Austria sempre più Hirscher dipendente
All'indomani dello slalom parallelo valido per il city event di coppa del mondo a Stoccolma l'Austria dei media e dello sci alpino si interroga. Con la importante vittoria di Marcel Hirscher in campo maschile, che potrebbe averli assegnato definitivamente la quinta coppa del mondo assoluta, la nazione alpina mantiene la leadership nella classifica per nazioni, ma si pone qualche interrogativo. Si guarda già al futuro, al dopo Hirscher, ormai l'uomo-nazione di questa squadra, senza il quale non potrebbe trovarsi ancora ai vertici dello sci mondiale.
Il primo a farlo è Hans Pum, il grande capo dello sci biancorosso per molti anni ed attualmente direttore sportivo di tutta la federsci austriaca, intervistato oggi dal Kronen Zeitung. Il tecnico austriaco ha sottolineato come a questo city event al quale partecipavano i migliori trenta delle graduatorie di slalom e i primi quattro di quella generale, abbia potuto schierare solo tre atleti (Hirscher, Thalmann e Kirchgasser), un po' poco per un potenza dello sci come la sua. In passato c'era una sovrabbondanza di atleti in grado di qualificarsi, ora si è, invece, in un momento di grave penuria.
Al di la di questo l'Austria quest'anno fa già un bilancio: in campo maschile ha raccolto solo le 6 vittorie di Hirscher, mentre in campo femminile è andata ancora peggio con un solo successo in gigante da parte di Eva Maria Brem. Le ultime due tappe di La Thuille e Chamonix hanno visto l'Austria doversi inchinare allo strapotere di altre nazioni e non ci sono più nomi importanti soprattutto nella velocità maschile, in passato capaci in situazioni di difficoltà di togliere le castagne dal fuoco. Gli infortuni che hanno messo ko molti dei protagonisti attesi di questa stagione, come Anna Fenninger, non possono però essere prese a scusante di questa penuria di risultati.
Certo che, sempre secondo Hans Pum, bisogna interrogarsi e cercare dei rimedi, altrimenti il futuro non sarà così roseo per una potenza dello sci come l'Austria.
Fonte: Kronen Zeitung
(mercoledì 24 febbraio 2016)