Impresa in Badia: Denise in cima al mondo
(Alta Badia, Ita). “Spaghetti alla Karbonara, grazie”: ecco il primo piatto che questa sera Bode Miller, il “cow-boy che ama la pasta”, ha ordinato per la cena al suo chef personale che lo segue nelle trasferte europee. Domani infatti, dopo le dame dello sci, sarà la volta dei cavalieri del gigante ad affrontare la Gran Risa. Oggi, sui muri leggendari dell’Alta Badia, una piccola azzurra da Castelrotto, ha scritto una pagina sensazionale della storia dello sci alpino italiano, disegnando linee tanto dolci quanto efficaci. Disegni morbidi ed armoniosi su una Gran Risa non particolarmente vetrificata dal ghiaccio e abborbidita dagli organizzatori, non scarabocchi. Anja Paerson in primis e le altre big del gigante femminile, semmai hanno faticato parecchio nell’olimpo del gigante. Denise Karbon, ventiquattro anni, cugina del giovane poliedrico Peter Fill e già argento ai Mondiali di St.Moritz, coglie il primo successo nel circo rosa nella gara che recuperava la tappa ceca di Slpinderuv Mlyn. Denise, che scia per il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, è stata protagonista di un’immensa seconda manche, dopo il 5° tempo della prima sessione. Aveva paura di “sentire” la gara, temeva le solite paturnie che anche le più grandi hanno prima di lasciarsi alle spalle il cancelletto di partenza. Alla faccia…Invece, determinazione, classe e fluidità: ecco i tre elementi che hanno portato al trionfo lo “scricciolo” della compagine di Luis Prenn. Dopo i podi della scosra stagione a Semmering, Are, Lillehammer e dopo il 3° posto di fine novembre a Park City, è arrivata la prima grande vittoria, che fissa definitivamente la Karbon tra le più forti interpreti al mondo della specialità. Ma non c’è solo Denise nella grande giornata sulla Gran Risa. La valanga rosa di Luis Prenn, festeggia anche l’ottimo 5° posto della slalomista Nicole Gius, altaotesina di Silandro. Se scia così, sul Canalone Miramonti di Madonna di Campiglio negli slalom di martedì e mercoledì, può darci sicuramente altre soddisfazioni. Karen Putzer, che rientrava dopo l’infortunio, finisce 8°: risultato che non le si addirebbe, ma adesso va più che bene. Grande anche Manuela Moelgg, sorella di Manfred e nativa di un paese vicino, San Vigilio di Marebbe, cuore ladino: 12° tempo finale a dimostrazione di tanta grinta e classe cristallina. Anche l’altoatesina Silke Bachmann termina a punti, in 25° piazza. Sul podio con Denise Karbon, le austriache Nicole Hosp (2°) e Elisabeth Goergl (3°). Domani sarà la volta della giovane compagine di Severino Bottero: al via Massimiliano Blardone, Arnold Rieder, Michael Gufler, Alexander Ploner, Davide Simoncelli, Peter Fill, a cui si aggiungono gli slalomisti Manfred Moelgg e Giorgione Rocca. Poche storie: l’Italia aspetta un leggendario bis. Forza azzurri!
(sabato 13 dicembre 2003)
(sabato 13 dicembre 2003)