Bode Miller fa suo il super-g, Svindal la coppetta
di Luca Perenzoni
L'ultimo super-g della stagione finisce nelle mani di Bode Miller. L'americano che nel corso della stagione aveva raggranellato la miseria di 47 punti con l'unico acuto dell'ottavo posto sulla Sasslong, sulle nevi svedesi di Aare ha ritrovato d'incanto la verve della passata stagione riuscendo così a mettersi alle spalle tutti gli avversari. Una gara particolare, quella andata in scena ad Aare: un tracciato ostico, che ha messo molti in difficoltà soprattutto su un salto centrale che è stato poi leggermente smussato proprio dopo la discesa dello "spaghetti cowboy". Solo una lieve modifica che ha interrotto per una decina di minuti la gara ma che potrebbe averne in qualche senso modificato l'andamento. Perchè dopo l'americano (partito col numero 9) ci sono volute ben dieci discese prima di ritrovare qualcuno capace di sciare sul livello dei primi a partire. Quel qualcuno risponde al nome di Peter Fill, autore di un'ottima prestazione (forse forse anche da podio) per tre quarti di gara, prima di incappare in un errore nel tratto finale che l'ha relegato in una comunque soddisfacente settima piazza. Prima del ventiquattrenne di Castelrotto i vari Strobl, Walchhofer e Kernen erano finiti lontanissimi, probabilmente frenati anche dalle scarse motivazioni in una gara che, dal loro punto di vista, aveva ben poco da dire.
Motivazioni che invece ha trovato Bode Miller, conquistando oggi la sua ventunesima vittoria in carriera in Coppa del Mondo, solo la seconda stagionale dopo il gigante di Beaver Creek del dicembre scorso. Le due settimane di pausa dopo le Olimpiadi torinesi hanno evidentemente rinfrancato il ventottenne di Franconia che potrebbe ora interpretare il ruolo di mina vagante nelle ultime due gare che restano, gare fondamentali per l'assegnazione delle rispettive coppette di specialità. A proposito, il terzo posto odierno di Svindal fa imboccare alla coppa di super-g la via della Norvegia. Il ventiquattrenne scandinavo ha infatti completato in extremis il sorpasso ai danni di Hermann Maier, cui oggi non è bastato piazzarsi proprio alle spalle del norvegese per conquistare per la sesta coppa di specialità. Due soli punti hanno parlato in favore del lungagnone di Kjeller che così corona una stupenda stagione con un trofeo probabilmente inatteso solo fino a qualche mese fa.
La gara di oggi, non va dimenticato, riesce a regalare un'altra soddisfazione anche a Daron Rahlves, secondo al traguardo alle spalle dell'amico-rivale Miller. Un secondo posto riappacificante con l'ambiente dopo una stagione piuttosto tribolata per il californiano che domani chiuderà con il gigante svedese la sua lunga carriera, imitando il norvegese Lasse Kjus che proprio oggi ha annunciato l'addio.
Detto del settimo posto di Fill, Patrcik Staudacher secondo italiano in gara ha chiuso di un soffio al di fuori della zona punti, sfuggitagli per soli 17 centesimi, per un sedicesimo posto che comunque lo può soddisfare.
(giovedì 16 marzo 2006)
Motivazioni che invece ha trovato Bode Miller, conquistando oggi la sua ventunesima vittoria in carriera in Coppa del Mondo, solo la seconda stagionale dopo il gigante di Beaver Creek del dicembre scorso. Le due settimane di pausa dopo le Olimpiadi torinesi hanno evidentemente rinfrancato il ventottenne di Franconia che potrebbe ora interpretare il ruolo di mina vagante nelle ultime due gare che restano, gare fondamentali per l'assegnazione delle rispettive coppette di specialità. A proposito, il terzo posto odierno di Svindal fa imboccare alla coppa di super-g la via della Norvegia. Il ventiquattrenne scandinavo ha infatti completato in extremis il sorpasso ai danni di Hermann Maier, cui oggi non è bastato piazzarsi proprio alle spalle del norvegese per conquistare per la sesta coppa di specialità. Due soli punti hanno parlato in favore del lungagnone di Kjeller che così corona una stupenda stagione con un trofeo probabilmente inatteso solo fino a qualche mese fa.
La gara di oggi, non va dimenticato, riesce a regalare un'altra soddisfazione anche a Daron Rahlves, secondo al traguardo alle spalle dell'amico-rivale Miller. Un secondo posto riappacificante con l'ambiente dopo una stagione piuttosto tribolata per il californiano che domani chiuderà con il gigante svedese la sua lunga carriera, imitando il norvegese Lasse Kjus che proprio oggi ha annunciato l'addio.
Detto del settimo posto di Fill, Patrcik Staudacher secondo italiano in gara ha chiuso di un soffio al di fuori della zona punti, sfuggitagli per soli 17 centesimi, per un sedicesimo posto che comunque lo può soddisfare.
(giovedì 16 marzo 2006)