Tutte contro Marlies; Manuela ci prova
Ed ora i riflettori sono tutti puntati sulla Gudiberg, il tempio dello slalom in quest'angolo di Baviera. Gli ultimi due atti del Mondiale andranno in scena proprio sulla pista del centro olimpico di Garmisch, per assegnare i due titoli iridati tra i paletti snodati. E domani tocca alle ragazze, tentare di ostacolare la corsa di Marlies Schild: la trentenne di Saafelden arriva all'appuntamento iridato forte dei 5 successi in 7 gare stagionali, ma con il pensiero fisso - e siamo pronti a scommeterci - alle tante occasioni mancate per mettere le mani su un oro, iridato od olimpico che fosse. Ventisei successi in carriera, molti dei quali raccolti col piglio della dominatrice assoluta ma "solo" bronzi ed argenti nelle grandi rassegne internazionali. Che lo slalom di domani serva per colmare questa lacuna? Possibile, magari anche per la volontà di regalare un sorriso al povero Benni, costretto a fare i conti con un ginocchio appena operato.
In ogni caso è lei l'osservata speciale, è lei a turbare l'ultima notte mondiale di Maria Riesch che ancora spera di avere freschezza, lucidità e fortuna per conquistare l'oro davanti ai suoi compaesani. E la bavarese è davvero la principale antagonista dell'austriaca, sia per quanto fatto vedere in stagione, sia per la necessità di dare concretezza alle tante promesse lanciate. Ma a ben vedere entrambe non si presenteranno tranquille al cancelletto di partenza, una condizione che in questo mondiale ha già dimostrato di poter scombussolare le carte in tavola, anche le più certe. Ed allora tutte le altre dovranno farsi trovare pronte: Poutiainen, Noens, Pietilae, una Maze in stato di grazia. Moelgg.
Manuela ce la può fare, a prendere quella medaglia. Ce la può fare a cancellare quel pesante, pesantissimo ricordo della Val d'Isere, quando 24 mesi fa stava per planare sul podio iridato prima di gettare via tutto con l'uscita nel finale della seconda manche. In stagione sul podio è salita a Zagabria, l'ha sfiorato in rimonta a Zwiesel, ha alternato - come di consueto - grandi prestazioni a passaggi a vuoto. A Garmisch ha già rotto il ghiaccio con il sesto posto del gigante, domani mattina potrebbe rompere anche quell'incantesimo che sembra bloccarla nelle occasioni che contano. Il tecnico delle azzurre, il fiemmese Giuseppe Zeni è pronto a scommetere su di lei: "E' da podio, può farcela se riesce a sciare come sa. Io ci credo". Ed a crederci è la stessa Manuela (pettorale numero 13, per lei): "Non devo pensare alla Val d'Isere, devo pensare a fare bene, a mantenere la lucidità e a non farmi prendere dal nervosismo. Ma soprattutto devo attaccare al massimo".
Oltre a Manuela al via ci saranno anche Nicole Gius (21), Irene Curtoni (34) e Federica Brignone (42) che dopo lo slalom decollerà alla volta della Russia, di Sochi, per testare in Coppa Europa le piste olimpiche.
(venerdì 18 febbraio 2011)
In ogni caso è lei l'osservata speciale, è lei a turbare l'ultima notte mondiale di Maria Riesch che ancora spera di avere freschezza, lucidità e fortuna per conquistare l'oro davanti ai suoi compaesani. E la bavarese è davvero la principale antagonista dell'austriaca, sia per quanto fatto vedere in stagione, sia per la necessità di dare concretezza alle tante promesse lanciate. Ma a ben vedere entrambe non si presenteranno tranquille al cancelletto di partenza, una condizione che in questo mondiale ha già dimostrato di poter scombussolare le carte in tavola, anche le più certe. Ed allora tutte le altre dovranno farsi trovare pronte: Poutiainen, Noens, Pietilae, una Maze in stato di grazia. Moelgg.
Manuela ce la può fare, a prendere quella medaglia. Ce la può fare a cancellare quel pesante, pesantissimo ricordo della Val d'Isere, quando 24 mesi fa stava per planare sul podio iridato prima di gettare via tutto con l'uscita nel finale della seconda manche. In stagione sul podio è salita a Zagabria, l'ha sfiorato in rimonta a Zwiesel, ha alternato - come di consueto - grandi prestazioni a passaggi a vuoto. A Garmisch ha già rotto il ghiaccio con il sesto posto del gigante, domani mattina potrebbe rompere anche quell'incantesimo che sembra bloccarla nelle occasioni che contano. Il tecnico delle azzurre, il fiemmese Giuseppe Zeni è pronto a scommetere su di lei: "E' da podio, può farcela se riesce a sciare come sa. Io ci credo". Ed a crederci è la stessa Manuela (pettorale numero 13, per lei): "Non devo pensare alla Val d'Isere, devo pensare a fare bene, a mantenere la lucidità e a non farmi prendere dal nervosismo. Ma soprattutto devo attaccare al massimo".
Oltre a Manuela al via ci saranno anche Nicole Gius (21), Irene Curtoni (34) e Federica Brignone (42) che dopo lo slalom decollerà alla volta della Russia, di Sochi, per testare in Coppa Europa le piste olimpiche.
(venerdì 18 febbraio 2011)