procura (che prima archivia e poi, il 25 febbraio, riapre il caso) e alla Commissione di Giustizia della Fisi (che giudica inammissibile il ricorso). Il Sai si rivolge all' Alta Corte. Intanto emergono altri casi di deleghe false o con errori evidenti.