Da quando è iniziata la Coppa del Mondo non abbiamo ancora assistito ad una collettiva, convincente, prestazione della squadra maschile di prove tecniche. Notiamo invece come i ragazzi non riescano, oppure non sappiano, trovare vie d'uscita nel loro difficile cammino agonistico, lastricato di incertezze e di dubbi. Qualsiasi parola, qualsiasi polemica non servirebbero e non aiuterebbero un settore - quello di gigantisti e slalomisti - che ha bisogno di ritrovare morale e motivazioni per ricompattarsi e ricreare con un lavoro mirato quei gruppi che ci avevano abituati a non mollare gli occhi dagli schermi, trattenendo il fiato per un minuto e più!
Non sono stupito dalla pochezza dei risultati sinora conseguiti e non mi faccio lusingare dalla magia di poche manches portate a termine con impeccabile maestria....ma con preoccupante discontinuità! Sono contento per Giovanni e per la sua spettacolare seconda manche ad Are, ma il suo ritardo dal podio resta grande ed impegnativo da recuperare.
Quindi?
Gli atleti "esperti/anziani" hanno bisogno di lavorare molto, ogni anno di più e con stimoli sempre maggiori, i giovani hanno bisogno di essere motivati, molto ma molto di più e TUTTI hanno bisogno di avere Guide Carismatiche, gente che ti sappia trascinare e che ti faccia mangiare pali e porte fino a farti piegare sulle ginocchia! Oggi purtroppo quella "gente" non c'è, o comunque non indossa casacche italiane! Gli slalomisti avrebbero ancora avuto bisogno di Theolier, superfluo ricordarne i meriti; mentre Alessandro Serra meritava di vestire la divisa azzurra...o rossa che sia!
Ho sentito dire che non ci fossero i soldi, che la situazione finanziaria non lo permettesse, ecc! Posso capire la crisi, ma non capisco come si possa prima investire sulla programmazione dei Giovani e poi, quando il frutto è maturo gettarlo e dire che non è più buono! I Corpi Militari hanno un ruolo fondamentale nella promozione e nello sviluppo dello Sport nel nostro Paese, guai se non ci fossero! ...ma quando la piramide delle scelte tecniche sta per giungere al collo della bottiglia la decisione deve privilegiare solo i meriti e le capacità professionali, senza meritocrazia si rischia sempre di perdere di vista l'evoluzione e la crescita del patrimonio giovanile.
Leggendo le liste internazionali c'è da mettersi le mani nei capelli ed anche se lo stellone italiano ogni tanto ci regala la magia di qualche successo insperato per i maschietti il futuro è parecchio difficile e pieno di buche, banale metafora di quei tracciati che si affrontano con pettorali proibitivi. Diversa la situazione nella velocità perchè Rulfi è carismatico, sa far gruppo, sa motivare e ha alle spalle collaboratori preziosi ed importanti come il Ghido e la Volpe....L'equazione è molto semplice, quasi aritmetica!
Pensate un attimo a Livio Magoni: il suo lavoro all'inizio fu molto tribolato e gli ostacoli che dovette superare furono tanti e difficili ma Livio è uno tosto, un tecnico che se non lavora non si guadagna la pagnotta e lavorare non significa piantare solo pali! Adesso le sue ragazze filano come dei treni e sono sempre insoddisfatte! L'ambizione agonistica è giusto alimento per salire nelle classifiche!
Difficile pretendere come, chi non fosse riuscito ad imporre la propria personalità nel settore femminile, sarebbe poi riuscito nell'intento tra i maschi!
Ad Are c'è stato un lungo colloquio di alcuni atleti con il direttore sportivo Massimo Rinaldi per cercare di trovare una soluzione in tempi ragionevolmente rapidi ma non sarà facile perchè ciò che è accaduto sinora...era tutto previsto...quasi scritto!
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Tutt i commenti disponibili:
1 | leo85 il 16/12/2014 11:53:31
Carlo....purtroppo hai toccato il tasto dolente.....e sentire (o meglio...leggere) la dura verità...fa sempre male....ma è necessario.... La sensazione che si ha nel vedere i nostri ragazzi, è quella di essere allo sbando totale....negli occhi quello sguardo di chi sente spaesato....di chi non si sente parte di una squadra...(ricordate il ruolo di Svindal a Soelden?....o quello della Karbon, per non andare troppo lontano?). Questo è davvero grave....troppi individualismi....troppe "prime donne"....e la mancanza di qualcuno in grado di tnere le redini della situazione, non ha fatto che accentuare ancora di più questi grossi problemi. In questo momento NON esiste il valore di squadra....ed è una sensazione davvero brutta! Forse non c'è nemmeno la volontà di avere uno come Magoni per il settore maschile...e questo "qualunquismo" tecnico non porterà nulla di buono.
