Coppa del Gobbo-Era tutto previsto, quasi scritto!
di Carlo Gobbo
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Da quando è iniziata la Coppa del Mondo non abbiamo ancora assistito ad una collettiva, convincente, prestazione della squadra maschile di prove tecniche. Notiamo invece come i ragazzi non riescano, oppure non sappiano, trovare vie d'uscita nel loro difficile cammino agonistico, lastricato di incertezze e di dubbi. Qualsiasi parola, qualsiasi polemica non servirebbero e non aiuterebbero un settore - quello di gigantisti e slalomisti - che ha bisogno di ritrovare morale e motivazioni per ricompattarsi e ricreare con un lavoro mirato quei gruppi che ci avevano abituati a non mollare gli occhi dagli schermi, trattenendo il fiato per un minuto e più!
Non sono stupito dalla pochezza dei risultati sinora conseguiti e non mi faccio lusingare dalla magia di poche manches portate a termine con impeccabile maestria....ma con preoccupante discontinuità! Sono contento per Giovanni e per la sua spettacolare seconda manche ad Are, ma il suo ritardo dal podio resta grande ed impegnativo da recuperare.
Quindi?
Gli atleti "esperti/anziani" hanno bisogno di lavorare molto, ogni anno di più e con stimoli sempre maggiori, i giovani hanno bisogno di essere motivati, molto ma molto di più e TUTTI hanno bisogno di avere Guide Carismatiche, gente che ti sappia trascinare e che ti faccia mangiare pali e porte fino a farti piegare sulle ginocchia! Oggi purtroppo quella "gente" non c'è, o comunque non indossa casacche italiane! Gli slalomisti avrebbero ancora avuto bisogno di Theolier, superfluo ricordarne i meriti; mentre Alessandro Serra meritava di vestire la divisa azzurra...o rossa che sia!
Ho sentito dire che non ci fossero i soldi, che la situazione finanziaria non lo permettesse, ecc! Posso capire la crisi, ma non capisco come si possa prima investire sulla programmazione dei Giovani e poi, quando il frutto è maturo gettarlo e dire che non è più buono! I Corpi Militari hanno un ruolo fondamentale nella promozione e nello sviluppo dello Sport nel nostro Paese, guai se non ci fossero! ...ma quando la piramide delle scelte tecniche sta per giungere al collo della bottiglia la decisione deve privilegiare solo i meriti e le capacità professionali, senza meritocrazia si rischia sempre di perdere di vista l'evoluzione e la crescita del patrimonio giovanile.
Leggendo le liste internazionali c'è da mettersi le mani nei capelli ed anche se lo stellone italiano ogni tanto ci regala la magia di qualche successo insperato per i maschietti il futuro è parecchio difficile e pieno di buche, banale metafora di quei tracciati che si affrontano con pettorali proibitivi. Diversa la situazione nella velocità perchè Rulfi è carismatico, sa far gruppo, sa motivare e ha alle spalle collaboratori preziosi ed importanti come il Ghido e la Volpe....L'equazione è molto semplice, quasi aritmetica!
Pensate un attimo a Livio Magoni: il suo lavoro all'inizio fu molto tribolato e gli ostacoli che dovette superare furono tanti e difficili ma Livio è uno tosto, un tecnico che se non lavora non si guadagna la pagnotta e lavorare non significa piantare solo pali! Adesso le sue ragazze filano come dei treni e sono sempre insoddisfatte! L'ambizione agonistica è giusto alimento per salire nelle classifiche!
Difficile pretendere come, chi non fosse riuscito ad imporre la propria personalità nel settore femminile, sarebbe poi riuscito nell'intento tra i maschi!
Ad Are c'è stato un lungo colloquio di alcuni atleti con il direttore sportivo Massimo Rinaldi per cercare di trovare una soluzione in tempi ragionevolmente rapidi ma non sarà facile perchè ciò che è accaduto sinora...era tutto previsto...quasi scritto!