Cambia il fornitore tecnico della FISI?
Un piccolo trafiletto apparso questa mattina sulla Gazzetta dello Sport ha aperto uno scenario di grande portata per lo sci alpino e non solo. Il testo recita: "Le squadre nazionali della FISI nella prossima stagione vestiranno Robe di Kappa. E' stato firmato il contratto con l'azienda torinese, che diventa dunque fornitore unico per tutte le discipline. La Robe di Kappa subentra a Vuarnet." La FISI non ha in alcun modo confermato o smentito questa indiscrezione, ma a quanto sembra l'accordo sarebbe vicino, anche se mancherebbero alcuni dettagli per la chiusura.
Il rapporto con Vuarnet, quantomeno tormentato, inizia ufficialmente nel settembre 2009, quando la FISI presenta il marchio francese come nuovo partner tecnico per l'abbigliamento, con un contratto di durata quinquennale, dunque fino a Sochi 2014. Vuarnet aveva dunque l'onere di vestire 400 atleti della nazionali azzurre, nonchè tecnici e dirigenti, e subentrava a FILA che per 15 anni era stata partner della federsci italiana. Non solo: Vuarnet fu preferita ad altre proposte giunte sul tavolo del Consiglio di Presidenza tra cui quella di Robe di Kappa.
Nelle seguenti due stagioni, 2009/2010 e 2010/2011, i problemi si moltiplicano: le forniture arrivano in ritardo o non arrivano proprio; tecnici e ski-man si arrangiano, capita che gli atleti gareggino con materiale dell'anno passato finendo anche sul podio (Heel in Val Gardena). Al ritorno in Europa nella scorsa stagione solo gli atleti che avevano gareggiato a Soelden e Levi avevano il materiale nuovo, ma solo giacche e tute, quest'ultime prodotte da Energiapura.
La FISI non dà, per lungo tempo, risposte, almeno fino ad inizio dicembre dello scorso anno, quando arriva la presa di posizione ufficiale: i legali FISI si muovono contro le aziende "Cda" e "Sport&Chic srl", titolari del marchio Vuarnet, perchè la società in crisi non rispettava le consegne tecniche e gli obblighi contrattuali. Il ritardo nella consegna era stato in parte giustificato con il posizionamento del logo Fastweb, il cui accordo era stato sottoscritto a metà ottobre, quindi a ridosso dell'opening di Soelden, ma a inizio dicembre il materiale da riscaldamento tecnico e quello da tempo libero non era ancora stato consegnato.
Arriviamo ai Mondiali di Garmisch e la situazione non migliora: non si capisce se Vuarnet abbia pagato le rate alla Federazione, le forniture non sono state completate, non c'è traccia della nuova divisa annunciata. Fortunatamente la collaborazione con Energiapura si rivela preziosa e proficua.
Ora il rapporto con Vuarnet sembra giunto al capolinea: attendiamo fiduciosi di avere risposte ufficiali, possibilmente precise e complete.
(venerdì 20 maggio 2011)
Il rapporto con Vuarnet, quantomeno tormentato, inizia ufficialmente nel settembre 2009, quando la FISI presenta il marchio francese come nuovo partner tecnico per l'abbigliamento, con un contratto di durata quinquennale, dunque fino a Sochi 2014. Vuarnet aveva dunque l'onere di vestire 400 atleti della nazionali azzurre, nonchè tecnici e dirigenti, e subentrava a FILA che per 15 anni era stata partner della federsci italiana. Non solo: Vuarnet fu preferita ad altre proposte giunte sul tavolo del Consiglio di Presidenza tra cui quella di Robe di Kappa.
Nelle seguenti due stagioni, 2009/2010 e 2010/2011, i problemi si moltiplicano: le forniture arrivano in ritardo o non arrivano proprio; tecnici e ski-man si arrangiano, capita che gli atleti gareggino con materiale dell'anno passato finendo anche sul podio (Heel in Val Gardena). Al ritorno in Europa nella scorsa stagione solo gli atleti che avevano gareggiato a Soelden e Levi avevano il materiale nuovo, ma solo giacche e tute, quest'ultime prodotte da Energiapura.
La FISI non dà, per lungo tempo, risposte, almeno fino ad inizio dicembre dello scorso anno, quando arriva la presa di posizione ufficiale: i legali FISI si muovono contro le aziende "Cda" e "Sport&Chic srl", titolari del marchio Vuarnet, perchè la società in crisi non rispettava le consegne tecniche e gli obblighi contrattuali. Il ritardo nella consegna era stato in parte giustificato con il posizionamento del logo Fastweb, il cui accordo era stato sottoscritto a metà ottobre, quindi a ridosso dell'opening di Soelden, ma a inizio dicembre il materiale da riscaldamento tecnico e quello da tempo libero non era ancora stato consegnato.
Arriviamo ai Mondiali di Garmisch e la situazione non migliora: non si capisce se Vuarnet abbia pagato le rate alla Federazione, le forniture non sono state completate, non c'è traccia della nuova divisa annunciata. Fortunatamente la collaborazione con Energiapura si rivela preziosa e proficua.
Ora il rapporto con Vuarnet sembra giunto al capolinea: attendiamo fiduciosi di avere risposte ufficiali, possibilmente precise e complete.
(venerdì 20 maggio 2011)