2 | lbrtg il 16/12/2014 12:02:40
Uno scritto veramente preoccupante.[:(] Non conosco personalmente gli attuali tecnici, quindi non posso esprimermi a riguardo. Tuttavia, sulla necessità di avere "guide" carismatiche a capo di un settore, sono completamente d'accordo.
3 | Wolf III il 16/12/2014 13:18:09
La percezione che l'agonistica maschile sia alla deriva è un dato reale.
4 | Enrico il 16/12/2014 13:19:24
Diciamo che sostituire il duo più vincente degli ultimi 10 anni (Theolier e Ravetto) con Planker e Rinaldi metterebbe in serie difficoltà chiunque al loro posto. Certo se a queste difficoltà oggettive aggiungiamo le pessime ultime 2 stagioni di Planker come DT femminile e la mancanza di esperienza del Diesse in un ruolo tra l'altro nuovo e completamente da incardiare come responsabilità nell'ambito di tutte le squadre azzurre, certamente non si sono profuse motivazioni ed entusiasmo in un gruppo abbastanza bastonato lo scorso anno, a cui, persi Moelgg e De Aliprandini per infortuniuo, con un Nani sovraccaricato di responsabilità (e per di più acciaccato), non rimaneva che aggrapparsi ai suoi gloriosi vecchietti (Simoncelli e Thaler). Il quadro è piuttosto triste.
5 | mntr86 il 16/12/2014 14:26:42
Verissimo carlo, ma ricordo che al cancelletto ci sono sempre gli atleti, e la maggior parte dei nostri non si possono certo dire inesperti da frasi trascinare da questioni societarie.
Mi sembra un pò il ragionamento del calcio in cui si continua a cambiare allenatore (che come nello ci ha la sua importanza), ma se il parco sciatori è quello non ci si può fare molto se non lavorare meglio con le giovanili nel nostro caso...
6 | mntr86 il 16/12/2014 14:31:41
qualche esempio, l'atteggiamento con cui è sceso razzoli nella seconda manche ad Are non può essere certo colpa degli allenatori...Idem vale per Deville...
7 | didibi il 16/12/2014 16:11:25
Non dimentichiamo anche la genesi delle squadre di quest'anno.
Mentre Magoni (il quale ha penato anche lui con la sua filosofia l'inverno scorso e se le ragazze non si fossero "messe di traverso" l'anno scorso i risultati potevano essere già più apprezzabili) ha potuto presentare un programma da farsi approvare (si dice che altrimenti avrebbe cambiato lidi) nel settore maschile abbiamo assistito ad un operazione molto nebulosa che ha portato alla cacciata di Theolier e Ravetto tra lo stupore generale nonché alla nomina delle squadre da parte di "politici", rappresentanti di alcuni comitati e gruppi e solo successivamente dei tecnici che dovevano gestirle con defezioni tipo quella di Serra e la ricerca di tecnici a preparazione teoricamente già avviata.
Che i tecnici preposti alla squadra A sotto questi auspici non possano godere della dovuta autorità è abbastanza evidente.
Se poi come dice Carlo alcuni atleti hanno avuto un colloquio con Rinaldi questo suffraga ancora di più la tesi che in squadra gli atleti si affidano ai loro rispettivi santi protettori piuttosto che fare squadra e cercare di portare a casa risultati. Pretendere un allenatore incisivo a questo punto fa sorridere se chiunque lo può scavalcare e andare a parlare direttamente con chi teoricamente non dovrebbe intromettersi ma detiene le leve del comando (occhio che non mi riferisco a Rinaldi in primis).
Piuttosto tiriamo per le orecchie chi ha creato questa situazione ... e inoltre sembra anche avere messo assieme una squadra sbagliata, Eisath docet
8 | Enrico il 16/12/2014 18:37:15
didibi ha scritto:
(...) Piuttosto tiriamo per le orecchie chi ha creato questa situazione ... e inoltre sembra anche avere messo assieme una squadra sbagliata, Eisath docet