Kildow Vonn imprendibile, Nadia ancora terza!!!
di Luca Perenzoni
Sempre più nel segno di Nadia. Il finale di stagione della velocità azzurra ha ritrovato la sua più talentuosa interprete e nonostante i problemi fisici degli ultimi mesi la più giovane delle due sorelle Fanchini ha saputo dimostrare in questa manciata di gare tutta la sua classe, conquistando oggi sull'inedita discesa di Crans Montana (tantissimo che non si sciava da queste parti) il secondo terzo posto stagionale, il terzo in carriera. E dire che non più di una settimana fa la stessa Nadia usciva sconsolata dal suo primo allenamento "vero" in gigante, con un ginocchio che faceva un pochino le bizze: niente di preoccupante, sia chiaro, ma poteva essere un piccolo freno per una ragazza che a soli 22 anni può già vantare una cartella clinica davvero zeppa di indicazioni. Invece no, sin dalla prima prova sul tracciato elvetico la giovane camuna ha dato segno di apprezzare la pista e di non temere i molti dossi disseminati sul cammino, dossi che oltre a spezzare il ritmo hanno finito con l'esaltare le sue capacità: nessuna è passata meglio di lei sull'ultimo infido dossetto, in un salto che ha tratto in inganno quasi tutte le ragazze, costringendole spesso all'errore o alla provvidenziale intraversata. Ecco, forse solo Julia Mancuso è passata così bene, la stessa americana che ha visto sfumare il podio per la prodezza di Nadia, scesa con il numero 30 a chiudere definitivamente la gara delle big. Più sporco il passaggio di Lindsey Kildow Vonn che comunque si è confermata ancora una volta imprendibile per tutte, cogliendo l'ennesima vittoria stagionale e triplicando il vantaggio in classifica generale su Nicole Hosp, oggi piuttosto opaca: circa 150 punti il divario tra le due e le gare al termine della stagione sono sempre meno, ora sono solo 5, una per ogni disciplina. E tra Lindsey e Nadia riecco la Speed Queen Renate Goetschl che in finale di inverno ha trovato pane per la sua esperienza, limitando a soli 61 centesimi (appena 3 meno di Nadia) il distacco dalla nuova imperatrice della velocità rosa. Quarto posto come detto per Julia Mancuso, quindi Maria Riesch, Britt Janyk e Anja Paerson.
Più lontane le altre azzurre, con una pimpante Wendy Siorpaes a firmare il cartellino in 18ima posizione, precedendo di poco Elena Fanchini (23ima ma un paio di errori in meno l'avrebbero lanciata almeno nelle 15) e Daniela Ceccarelli (26ima proprio davanti alla Hosp). Fuori dalla zona punti Verena Stuffer e Johanna Schnarf e CAmilla Borsotti, fuori Daniela Merighetti, uscita nell'ultimo tratto di pista per un arretramento in una piccola compressione: niente di grave, le uniche ferite sono quelle al morale per l'impavida ventisettenne bresciana.
Ma anche oggi in casa azzurra c'è da festeggiare e la festa nostrana rischia di mischiarsi a quella elvetica che celebra la fine della carriera di Catherine Borghi, onesta discesista che ha fatto della costanza e del sacrificio la sua arma migliore.
(sabato 8 marzo 2008)
Più lontane le altre azzurre, con una pimpante Wendy Siorpaes a firmare il cartellino in 18ima posizione, precedendo di poco Elena Fanchini (23ima ma un paio di errori in meno l'avrebbero lanciata almeno nelle 15) e Daniela Ceccarelli (26ima proprio davanti alla Hosp). Fuori dalla zona punti Verena Stuffer e Johanna Schnarf e CAmilla Borsotti, fuori Daniela Merighetti, uscita nell'ultimo tratto di pista per un arretramento in una piccola compressione: niente di grave, le uniche ferite sono quelle al morale per l'impavida ventisettenne bresciana.
Ma anche oggi in casa azzurra c'è da festeggiare e la festa nostrana rischia di mischiarsi a quella elvetica che celebra la fine della carriera di Catherine Borghi, onesta discesista che ha fatto della costanza e del sacrificio la sua arma migliore.
(sabato 8 marzo 2008)