I sogni di cristallo di Rainer Schoenfelder
di Luca Perenzoni
Personaggio controverso se ne esiste uno. Il Circo Bianco ha conosciuto ben presto l'effervescenza e l'estroversia di Rainer Schoenfelder, sin dai festeggiamenti che accompagnavano i primi acuti della carriera, tra i rapid gates dello slalom, suo principale banco di prova. Ma non solo esultanze al limite dello smodato, altri "colpi di testa" che l'hanno portato in breve a rappresentare un po' il controcorrente nel panorama spesso troppo rigoroso del Wunderteam. Un'imprevedibilità che, forse inevitabilmente, ha finito con lo sfociare anche in pista: ormai si sa come dal carinziano ci si possa aspettare di tutto, dall'uscita quasi banale in slalom, alla prodezza nelle discipline veloci. Sicuramente un uomo fuori dagli schemi, Schoeni. E non solo per la passione verso la musica ed il rap in particolare, anche per le dichiarazioni che in effetti seguono fedelmente la linea di pensiero dell'aquilotto trentunenne, mosso anche davanti ai microfoni da quella sicurezza che non può mancare a chi si presenta completamente nudo sulle nevi del Lauberhorn. Ora che l'inizio della stagione è vicino non poteva mancare la dichiarazione di intenti di Schoeni: "Il mio obiettivo principale è quello di inseguire la Coppa del Mondo generale, un piano che ho studiato già da tre stagioni e che spero di portare a compimento quanto prima".
E dire che i primi assalti al coppone hanno regalato ben poche soddisfazioni, nonostante questo Schoenfelder tira dritto verso il suo traguardo: "Negli ultimi tempi ho trovato buoni risultati in combinata e sono notevolmente migliorato in discesa, anche se mi manca costanza. Ma ora credo sia giunta l'ora di recuperare il terreno perduto tra i paletti snodati..."
La scorsa stagione di slalom infatti non è stata propriamente memorabile e proprio per questo l'austriaco ha utilizzato importanti frazioni degli allenamenti estivi per testare i nuovi materiali forniti da Head, casa che l'ha accolto a braccia a aperte dopo il divorzio di Rainer dallo storico marchio Fischer. A fargli compagnia nei test, sulle nevi del Molltaler Glacier, anche Bode Miller. "Bode ed io abbiamo uno stile completamente diverso, ma abbiamo lavorato duramente per perfezionare gli sci, ne abbiamo testati oltre 50 paia. Il cambio di materiali mi ha dato nuovi stimoli, all'interno di Head ho trovato un ambiente pronto al miglioramento che sa rendere piacevole il lavorare."
Non resta che sperare che tanto entusiasmo e sicurezza si possa tramutare in importanti acuti anche sulla neve, magari a partire dall'opening di Solden; nel frattempo la stagione di Schoeni sembra partita col piede giusto, visto che un pauroso volo sulle nevi di Zermatt si è concluso solo con qualche ammaccatura, presto risolta. "Ci vuole anche la fortuna nella vita" dice Rainer. Che sia di buon augurio? Onestamente qualche perplessità sulle possibilità del carinziano rimangono, ma i sogni, ancorchè di cristallo, non costano proprio nulla...
Chi invece avrebbe bisogno di fortuna è Mario Matt: da qualche settimana lo slalomista tirolese è alle prese con una fastidiosa ernia discale che ne limita oltremodo il rendimento. Diverse le sedute di allenamento saltate proprio per il dolore alla schiena e ciò non sembra garantire di vedere SuperMario brillante sin dal via della stagione. Sorriso pieno invece sul volto di un altro tirolese, Manfred Pranger, completamente recuperato dall'infortunio a legamenti e menisco patito sulla Gran Risa nello scorso dicembre: per lui il rientro è ormai prossimo.
(giovedì 2 ottobre 2008)
E dire che i primi assalti al coppone hanno regalato ben poche soddisfazioni, nonostante questo Schoenfelder tira dritto verso il suo traguardo: "Negli ultimi tempi ho trovato buoni risultati in combinata e sono notevolmente migliorato in discesa, anche se mi manca costanza. Ma ora credo sia giunta l'ora di recuperare il terreno perduto tra i paletti snodati..."
La scorsa stagione di slalom infatti non è stata propriamente memorabile e proprio per questo l'austriaco ha utilizzato importanti frazioni degli allenamenti estivi per testare i nuovi materiali forniti da Head, casa che l'ha accolto a braccia a aperte dopo il divorzio di Rainer dallo storico marchio Fischer. A fargli compagnia nei test, sulle nevi del Molltaler Glacier, anche Bode Miller. "Bode ed io abbiamo uno stile completamente diverso, ma abbiamo lavorato duramente per perfezionare gli sci, ne abbiamo testati oltre 50 paia. Il cambio di materiali mi ha dato nuovi stimoli, all'interno di Head ho trovato un ambiente pronto al miglioramento che sa rendere piacevole il lavorare."
Non resta che sperare che tanto entusiasmo e sicurezza si possa tramutare in importanti acuti anche sulla neve, magari a partire dall'opening di Solden; nel frattempo la stagione di Schoeni sembra partita col piede giusto, visto che un pauroso volo sulle nevi di Zermatt si è concluso solo con qualche ammaccatura, presto risolta. "Ci vuole anche la fortuna nella vita" dice Rainer. Che sia di buon augurio? Onestamente qualche perplessità sulle possibilità del carinziano rimangono, ma i sogni, ancorchè di cristallo, non costano proprio nulla...
Chi invece avrebbe bisogno di fortuna è Mario Matt: da qualche settimana lo slalomista tirolese è alle prese con una fastidiosa ernia discale che ne limita oltremodo il rendimento. Diverse le sedute di allenamento saltate proprio per il dolore alla schiena e ciò non sembra garantire di vedere SuperMario brillante sin dal via della stagione. Sorriso pieno invece sul volto di un altro tirolese, Manfred Pranger, completamente recuperato dall'infortunio a legamenti e menisco patito sulla Gran Risa nello scorso dicembre: per lui il rientro è ormai prossimo.
(giovedì 2 ottobre 2008)