La prima in slalom è della Riesch; 13/a Costazza
Si inizia da dove c’eravamo lasciati: il duello Riesch, Vonn e Poutiainen. In questa prima stagionale le tre fuori classe si sono divise il podio dello slalom speciale di Levi. In terra di Lapponia la Riesch che vestiva il pettorale rosso di leader - avendo vinto la coppetta di specialità lo scorso anno - ha fatto sua la prova precedendo di 8 centesimi Lindsey Vonn e relegando sul terzo gradino la padrona di casa Tanja Poutiainen. Nel freddo polare finlandese si perdono, invece, per strada le azzurre con la sola Costazza e Molegg tra le migliori trenta. Su una pista perfettamente preparata dagli organizzatori finlandesi e con l’unico neo dei fari accesi per illuminarla, il duello per la vittoria finale si è ristretto alle tre forti sciatrici che fanno così già la voce grossa per il duello in coppa. La Vonn dimostra ancora una volta di gradire la pista di Levi, dove lo scorso anno conquistò il suo primo successo in carriera in questa specialità. Crediamo che senza una leggera sbavatura nella tripla finale avrebbe potuto sicuramente fare il bis. La Riesch, dal canto suo, grazie anche ad una bella prima manche – chiusa con 22 centesimi di vantaggio sulla Vonn – nella seconda discesa è riuscita a tenere a bada il ritorno della dominatrice della coppa del mondo dello scorso anno. Alle loro spalle, staccata di oltre un secondo, la Poutiainen che con la sua sciata sempre regolare si è regalata questo primo podio stagionale e la momentanea leadership nella graduatoria generale dopo il successo di Soelden. Dietro questo terzetto da segnalare il quarto posto di Susanne Riesch, sorella di Maria, giovane emergente di una squadra tedesca – 7/a la Duerr e 9/a la Chmelar - che guarda già ai Mondiali del prossimo anno a Garmisch. Delusione per Anja Paerson, quarta al termine della prima prova. La svedese mentre stava viaggiando su buoni tempi si è irrigidita troppo: mezza piroetta per lei, porta passata di spalle e gara terminata in fondo alla graduatoria. Ritorno positivo anche per le austriache orfane di Nicole Hosp. Marlies Schild al rientro in questa specialità dopo un lungo infortunio chiude sesta alle spalle della compagna di squadra Michaela Kirchgasser. E le azzurre? Ci consoliamo con il tredicesimo posto di Chiara Costazza. La poliziotta della Val di Fassa, al rientro dopo un anno di stop (rottura del tendine d’Achille), ha comunque dimostrato di avere già una buona condizione fisica, mentre deve trovare ancora il giusto feeling con le competizioni. Brava comunque Chiara a recuperare tredici posizioni dopo la prima manche su un tracciato che certo non esaltava le sue caratteristiche, soprattutto nella prima parte, troppo filante. Se la trentina può dirsi più che soddisfatta della sua prova, non può fare altrettanto Manuela Molegg. La finanziera di San Vigilio di Marebbe chiude con un 21/esimo posto non certo esaltante che si aggiunge alla prova opaca di Soelden. La Molegg è apparsa troppo contratta, segno che c’è ancora molto da lavorare. Fuori nel corso della prima manche, invece, Nicole Gius – inforcata in una doppia verticale – poco dopo l’intermedio. Per la portacolori dell’Esercito ancora problemi fisici legati ad un ginocchio che ne hanno determinato la non certo fortunata prova odierna. Nello stesso punto è arrivata anche l’uscita di Denise Karbon. La finanziera di Castelrotto si è fatta sorprendere – cosa insolita per lei – perdendo centralità sullo sci al cambio di pendenza all’inizio del primo muro. Problemi anche per le sorelle Curtoni: Irene con un errore nello stesso punto di Karbon e Gius che le ha fatto perdere il treno delle trenta, mentre la 18enne Elena – al debutto in coppa del mondo – ha inforcato. Per le azzurre la prova d’appello è però dietro l’angolo, tra poco meno di due settimane nello slalom di Aspen in Colorado.
(sabato 14 novembre 2009)
(sabato 14 novembre 2009)