E' l'ora di Chiara Costazza:suo lo slalom di Lienz
di Luca Perenzoni
Tripudio tricolore, tripudio azzurro. Tutto come ieri, anche se con interpreti diverse: dopo Denise Karbon è toccato a Chiara Costazza far risonare le note dell'Inno di Mameli sulle nevi dello Schlossberg, in una Lienz che in questo finale di 2007 si è riscoperta la Mecca dello sci azzurro.
Ci aveva provato a Reiteralm, Chicca Costazza. Ci aveva provato, per poi accontentarsi del terzo posto, primo podio della carriera e la convinzione di riprovarci. Poi discreta a Panorama, uscita ad Aspen e trionfatrice a Lienz per completare il salto di qualità mentale che lei stessa auspicava negli scorsi mesi. Veniva dalla delusione della supercombinata di St. Anton, Chiara ("Una delle più grandi delusioni della mia carriera), e per ricucire la ferita ha scelto la via migliore, quella della vittoria, quella del trionfo, regalando ai colori azzurri la seconda giornata di gloria, con il miglior tempo in entrambe le manche proprio davanti all'idolo di casa Nicole Hosp, consolatasi con il pettorale rosso di leader della specialità.
Sontuosa, sublime. La trentina di Pozza di Fassa oggi ha raggiunto un livello di sciata mai toccato precedentemente. La cuginetta di Angelo Weiss ha riportato l'Italia sul gradino più alto del podio di slalom dieci anni dopo Lara Magoni, aggiungendo una nuova perla a questa stagione che sta diventando sempre più indimenticabile per atlete e tecnici.
Un ghiaccio vivo, quello di Lienz, con due tracciati difficili e conclusi su un muro insidioso: uno slalom vero che ha esaltato le capacità di questa ventitreenne ladina che non si è lasciata scombussolare dai pensieri e dai timori della leadership provvisoria ("Ho chiesto a Denise come si fa in questi casi...") per rifilare altro distacco a tutte le avversarie. E dire che quando la Hosp si è messa lì davanti...la trama sembrava scritta: per il Wunderteam sembrava giunta l'ora di ripagare l'amarezza di ieri. Invece no: Chiara ha sciato sicura, composta, dimenticando di commettere la classica "stupidata" che troppo spesso l'aveva frenata nelle precedenti occasioni. Il ghiaccio sembrava non esserci più, trasformato in un fondo sicuro dall'azione precisa e dinamica della Costazza. Ora c'è anche lei nella galleria delle ragazze vincitrici di Coppa e qualcosa lascia pensare che la vittoria odierna la proietti in una dimensione davvero nuova, accanto a quelle stesse atlete che prende come riferimento ("Se devo ispirarmi a qualcuno, guardo la Schild"). E mentre Chiara dal primo gradino del podio intona l'inno nazionale, gli risponde una platea che comprende tutte le altre ragazze azzurre, dalle giovani e frizzanti Candiago, Curtoni e Brignone, dalla compagna di stanza Annalisa Ceresa ("Mi dispiace molto per lei, mi auguro che possa sbloccarsi), a Nicole Gius e Manu Moelgg, oggi svegliatesi in giornata storta, fino alla serial winner Denise Karbon, ormai sempre più a suo agio tra i paletti stretti e capace di salire nuovamente in 11ima piazza.
Questa Lienz resterà a lungo nella memoria dei tifosi azzurri: Costazza e Karbon sono una coppia che regalerà altre soddisfazioni nell'immediato futuro insieme alle altre ragazze che con Much Mair hanno trovato un ambiente ideale per crescere e per vivere nella tranquillità, nonostante i riflettori delle vittorie, nonostante le difficoltà.
Il 2007 si chiude in gloria: Chiara non vede l'ora di tornare nella sua val di Fassa per qualche giorno di pausa, prima di riprendere: buon riposo, Chicca e benvenuta, definitivamente, tra le grandi.
(sabato 29 dicembre 2007)
Ci aveva provato a Reiteralm, Chicca Costazza. Ci aveva provato, per poi accontentarsi del terzo posto, primo podio della carriera e la convinzione di riprovarci. Poi discreta a Panorama, uscita ad Aspen e trionfatrice a Lienz per completare il salto di qualità mentale che lei stessa auspicava negli scorsi mesi. Veniva dalla delusione della supercombinata di St. Anton, Chiara ("Una delle più grandi delusioni della mia carriera), e per ricucire la ferita ha scelto la via migliore, quella della vittoria, quella del trionfo, regalando ai colori azzurri la seconda giornata di gloria, con il miglior tempo in entrambe le manche proprio davanti all'idolo di casa Nicole Hosp, consolatasi con il pettorale rosso di leader della specialità.
Sontuosa, sublime. La trentina di Pozza di Fassa oggi ha raggiunto un livello di sciata mai toccato precedentemente. La cuginetta di Angelo Weiss ha riportato l'Italia sul gradino più alto del podio di slalom dieci anni dopo Lara Magoni, aggiungendo una nuova perla a questa stagione che sta diventando sempre più indimenticabile per atlete e tecnici.
Un ghiaccio vivo, quello di Lienz, con due tracciati difficili e conclusi su un muro insidioso: uno slalom vero che ha esaltato le capacità di questa ventitreenne ladina che non si è lasciata scombussolare dai pensieri e dai timori della leadership provvisoria ("Ho chiesto a Denise come si fa in questi casi...") per rifilare altro distacco a tutte le avversarie. E dire che quando la Hosp si è messa lì davanti...la trama sembrava scritta: per il Wunderteam sembrava giunta l'ora di ripagare l'amarezza di ieri. Invece no: Chiara ha sciato sicura, composta, dimenticando di commettere la classica "stupidata" che troppo spesso l'aveva frenata nelle precedenti occasioni. Il ghiaccio sembrava non esserci più, trasformato in un fondo sicuro dall'azione precisa e dinamica della Costazza. Ora c'è anche lei nella galleria delle ragazze vincitrici di Coppa e qualcosa lascia pensare che la vittoria odierna la proietti in una dimensione davvero nuova, accanto a quelle stesse atlete che prende come riferimento ("Se devo ispirarmi a qualcuno, guardo la Schild"). E mentre Chiara dal primo gradino del podio intona l'inno nazionale, gli risponde una platea che comprende tutte le altre ragazze azzurre, dalle giovani e frizzanti Candiago, Curtoni e Brignone, dalla compagna di stanza Annalisa Ceresa ("Mi dispiace molto per lei, mi auguro che possa sbloccarsi), a Nicole Gius e Manu Moelgg, oggi svegliatesi in giornata storta, fino alla serial winner Denise Karbon, ormai sempre più a suo agio tra i paletti stretti e capace di salire nuovamente in 11ima piazza.
Questa Lienz resterà a lungo nella memoria dei tifosi azzurri: Costazza e Karbon sono una coppia che regalerà altre soddisfazioni nell'immediato futuro insieme alle altre ragazze che con Much Mair hanno trovato un ambiente ideale per crescere e per vivere nella tranquillità, nonostante i riflettori delle vittorie, nonostante le difficoltà.
Il 2007 si chiude in gloria: Chiara non vede l'ora di tornare nella sua val di Fassa per qualche giorno di pausa, prima di riprendere: buon riposo, Chicca e benvenuta, definitivamente, tra le grandi.
(sabato 29 dicembre 2007)