Werner Heel corre con l''''UNICEF
Werner Heel è conosciuto nell'ambiente azzurro per essere uno degli atleti più divertenti e "pazzi", come ci si aspetta da un uomo-jet che si lancia a folle velocità sui pendii ghiacciati di tutto il mondo. Nelle ultime stagioni aveva avuto diversi sponsor personali, da "Sudtirol" a "Testa". A Soelden lo abbiamo visto senza sponsor...cosa è successo? Ce lo racconta lo stesso Werner, da Lake Louise, via email:
Ciao, un saluto a tutti da Lake Louise in Canada, dove fra poco avrò la prima discesa della stagione nelle gambe e l'UNICEF sulla testa...
A tale proposito vi racconto: dopo una passata stagione molto positiva (ho avuto la gioia di vincere due gare), in primavera mi sono messo alla ricerca di uno sponsor per il casco. Benché all'inizio fossi molto fiducioso, col passare del tempo ho dovuto rendermi conto che la speranza di trovare qualcuno disposto ad esaudire le mie richieste economiche non si è realizzata.
Che fare? Avrei potuto anch'io apporre il solito punto interrogativo sul casco, ma sono dell'avviso che sia troppo comune. Quindi, fedele al motto:"se nessuno ti vuole aiutare, aiuta tu gli altri" ho telefonato all'UNICEF, il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia, dal quale già da anni mi sentivo attratto, per informarmi se mi avessero consentito, certamente senza chiedere un centesimo, di apporre il loro logo sul casco. Non sono passati neanche un paio di giorni e già avevo nella cassetta delle lettere i loro adesivi. Non vi nascondo che sono molto orgoglioso di essere diventato ambasciatore dell'UNICEF. In fondo, anche se non ho avuto fortuna con lo sponsor, non ho dimenticato e ne sono assolutamente conscio, di potermi considerare fortunato nella vita e per questo voglio impegnarmi al massimo, affinché anche bambini che hanno un'esistenza buia, possano con il mio contributo vedere perlomeno uno spiraglio di luce. A presto.
Werner
(venerdì 27 novembre 2009)
Ciao, un saluto a tutti da Lake Louise in Canada, dove fra poco avrò la prima discesa della stagione nelle gambe e l'UNICEF sulla testa...
A tale proposito vi racconto: dopo una passata stagione molto positiva (ho avuto la gioia di vincere due gare), in primavera mi sono messo alla ricerca di uno sponsor per il casco. Benché all'inizio fossi molto fiducioso, col passare del tempo ho dovuto rendermi conto che la speranza di trovare qualcuno disposto ad esaudire le mie richieste economiche non si è realizzata.
Che fare? Avrei potuto anch'io apporre il solito punto interrogativo sul casco, ma sono dell'avviso che sia troppo comune. Quindi, fedele al motto:"se nessuno ti vuole aiutare, aiuta tu gli altri" ho telefonato all'UNICEF, il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia, dal quale già da anni mi sentivo attratto, per informarmi se mi avessero consentito, certamente senza chiedere un centesimo, di apporre il loro logo sul casco. Non sono passati neanche un paio di giorni e già avevo nella cassetta delle lettere i loro adesivi. Non vi nascondo che sono molto orgoglioso di essere diventato ambasciatore dell'UNICEF. In fondo, anche se non ho avuto fortuna con lo sponsor, non ho dimenticato e ne sono assolutamente conscio, di potermi considerare fortunato nella vita e per questo voglio impegnarmi al massimo, affinché anche bambini che hanno un'esistenza buia, possano con il mio contributo vedere perlomeno uno spiraglio di luce. A presto.
Werner
(venerdì 27 novembre 2009)