La rotta di Ligety punta diritto alle coppette
di Luca Perenzoni
Caschetto in testa e badile in mano, Ted Ligety è stato l'ospite d'onore alla cerimonia tenutasi nei giorni scorsi a Park City per l'inizio dei lavori di costruzione della "School of Excellence", sorta di università del futuro dello sci a stelle e strisce.
Il campione olimpico di combinata non ha rinunciato a scambiare due impressioni con i giornalisti presenti, a parlare di sè, del proprio futuro ma anche del futuro della squadra statunitense.
"Il mio grande obiettivo è quello di puntare a dire la mia per la vittoria delle due coppette delle discipline tecniche. Fino ad ora ho potuto lavorare alla grande, senza alcun intoppo e credo di non essere mai stato così bene a questo punto della preparazione. Tra agosto e settembre sarò sulle nevi dell'emisfero australe per consolidare le basi: è doveroso iniziare con il piede giusto sin dai primi appuntamenti. Un buon risultato serve per stemperare la pressione mentre ad iniziare la stagione con qualche uscita di troppo si rischia di finire troppo presto sulla graticola."
Ligety prosegue quindi esaminando i valori emergenti della squadra americana, evitando di spendere parole su Bode Miller, da quest'anno escluso dai piani federali...ma tutto sommato è nota l'allergia di Ted nei confronti del campione di Franconia. "Jimmy Cochran è sicuramente un bel talento: purtroppo al momento è ancora troppo impulsivo, riesce a fare due buone gare all'anno, ma è solo questione di tempo: deve solo trovare la giusta continuità e concretezza perchè di velocità ne ha da vendere. Tra i giovani occhio anche a suo cugino Tim Kelley tra i rapid-gates mentre Will Brandenburg ha ottimi numeri sia in slalom che in gigante. Per quanto mi riguarda non tralascerei nemmeno Cody Marshall; non è più giovanissimo ma è da poco in nazionale: è un ragazzo in gamba. Sono convinto che abbiamo proprio una bella squadra."
Prima di partire per Cile e Nuova Zelanda, Ligety sarà per tutta la settimana a Mount Hood, nel campus che ha assunto il suo nome: mountain-bike e allenamento per presentarsi a puntino per gli impegni sulla neve.
(martedì 24 luglio 2007)
Ligety prosegue quindi esaminando i valori emergenti della squadra americana, evitando di spendere parole su Bode Miller, da quest'anno escluso dai piani federali...ma tutto sommato è nota l'allergia di Ted nei confronti del campione di Franconia. "Jimmy Cochran è sicuramente un bel talento: purtroppo al momento è ancora troppo impulsivo, riesce a fare due buone gare all'anno, ma è solo questione di tempo: deve solo trovare la giusta continuità e concretezza perchè di velocità ne ha da vendere. Tra i giovani occhio anche a suo cugino Tim Kelley tra i rapid-gates mentre Will Brandenburg ha ottimi numeri sia in slalom che in gigante. Per quanto mi riguarda non tralascerei nemmeno Cody Marshall; non è più giovanissimo ma è da poco in nazionale: è un ragazzo in gamba. Sono convinto che abbiamo proprio una bella squadra."
Prima di partire per Cile e Nuova Zelanda, Ligety sarà per tutta la settimana a Mount Hood, nel campus che ha assunto il suo nome: mountain-bike e allenamento per presentarsi a puntino per gli impegni sulla neve.
(martedì 24 luglio 2007)