Paris: "il recupero procede bene!"
In settimana Dominik Paris, collegato dalla sua casa in Val d'Ultimo, è stato ospite della diretta social "FISI Private Room", moderata e gestita dall'Ufficio Stampa FISI.
"E' ormai da qualche mese che sono a casa e in queste ultime settimane ho cominciato a lavorare più intensamente dal punto di vista fisico - racconta il campione del mondo di supergigante -. Mi sento bene, ho fatto i controlli programmati e il ginocchio reagisce nel modo auspicato, sono ben seguito dai preparatori e dal fisioterapista che hanno tenuto sempre sotto controllo le mie condizioni. L'obiettivo è tornare al top facendo un passo alla volta, diciamo che punto a tornare in gara nelle gare di fine novembre in Nordamerica. Mi è dispiaciuto concludere la scorsa stagione in quel modo, alla vigilia di un appuntamento importante come Kitzbuehel, e in un periodo in cui andavo bene anche in classifica generale. Però ho tanto tempo davanti a me e altre soddisfazioni da togliermi, sia in Coppa del mondo che alle Olimpiadi o Mondiali. Non punterò ad un obiettivo specifico, quando sono in gara penso esclusivamente ad andare forte. E divertirmi".
Sempre riservato sui tema personali e privati, Domme ha però confessato la gioia per la sua famiglia recentemente allargata con l'arrivo del secondo figlio, Lio: " ...riesco a dormire bene ugualmente! Non ci sono problemi, ho sempre sognato una famiglia, sono contento, cerco di aiutare, e mi piace cucinare, sto provando a fare diversi piatti. Poi ho una palestra in casa e mi posso allenare."
Domme esordì in CdM nel 2008 in Val Gardena (quel giorno vinse il nostro Werner Heel!), dove c'erano in start list campioni come Defago, Maier, Cuche, Kroell, Miller, Svindal, Walchhofer..."ricordo di aver seguito tutto il tempo Hermann Maier, durante la ricognizione, e quasi non stavo pensando alla mia gara. Guardi questi campioni e cerchi di capire come si muovono, cosa fanno. Una giornata piena di emozioni, con tantissimi pensieri."
Ora è lui un punto di riferimento per la velocità mondiale, come a Bormio, lo scorso dicembre, quando è riuscito a vincere due giorni consecutivamente su una pista come la Stelvio: "ci vuole continuità, esperienza, è molto importante essere in forma fisicamente per recuperare velocemente, non è facile gestire lo stress di una giornata di gare, e quando vinci tutto il corollario di impegni e interviste. La prima volta che vinci non capisci più nulla, ti stanchi molto e il giorno dopo è difficile rimettersi in gara. Con l'esperienza si impara a gestire anche questo."
L'avversario di oggi si chiama Beat Feuz: "si perchè è molto costante, regolare, è una bella sfida, in alcuni casi è andato meglio lui poi io. Nell'ultima stagione sono riuscito ad essere più costante. Prima di lui dico Svindal."
Rimpianti? Lo sci è uno sport di centesimi: "ogni tanto pensi a quei piccoli errori che costano magari una vittoria come a Kitz nel 2015 (secondo a 2 centesimi da Jansrud) o sempre a Kitz in superg nel 2019. Però è lo sci, non puoi cambiare, e magari a volte sei fortunato tu, come quando vinsi la prima volta a Bormio, parimerito con Reichelt e con Svindal e Kroell in 2 centesimi...lì è andata bene a me!"
Dominik è un punto di riferimento anche per i più giovani azzurri: "mi piace mettere a disposizione dei miei più giovani compagni di squadra la mia esperienza, prima imparano e prima diventano competitivi. In questi anni la discesa non è cambiata tanto, qualche modifica è arrivata nei regolamenti e nei materiali. Il livello di sicurezza raggiunto è soddisfacente, probabilmente l'unico aspetto da migliorare riguarda certe condizioni della neve, che alcune volte si modificano da un giorno con l'altro e sono difficili da gestire".
(venerdì 8 maggio 2020)