Gigante di Semmering: gara da annullare?
"The show must go on" - "Lo spettacolo deve continuare", sembra che la frase sia nata negli ambienti circensi del diciannovesimo secolo, ma vien buona tutte quelle volte in cui la volontà di concludere uno spettacolo è più forte della gravità dei fatti che accadono nel mentre.
Forse è un po' forte come paragone, ma è la sensazione che rimane al telespettatore dopo aver assistito al gigante di oggi di Semmering, condizionato, al di là delle coraggiose prove messe in campo dalla atlete, da neve, nebbia, vento ed oscurità ma sopratutto da una organizzazione che è parsa lacunosa.
Questa gara è stata regolare? Questa gara andava annullata? Le condizioni del vento erano davvero diverse da quelle di Courchevel dove la gara, giustamente, è stata annullata dopo 19 atlete (e due azzurre al comando!) ?
C'è una giuria che deve valutare tutto questo, ma per farsi una idea basta considerare che la seconda manche è stata interrotta più volte, che atlete come Frasse Sombet e Gagnon hanno rimontato rispettivamente 19 e 16 posizioni, con bravura certo, ma anche sfruttando una finestra favorevole, visto che poi tutte le atlete accusavano pesanti distacchi al primo intermedio.
Non solo: la neve riportata sul tracciato ha mietuto una vittima, la francese Taina Barioz, il cui sci si è piantato nella neve fresca durante la caduta producendo una brutta torsione al ginocchio destro. Taina, che già si era fermata per infortunio a ottobre saltando Soelden, è ora in viaggio verso la Francia per sottoporsi ad esami approfonditi.
Proprio mentre la francese era a terra, appena soccorsa e leggermente spostata, è partita la nostra Elena Curtoni: non è chiaro se il 'pista libera' sia stato dato perchè praticamente concomitante con la caduta della francese o sia mancata comunicazione in pista, di fatto la valtellinese non è stata fermata, come bisognerebbe fare in questi casi, ed è transitata a pochi metri dalla Barioz, ancora sdraiata sulla neve. Un rischio enorme per la sicurezza.
A rendere il tutto ancor più ridicolo, Taina è stata portata verso il parterre in spalla (!!!) da un tecnico francese, che a sua volta è scivolato a bordo pista cadendo e facendo cadere la sua atleta!
Possibile che in Coppa del Mondo nel 2016 si debba ancora vedere una scena del genere? Eppure il passato ci ha insegnato che gli scontri in pista possono avere esiti deleteri se non addirittura mortali.
Sappiamo benissimo che lo sci è uno sport outdoor, che non sempre ci può essere la 'cartolina' con il cielo azzurro, le montagne sulle sfondo e il parterre festante e gremito, che esiste il vento, la neve e la nebbia, ma esiste anche una giuria internazionale che deve governare tutto questo nel rispetto delle atlete, della sicurezza, dello sci, dello sport.
Paura per Tania #Barioz a #Semmering: in bocca al lupo alla francese, le cui urla di dolore non fanno pensare nulla di buono.#EurosportSCI pic.twitter.com/oRKCaXDd5b
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) 28 dicembre 2016
(mercoledì 28 dicembre 2016)