Peter Fill: "sono sereno e non ho fretta"
Peter Fill è in questi giorni a Milano per alcune sedute di fisioterapia presso la Physioclinic. Per lui massaggi, test ed esercizi in acqua. Lo abbiamo incontrato per uno scambio di saluti, curiosi di sentire dalla sua voce dettagli e prospettive dell'infortunio che lo ha colpito.
Cominciamo dall'inizio: cosa è successo?
Stavo allenandomi in gigante, ad Ushuaia. Era una sciata normale, senza forzare...d'improvviso ho perso l'esterno, ho sentito uno strappo ed un dolore fortissimo, sono caduto ma il peggio era già avvenuto, la caduta non ha avuto conseguenze. Sul momento non sembrava una cosa grave: guardando il video non crederesti ad un infortunio così.Ad Ushuaia mancava la macchina per la risonanza, siamo quindi tornati a Milano, al Galeazzi.Li hanno visto un problema al tendine dell'adduttore ma in realtà ne erano interessati 3.Uno specialista mi ha anche detto che avevo poche possibilità di tornare ad essere un atleta.
Quindi si è deciso di volare in Finlandia...
Si, il prof.Sakari Orawa è il migliore al mondo, un vero luminare.Ma anche lui si trovava per la prima volta davanti ad un infortunio particolare come il mio, con interessamento anche degli addominali. In verità lui non ha mai parlato di tempi certi di recupero: al momento non si possono sapere.
Quindi non sai quando rimetterai gli sci e tornerai a gareggiare?
Per gli sci sicuramente non prima di fine anno, per le gare...vedremo.Voglio recuperare alla svelta certo, ma non voglio forzare le tappe.Non voglio ritrovarmi in gara con il corpo al 60% e la mente al 110% con il rischio di strafare o peggio farmi male ancora.Non voglio forzare la mano con il rischio di provare dolore.Tornerò quando sarò a posto e se questo significa saltare tutta la prossima stagione, salutare le Olimpiadi, riprendere la preparazione e presentarmi al 100% per il 2010/2011...non importa.
Allora è vero quanto hai dichiarato: "non sono particolarmente depresso"
Si, è vero! Per mia fortuna non ho mai avuto infortuni gravi. Arrabbiarmi o prendermela con la sorte non aiuta, non serve.Sono sereno, tranquillo.Nell'ultimo mese ho perso diversi chili e praticamente tutto il lavoro fatto nell'estate.Devo quindi tornare pian piano e rifare tutto.
Il discorso poi gira su altri sport: il calcio, il motomondiale, la musica..." mio cugino Ivan Fillini è un dj famoso in Austria e Germania, così come la band folk di mio zio: sono i Kastelruther Spatzen, i Passeri di Castelrotto, hanno venduto milioni di dischi!!!"
Ma ecco che si torna a parlare di sci...
Ricordo il tuo esordio alle finali di Altenmarkt 2002...che emozioni hai vissuto?
Ero alle finali in quanto campione mondiale juniores di superg.Per la prima volta ero tra i "grandi", non conoscevo quasi nessuno, avevo 19 anni e avevo parlato con Ghedina solo poche volte.Il mio mito era Lasse Kjus: non avevo occhi che per lui.Ho fatto la ricognizione guardando Lasse invece che la pista.Al traguardo (partivo quart'ultimo) guardo il tabellone: 12/o tempo battendo proprio Lasse Kjus di un centesimo! Non ci volevo credere! Avrei dovuto essere felicissimo invece ero quasi arrabbiato per avergli fatto quel "torto"!!!
(per la cronaca: fu la prima vittoria in superg di Didier Cuche, il miglior azzurro fu Alessandro Fattori 3/o, poi Peter 12/o e Ghedina 23/o)
Si conclude la nostra chiaccherata: in bocca al lupo Peter, ti aspettiamo!
(martedì 22 settembre 2009)
Stavo allenandomi in gigante, ad Ushuaia. Era una sciata normale, senza forzare...d'improvviso ho perso l'esterno, ho sentito uno strappo ed un dolore fortissimo, sono caduto ma il peggio era già avvenuto, la caduta non ha avuto conseguenze. Sul momento non sembrava una cosa grave: guardando il video non crederesti ad un infortunio così.Ad Ushuaia mancava la macchina per la risonanza, siamo quindi tornati a Milano, al Galeazzi.Li hanno visto un problema al tendine dell'adduttore ma in realtà ne erano interessati 3.Uno specialista mi ha anche detto che avevo poche possibilità di tornare ad essere un atleta.
Quindi si è deciso di volare in Finlandia...
Si, il prof.Sakari Orawa è il migliore al mondo, un vero luminare.Ma anche lui si trovava per la prima volta davanti ad un infortunio particolare come il mio, con interessamento anche degli addominali. In verità lui non ha mai parlato di tempi certi di recupero: al momento non si possono sapere.
Quindi non sai quando rimetterai gli sci e tornerai a gareggiare?
Per gli sci sicuramente non prima di fine anno, per le gare...vedremo.Voglio recuperare alla svelta certo, ma non voglio forzare le tappe.Non voglio ritrovarmi in gara con il corpo al 60% e la mente al 110% con il rischio di strafare o peggio farmi male ancora.Non voglio forzare la mano con il rischio di provare dolore.Tornerò quando sarò a posto e se questo significa saltare tutta la prossima stagione, salutare le Olimpiadi, riprendere la preparazione e presentarmi al 100% per il 2010/2011...non importa.
Allora è vero quanto hai dichiarato: "non sono particolarmente depresso"
Si, è vero! Per mia fortuna non ho mai avuto infortuni gravi. Arrabbiarmi o prendermela con la sorte non aiuta, non serve.Sono sereno, tranquillo.Nell'ultimo mese ho perso diversi chili e praticamente tutto il lavoro fatto nell'estate.Devo quindi tornare pian piano e rifare tutto.
Il discorso poi gira su altri sport: il calcio, il motomondiale, la musica..." mio cugino Ivan Fillini è un dj famoso in Austria e Germania, così come la band folk di mio zio: sono i Kastelruther Spatzen, i Passeri di Castelrotto, hanno venduto milioni di dischi!!!"
Ma ecco che si torna a parlare di sci...
Ricordo il tuo esordio alle finali di Altenmarkt 2002...che emozioni hai vissuto?
Ero alle finali in quanto campione mondiale juniores di superg.Per la prima volta ero tra i "grandi", non conoscevo quasi nessuno, avevo 19 anni e avevo parlato con Ghedina solo poche volte.Il mio mito era Lasse Kjus: non avevo occhi che per lui.Ho fatto la ricognizione guardando Lasse invece che la pista.Al traguardo (partivo quart'ultimo) guardo il tabellone: 12/o tempo battendo proprio Lasse Kjus di un centesimo! Non ci volevo credere! Avrei dovuto essere felicissimo invece ero quasi arrabbiato per avergli fatto quel "torto"!!!
(per la cronaca: fu la prima vittoria in superg di Didier Cuche, il miglior azzurro fu Alessandro Fattori 3/o, poi Peter 12/o e Ghedina 23/o)
Si conclude la nostra chiaccherata: in bocca al lupo Peter, ti aspettiamo!
(martedì 22 settembre 2009)