Bis di Svindal in super-g con Innerhofer quarto
di Vittorio Savio
Aksel Lund Svindal è tornato, e non ci sono più dubbi. Chi ne aveva, dovrà metterli definitivamente in soffitta. Come del resto dovranno farlo i suoi avversari tradizionali, Raich in testa, che da ora in avanti dovranno tornare a fare i conti anche con l'allievo di Franz Gamper. E si, perchè dietro questo secondo successo, ventiquattr'ore dopo quello in discesa libera di ieri, c'è anche lo zampino di quell'allenatore giramondo come è il tecnico della Val d'Ultimo. La Birds of Prey è ormai un libro aperto per il lungagnone norvegese che ha pennellato ogni curva ed ogni salto - nonostante la visibilità non fosse delle migliori, vista l'assenza di sole - e non è caduto nei numerosi trabocchetti disseminati lungo il tracciato e che sono costati la gara ad alcuni dei protagonisti come lo svizzero Didier Cuche o il nostro Patrick Staudacher. Ma se Svindal gioisce, e ne ha ben donde, c'è un vecchio leone, come Hermann Maier, che non piange. Il muratore di Flachau, dopo il successo di una settimana fa a Lake Louise, inanella il secondo risultato utile e chiude alle spalle del norvegese tra le ovazioni del pubblico statunitense. Terzo un'altro austriaco, Michael Walchhofer, che rende meno amara la pillola agli austriaci, ieri fuori dal podio in discesa che temevano già di dover aprire i processi ai propri tecnici. E gli azzurri? Beh, non ci possiamo lamentare oggi. Il migliore è stato questa volta il giovane emergente Christof Innerhofer - quarto - al suo miglior risultato in carriera in coppa del mondo. Il 23enne di Gais sembra dunque aver appreso e messo in pratica bene gli insegnamenti di nonno Maier che nelle ricognizioni gli dispensa sempre utili consigli. Il giovane azzurro ha saputo domare con fare quasi "guascone" questa "Signora" pista che ha messo in difficoltà molti grandi interpreti di questa specialità ad iniziare dallo svizzero Didier Cuche fino all'idolo di casa Bode Miller, che dopo la sventola in faccia di ieri, si è dovuto accontentare di un modesto - per lui - quattordicesimo posto. Sempre in zona punti anche Peter Fill, dodicesimo, che ha dovuto fare i conti con un pettorale troppo basso - il tre - che non gli ha consentito di osare troppo. Lontano dai primi, Werner Heel, autore di un numero da circo nella parte finale, costato decimi preziosi e che lo ha relegato poi fuori dai trenta (33/o) come Aronne Pieruz (37/o) e Stefan Thanei (42/o). Non hanno concluso la loro prova: il campione del mondo Patrick Staudacher - salto di porta quando aveva fatto segnare un buon intermedio -, Manfred Moelgg, Walter Girardi e Matteo Marsaglia. Con questo risultato Svindal si insedia stabilmente al comando della graduatoria di coppa del mondo con 285 punti, precedendo prorpio Maier (216) e lo svizzero Daniel Albrecht (185). Il migliore degli azzurri è Peter Fill - sesto - con 159 punti.
(sabato 6 dicembre 2008)
(sabato 6 dicembre 2008)