Le impressioni dei jet Azzurri su Jeongseon
a cura della redazione
Ecco le impressioni degli atleti azzurri dopo la prima cronometrata sul pista olimpica di Jeongseon, raccolte da FISI.org.
Tratte da fisi.org le dichiarazioni di Peter Fill, Dominik Paris, Christof Innerhofer e del responsabile del settore velocità maschile italiano Alberto Ghidoni dopo il primo test cronometrato sulla pista olimpica di Jeongseon.
Peter Fill (terzo tempo): "La pista mi piace tanto, presenta buoni salti e una discreta quantità di dossi. La neve risponde bene, le impressioni sono positive. Tutto è organizzato abbastanza bene, il viaggio per arrivare alle piste è impegnativo perché ci vogliono circa 50 minuti ad andare e altrettanti a tornare in albergo, quindi la giornata comincia abbastanza presto. In generale comunque l'impressione è positiva."
Dominik Paris (18/o): "La pista è molto bella, ci sono un po' di salti e parecchie ondulazioni, c'è da divertirsi. La neve tiene bene ed è molto facile sciarci sopra, l'unico aspetto negativo è la pista un po' corta e non difficilissima dal punto di vista tecnico, ma ci adegueremo. Venerdì aumenteremo sicuramente il ritmo e vediamo cosa succede in vista della gara."
Christof Innerhofer (32/o): "E' ancora più facile di quanto pensavamo dopo la ricognizione, la discesa è molto molto lenta, nei tre punti di rilevamento della velocità passiamo a 85 km/h, 95 km/h e 110 km/h, l'80% della discesa vai sotto i 100 km orari e secondo me non è discesa e mi dispiace un po'. Il grande favorito è Jansrud, personalmente con queste condizioni faccio più fatica, qualcuno al traguardo diceva che è la discesa olimpica più facile dal 1984 a oggi."
Alberto Ghidoni, responsabile della velocità: "Peter Fill è riuscito a essere filante nella parte bassa, è veloce in questa stagione e ha fatto un buon tempo, Dominik Paris potrebbe riuscire ad essere veloce: gli uomini di punta per l'Italia sono questi due. Per il resto, stiamo a vedere se c'è qualche inserimento. Il fatto è che nel tratto finale di quasi un minuto si va al massimo a 90 km/h e, nonostante gli sforzi degli organizzatori, non si riesce a fare di più perché il pendio e le curve, che ci sono, non lo consentono. Sono un po' preoccupato anche per il superg, perché la partenza è prevista 20 secondi più in basso rispetto a quella della discesa, ma se la tracciatura girerà molto nella parte bassa verrà fuori una gara lunghissima e molto lenta. Staremo a vedere la seconda prova di domani su questa neve artificiale, sparata dall'organizzazione di Beaver Creek. Certo che bisognerà interpretare al meglio la parte mossa in alto e cercare di portare giù la massima velocità per avere delle chance".
Ecco da FIS-SKI le prime impressioni di Kjetil Jansrud, miglior tempo nonchè favorito n.1 viste le caratteristiche del tracciato: "la pista è in condizioni ottime - dichiara il norvegese - probabilmente le migliori da Beaver Creek, c'è anche il sole che nelle ultime 4 discese abbiamo visto poco perchè c'era nebbia o pioggia. Speriamo di avere belle gare e vedremo quando avanti posso andare."
(venerdì 5 febbraio 2016)