Domani il super-g, Austria contro tutti
di Luca Perenzoni
Domani mattina a partire dalle ore 11 il quartetto austriaco sfiderà il resto del Mondo nella disciplina che più di tutte le altre negli ultimi anni ha messo in mostra lo strapotere del wunderteam. Il super-g maschile si presenta carico di interessi sotto molti punti di vista. A cominciare dalla possibilità di un ritorno sul gradino più alto del podio di Hermann Maier a distanza di otto anni dal doppio oro di Nagano, intramezzati dal drammatico incidente automobilistico dell'estate 2001. Vincitore di ben 23 prove di coppa del Mondo in questa disciplina, l'ultima poche settimane fa in quel di Kitzbuhel, Maier è lo sciatore che nella storia ha collezionato il maggior numero di successi in super-g, a cui vanno aggiunti anche il titolo mondiale nel '99 e i podi iridati di St. Anton e St. Moritz. Ma oltre a Maier, lo squadrone austriaco può fare affidamento su altri campioni, a cominciare dalla rivelazione stagionale Hannes Reichelt: il venticinquenne di Radstadt ha dimostrato di aver raggiunto la piena maturità agonistica conquistando il super-g di Beaver Creek ai primi di dicembre. Al suo fianco troveranno posto il talentuoso e discontinuo Cristophe Gruber, a segno nella "sua" Garmisch e Benjamin Raich che farà il possibile per riscattare l'uscita nella combinata. Per il ventottenne di Piztal ancora nessuna vittoria in questa disciplina ma la consapevolezza di saper stare al passo dei migliori nelle occasioni che contano, vedi il super-g iridato di 12 mesi fa in quel di Bormio.
A contrastare il wunderteam ci penseranno ancora una volta i due compagni a stelle e stiscie Daron Rahlves e Bode Miller. Negli ultimi anni sono stati spesso loro a mettere il bastone tra le ruote agli austriaci, quest'anno sono ancora entrambi a secco di vittorie in super-g e l'appuntamento a cinque cerchi potrebbe essere l'occasione giusta per beffare ancora una volta i biancorossi d'oltre Brennero. Anche se la forma fisica non è più brillante come negli ultimi mesi del 2005, anche il giovane norvegese Aksel Lund Svindal potrebbe dire la sua: quest'anno è stato l'unico non austriaco capace di imporsi in questa disciplina (nel super-g di Lake Luoise) e un suo successo non sarebbe dopo tutto nemmeno una sorpresa così grande. Destano poi un'incognita le condizioni fisiche di Erik Guay e Kjetill Andrè Aamodt. In condizioni normali sarebbero stati entrambi atleti da podio ma gli infortuni dell'ultimo periodo ne hanno condizionato la preparazione e non si sa bene cosa ci si puù aspettare. Come sempre temibili in tali situazioni è l'altro grande vecchio Lasse Kjus, così come gli svizzeri che ritrovanoun Didier Cuche col dente avvelenato per l'esclusione nella discesa.
Possibilità di far molto bene anche per i colori azzurri con Patrick Staudacher e Peter Fill: entrambi sono in ottima forma ed hanno dimostrato in questi mesi di poter reggere il confronto con i primi della classe. L'obiettivo podio resta forse un po' lontano ma l'impressione è che un risultato nei primi cinque-sei sia ampiamente alla loro portata. Se poi arrivasse qualcosa in più, tanto meglio! Saràa della partita anche Massimiliano Blardone, che punterà soprattutto a fare esperienza e a scaricare un po' di tensione in vista del gigante di lunedì.
(venerdì 17 febbraio 2006)
A contrastare il wunderteam ci penseranno ancora una volta i due compagni a stelle e stiscie Daron Rahlves e Bode Miller. Negli ultimi anni sono stati spesso loro a mettere il bastone tra le ruote agli austriaci, quest'anno sono ancora entrambi a secco di vittorie in super-g e l'appuntamento a cinque cerchi potrebbe essere l'occasione giusta per beffare ancora una volta i biancorossi d'oltre Brennero. Anche se la forma fisica non è più brillante come negli ultimi mesi del 2005, anche il giovane norvegese Aksel Lund Svindal potrebbe dire la sua: quest'anno è stato l'unico non austriaco capace di imporsi in questa disciplina (nel super-g di Lake Luoise) e un suo successo non sarebbe dopo tutto nemmeno una sorpresa così grande. Destano poi un'incognita le condizioni fisiche di Erik Guay e Kjetill Andrè Aamodt. In condizioni normali sarebbero stati entrambi atleti da podio ma gli infortuni dell'ultimo periodo ne hanno condizionato la preparazione e non si sa bene cosa ci si puù aspettare. Come sempre temibili in tali situazioni è l'altro grande vecchio Lasse Kjus, così come gli svizzeri che ritrovanoun Didier Cuche col dente avvelenato per l'esclusione nella discesa.
Possibilità di far molto bene anche per i colori azzurri con Patrick Staudacher e Peter Fill: entrambi sono in ottima forma ed hanno dimostrato in questi mesi di poter reggere il confronto con i primi della classe. L'obiettivo podio resta forse un po' lontano ma l'impressione è che un risultato nei primi cinque-sei sia ampiamente alla loro portata. Se poi arrivasse qualcosa in più, tanto meglio! Saràa della partita anche Massimiliano Blardone, che punterà soprattutto a fare esperienza e a scaricare un po' di tensione in vista del gigante di lunedì.
(venerdì 17 febbraio 2006)