Splendido Rocca. E cala il sipario...
(Hafjell, Nor). E sono due. Giorgio Rocca bissa il successo di gennaio a Wengen, qui alle finali di Lillehammer. Ad Hafjell, il solido livignasco, conquista la seconda vittoria in Coppa del Mondo, al termine di una stagione sempre in crescita. Il Giorgione Nazionale, aveva chiuso la prima manche dietro a Benjamin Raich (che come spesso capita rovinerà tutto nella seconda farzione finendo 8°) ed il finlandese Kalle Palander. Quest’ultimo, si giocava con il croato Ivica Kostelic la Coppa del Mondo di slalom speciale. Kalle, terminando al 2° posto la gara e con l’iridato di St. Moritz 7°, trionfa nella coppetta di specialità. E’ una storica coppa per la Finlandia, e quanta sportività al traguardo mentre lo sconfitto atleta di Zagabria portava sulle spalle il felicissimo Kalle. Dopo Rocca e Palander, 3° si è classificato l’austriaco Manfred Pranger, 5° poi nella classifica di specialità. Il ventisettenne di Livigno (ma residente ad Asti per star vicino al fido preparatore atletico Manzoni) stava per deragliare nella seconda manche a causa di una buchetta nella parte alta. In più la giornata era grigia e la scarsa luce nascondeva le gobbette e le” vasche” del tracciato. Non ripidissima la Olympia – Loypa, ma di difficile interpretazione. Si rimette in carreggiata il valtellinese e riprende con cattiveria e determinazione a lottare in quella selva di pali, rimbalzando come una scheggia fra una porta e l’altra. Alla fine conquista una sensazionale vittoria, che si aggiunge al trionfo di Wengen, al bronzo mondiale, ai 2° posti di Sestriere e Yong Pjong ed al 3° di Shiga Kogen: Rocca, se si esclude Park City, quando non è uscito di scena è sempre arrivato sul podio. Felice come una pasqua, al traguardo, afferma ch la prossima stagione punterà come primo obiettivo alla coppettà di slalom. E poi, anche grazie ai 400 punti conquistati nella classifica generale, si cimenterà anche in gigante, specialità in cui partirà a ridosso del primo gruppo di merito. D'altrone lo dice anche il Presidente Federale Coppi: è necessario punatre se non alla polivalenza, a non fossilizzarsi su un unica specialità. Unico dispiacere per Giorgio, il dover buttare via quegli scietti che tanto l’hanno aiutato quest’anno: dopo i Campionati Italiani che si svolgeranno fra una settimana a Ponte di Legno/Tonale, si cimenterà in qualche gara Fis per iniziare a prendere confidenza con i nuovi materiali, l'anno prossimo più lunghi di 10 cm.. Anche i tecnici Claudio Ravetto e Claudio Manganaro esultano. Il “Manga”, si dice sicuro che è stata la medaglia di St. Moritz a fargli riprendere fiducia nei suoi ingenti mezzi; e se fosse arrivato prima quel podio saremmo qui a raccontare altre vittorie. Quello che è certo, che l’Italia dello sci alpino, ha trovato in Rocca un autentico talento: classe e grinta messe assieme. Per i colori azzurri in gara c’era anche Giancarlo Bergamelli: il bergamasco di Trescore Balneario, sempre puntuale fra i primi, termina 12°. Forse da questo ultimo slalom “Gianki” si aspettava di più. Non importa, ha fatto una stagione davvero bella fra i pali stretti. Nella classifica di specialità: 1° Palander, 2° Kostelic, 3° Schoenfelder, 4° Rocca e 12° Bergamelli.
(lunedì 17 marzo 2003)
(lunedì 17 marzo 2003)