Soelden: conto alla rovescia per quattro
Un mese a Solden, giorno in più giorno in meno. Per molti una tappa di passaggio, in vista dell'inizio vero e proprio della stagione, tra Levi e la trasferta nordamericana, la prima viene da dire, visto che a febbraio si tornerà in Canada per le Olimpiadi.
Ma per altri l'evento del Rettenbach è segnato a tratto marcato in agenda perchè servirà a interrompere un digiuno di adrenalina durato fin troppo a lungo. Sono state tante le ragazze che nel corso dell'ultimo inverno hanno dovuto alzare bandiera bianca. Chi prima, chi dopo, molte, almeno tra le big, specialiste delle discipline tecniche. Qualcuna addirittura non ha nemmeno iniziato. E dire che era tra le più attese: l'annata di Marlies Schild si era chiusa a due settimane dal debutto, sulle stesse nevi del Rettenbach che a fine luglio hanno salutato il suo ritorno sugli sci, oltre nove mesi dopo il grave infortunio. Ecco, la regina dello slalom a Solden non ci sarà. "Per Solden non se ne parla, punto a stare bene per Levi: non voglio assolutamente forzare e preferisco rientrare tra i paletti stretti" dice Marlies. Ed in fondo è difficile darle torto, considerata anche la non trascurabile predisposizione della ventottenne di casa Austria a cadere tra le porte larghe.
Non ce la fanno più invece a contare i giorni le altre due miss biancorosse, Kathrin Zettel e Michaela Kirchgasser. La più giovane delle due, la ventitreenne di Gostling, ha da pochi giorni potuto riprendere confidenza con la neve, dopo i problemi al tendine rotuleo riscontrati nel cuore dell'estate. La forma fisica non è ovviamente quella dei tempi migliori, ma la campionessa mondiale di combinata è già pienamente reintegrata nel gruppo di lavoro austriaco, compreso lo stage indoor di Amburgo. Discorso simile per la "Kirchi", ormai completamente recuperata dall'infortunio rimediato durante le prove della discesa di Tarvisio, a metà febbraio. La ventiquattrenne di Filzomoos ha potuto tornare sulla neve già a luglio e dopo un'intensa estate si gode un paio di settimane di riposo prima di riprendere la via dei ghiacci, nell'attesa di ripresentarsi al cancelletto della Coppa di Cristallo. Appare decisamente ingrossata, la salisburghese: che stia meditando un maggiore impegno nelle veloci? Oppure si tratta solo di un programma di rafforzamento di un fisico troppo spesso scricchiolante? Pagherà in agilità? Staremo a vedere, in fondo le prime risposte arriveranno solo tra un mese. Così come arriveranno le prime indicazioni in merito alle aspettative di Andrea Fischbacher, altra aquilotta finita sotto i ferri nel finale della scorsa stagione ed ora pronta, a suo dire, "a mettere le mani su una coppa di cristallo". Non vuole lasciare nulla al caso, la Fischbacher, pronta a candidarsi al ruolo di definitiva erede di Renate Goetschl, ruolo che potrebbe contenderle Maria Holaus, finalmente rimessasi in sesto dopo i molteplici infortuni: "Non ricordavo più una preparazione estiva senza dolore, mi sento bene e non vedo l'ora di ricominciare. Il motto di questa nuova stagione sarà attaccare sempre". Ed il tecnico Herbert Mandl sottoscrive, contento di aver ritrovato una pedina fondamentale.
(mercoledì 23 settembre 2009)
Ma per altri l'evento del Rettenbach è segnato a tratto marcato in agenda perchè servirà a interrompere un digiuno di adrenalina durato fin troppo a lungo. Sono state tante le ragazze che nel corso dell'ultimo inverno hanno dovuto alzare bandiera bianca. Chi prima, chi dopo, molte, almeno tra le big, specialiste delle discipline tecniche. Qualcuna addirittura non ha nemmeno iniziato. E dire che era tra le più attese: l'annata di Marlies Schild si era chiusa a due settimane dal debutto, sulle stesse nevi del Rettenbach che a fine luglio hanno salutato il suo ritorno sugli sci, oltre nove mesi dopo il grave infortunio. Ecco, la regina dello slalom a Solden non ci sarà. "Per Solden non se ne parla, punto a stare bene per Levi: non voglio assolutamente forzare e preferisco rientrare tra i paletti stretti" dice Marlies. Ed in fondo è difficile darle torto, considerata anche la non trascurabile predisposizione della ventottenne di casa Austria a cadere tra le porte larghe.
Non ce la fanno più invece a contare i giorni le altre due miss biancorosse, Kathrin Zettel e Michaela Kirchgasser. La più giovane delle due, la ventitreenne di Gostling, ha da pochi giorni potuto riprendere confidenza con la neve, dopo i problemi al tendine rotuleo riscontrati nel cuore dell'estate. La forma fisica non è ovviamente quella dei tempi migliori, ma la campionessa mondiale di combinata è già pienamente reintegrata nel gruppo di lavoro austriaco, compreso lo stage indoor di Amburgo. Discorso simile per la "Kirchi", ormai completamente recuperata dall'infortunio rimediato durante le prove della discesa di Tarvisio, a metà febbraio. La ventiquattrenne di Filzomoos ha potuto tornare sulla neve già a luglio e dopo un'intensa estate si gode un paio di settimane di riposo prima di riprendere la via dei ghiacci, nell'attesa di ripresentarsi al cancelletto della Coppa di Cristallo. Appare decisamente ingrossata, la salisburghese: che stia meditando un maggiore impegno nelle veloci? Oppure si tratta solo di un programma di rafforzamento di un fisico troppo spesso scricchiolante? Pagherà in agilità? Staremo a vedere, in fondo le prime risposte arriveranno solo tra un mese. Così come arriveranno le prime indicazioni in merito alle aspettative di Andrea Fischbacher, altra aquilotta finita sotto i ferri nel finale della scorsa stagione ed ora pronta, a suo dire, "a mettere le mani su una coppa di cristallo". Non vuole lasciare nulla al caso, la Fischbacher, pronta a candidarsi al ruolo di definitiva erede di Renate Goetschl, ruolo che potrebbe contenderle Maria Holaus, finalmente rimessasi in sesto dopo i molteplici infortuni: "Non ricordavo più una preparazione estiva senza dolore, mi sento bene e non vedo l'ora di ricominciare. Il motto di questa nuova stagione sarà attaccare sempre". Ed il tecnico Herbert Mandl sottoscrive, contento di aver ritrovato una pedina fondamentale.
(mercoledì 23 settembre 2009)