Quelli che...abbandonano il Circo Bianco
di Luca Perenzoni
Il completamento del quadriennio olimpico ha portato con sè l'inevitabile fine di un una generazione e il conseguente inizio di un cambio generazionale che si concluderà molto probabilmente solo al termine della prossima stagione. I nomi più eclatanti tra quelli che hanno annunciato l'addio alle competizioni sono molto probabilmente quelli di Daron Rahlves e Lasse Kjus: nell'americano le lunghe stagioni trascorse al di qua dell'Oceano hanno fatto crescere una sorta di nostalgia per la cara California e soprattutto per la famiglia. Dopo anni trascorsi a girare l'Europa nel suo motorhome, Daron ha deciso di riposare, di dedicarsi agli affetti personali. Discorso simile per il campionissimo norvegese anche se durante la sua ventennale carriera, il buon Lasse, qualche periodo di pausa se l'era pur preso! Ora avrà tutto il tempo per tenere a bada la sua fastidiosa asma e per rimirare, molto probabilmente con qualcosa più di un bricciolo di nostalgia, le innumerevoli medaglie che addobbano la pareti di casa. Da tempo annunciato anche l'addio di Hans Knauss: il campione di Schladming, dopo la squalifica per doping maturata verso la fine del 2004, aveva già lasciato trasparire intenzioni di ritiro, definitivamente confermate nei mesi scorsi anche in seguito alla mancata riduzione della pena. Per lui già pronto un lavoro come responsabile di Fischer e come telecronista per la Orf. Mesto addio anche per lo slalomista francese Jean Pierre Vidal. Dopo una stagione incentrata sul tentativo di riconfermare il titolo olimpico di Salt Lake City, il transalpino si è visto bersagliato dalla malasorte proprio alla vigilia dell'appuntamento a cinque cerchi. Frattura del braccio e decisione di appendere sci e scarponi ai chiodi. E tra il novero degli addii eccellenti entrano di diritto anche i velocisti Franco Caveign, Jeff Hume e Nicolas Burtin a cui si aggiunge un Cristian Mayer che dopo molte stagioni sottotono ha pensato di lasciare il circo bianco.
Dal circo bianco al circo rosa e...la serie dei ritiri non è da meno. A cominciare dalla dominatrice stagionale della velocità, Michaela Dorfmeister che a 33 anni ha capito che è giunta l'ora di smettere e per farlo nel migliore dei modi si è regalata due ori olimpici e due coppe di specialità. Semplicemente grandissima. Stesso aggettivo che andrebbe usato per altre due grandi donne dell'ambiente: Hilde Gerg e Martina Ertl, rappresentanti dei grandi fasti tedeschi ed eredi della grande Katja Seizinger. La Ertl soprattutto lascia al termine di una carriera lunghissima che forse le ha regalato meno successi di quelli che la sua classe e la sua determinazione avrebbero meritato, mentre la dolce Hilde aveva già da tempo deciso di lasciare dopo l'ennesimo infortunio alle martoriate ginocchia. E i prossimi anni saranno privi anche della classe e della eleganza di Sonja Nef e Cristel Pascal, giunte loro stesse al capolinea di due carriere molto diverse: due ragazze molto simili, per carattere e signorilità che non potranno che lasciare un gran vuoto nell'ambiente. Dopo il matrimonio della scorsa estate anche Carole Montillet ha detto basta: sfumato il sogno del bis olimpico la campionessa di Villard de Lans saluta compagne ed avversarie per dedicarsi ai motori, sua grande passione come per l'ex compagna di squadra Melanie Suchet. Addii eccellenti anche da oltre oceano: Kristina Koznick e Melanie Turgeon hanno chiuso la loro carriera. Per l'americana una fine condizionata dall'infortunio pre olimpico, per la velocista canadese la scelta è parsa inevitabile dopo il perdurante problema alla schiena che l'ha bloccata nelle ultime due stagioni.
Tanti nomi, tanti personaggi amati e apprezzati che non mancheranno di lasciare un gran vuoto in tutti gli appassionati. Buone vacanze a tutti e grazie!
(mercoledì 29 marzo 2006)
Dal circo bianco al circo rosa e...la serie dei ritiri non è da meno. A cominciare dalla dominatrice stagionale della velocità, Michaela Dorfmeister che a 33 anni ha capito che è giunta l'ora di smettere e per farlo nel migliore dei modi si è regalata due ori olimpici e due coppe di specialità. Semplicemente grandissima. Stesso aggettivo che andrebbe usato per altre due grandi donne dell'ambiente: Hilde Gerg e Martina Ertl, rappresentanti dei grandi fasti tedeschi ed eredi della grande Katja Seizinger. La Ertl soprattutto lascia al termine di una carriera lunghissima che forse le ha regalato meno successi di quelli che la sua classe e la sua determinazione avrebbero meritato, mentre la dolce Hilde aveva già da tempo deciso di lasciare dopo l'ennesimo infortunio alle martoriate ginocchia. E i prossimi anni saranno privi anche della classe e della eleganza di Sonja Nef e Cristel Pascal, giunte loro stesse al capolinea di due carriere molto diverse: due ragazze molto simili, per carattere e signorilità che non potranno che lasciare un gran vuoto nell'ambiente. Dopo il matrimonio della scorsa estate anche Carole Montillet ha detto basta: sfumato il sogno del bis olimpico la campionessa di Villard de Lans saluta compagne ed avversarie per dedicarsi ai motori, sua grande passione come per l'ex compagna di squadra Melanie Suchet. Addii eccellenti anche da oltre oceano: Kristina Koznick e Melanie Turgeon hanno chiuso la loro carriera. Per l'americana una fine condizionata dall'infortunio pre olimpico, per la velocista canadese la scelta è parsa inevitabile dopo il perdurante problema alla schiena che l'ha bloccata nelle ultime due stagioni.
Tanti nomi, tanti personaggi amati e apprezzati che non mancheranno di lasciare un gran vuoto in tutti gli appassionati. Buone vacanze a tutti e grazie!
(mercoledì 29 marzo 2006)