Marlies non si ferma più, brava Ieie, ma che sf...
E con questa fanno sei; con quella di Garmisch sono sette. Il settebello di Marlies Schild prende forma sotto il sole ceco di Spindleruv Mlyn al termine di uno slalom che ha ospitato l'ennesima dimostrazione di forza della trentenne di Saafelden che dopo aver stabilito il miglior tempo nella prima manche (in controllo), si è tolta il lusso di fare altrettanto nella seconda, senza porsi troppi freni per piazzare una stoccata di 93 centesimi alla compagna Kathrin Zettel. Negli 8 slalom di Coppa sin qui disputati, la Schild ne ha vinti sei, uscendo nelle due restanti occasioni: un ruolino di marcia da autentica dominatrice che l'ha automaticamente portata alla coppetta di specialità, suggello finale di una stagione di alto profilo, per impressione e successi. E come a Garmisch ad accompagnarla sul podio è la Zettel, seconda voce di un terzetto che comprende anche una Tina Maze spumeggiante: risolti i problemi di schiena, la slovena ha ingranato le marce alte a Garmisch e ancora non pensa di staccare il piede dall'acceleratore; l'ultimo suo mese è stato da autentica big e non è escluso che l'anno prossimo, ammesso che mantenga la stessa brillantezza, possa inserirsi in discorsi di cristallo con la strana coppia Vonn - Riesch. Giusto per chiudere il discorso e poi passare al capitolo italiane, va detto come i timori della prima manche si siano tramutati in realtà: la bavarese è caduta sotto il peso delle sue paure, uscendo dopo poche porte e concedendo alla Vonn (16ima) di mangiarle ancora qualche punto. Ora sono solo 23 le lunghezze di vantaggio di una Riesch che a Lenzerheide dovrà necessariamente scacciare i timori, se non vorrà chiudere la stagione senza alcun ricordo di cristallo. E la Vonn, che le sue paure le ha superate a febbraio, ci sguazza, eccome se ci sguazza...
Intanto sui Monti dei Giganti, ai piedi del podio trovano spazio la svedese Pietilae Holmner e la slovacca Zuzulova, quindi le due azzurre Manu Moelgg e Irene Curtoni, rispettivamente sesta e settima. E se per la marebbana il piazzamento vale la conferma di una stagione a buonissimi livelli, per la valtellinese si tratta in assoluto del miglior risultato della carriera. Una serie che sta prendendo forma ed iniziata a Zwiesel con l'ottava piazza in gigante, proseguita tra i paletti snodati di Garmisch (11ima) e arricchita con l'acuto di Spindleruv. Tra i meritati applausi ed il sorriso liberatorio della ventiseienne dell'Esercito c'è solo spazio per maledire quel pizzico di sfortuna: Ieie chiude infatti il 26imo posto anche la classifica di slalom. Un punto l'ha estromessa dalla finale di gigante, due lunghezze da quella di slalom. Ma in fondo la sua vera stagione è iniziata solo a febbraio: il bello arriverà a partire da ottobre, c'è da scommetterci ora che insieme alla piena tranquillità mentale ha ritrovato anche la brillantezza fisica.
Nulla di nuovo da Nicole Gius: il 18imo posto finale si inserisce con grande coerenza nel cammino stagionale della venostana mentre più indietro Chiara Costazza si riaffaccia in classifica, 27ima. Una seconda manche leggermente meno in trattenuta rispetto alla prima, ma non ancora ai suoi livelli: ma forse dalle colline ceche si può tornare all'ombra delle Dolomiti fassane con un accenno di sorriso. La stagione di Coppa forse mai davvero iniziata finisce qui, ma l'opera di ricostruzione della poliziotta ladina potrebbe prendere il via proprio da questi 4 punticini, provando ad usarli come fulcro da cui scacciare le paure assiepate nella mente in tante uscite.
(sabato 12 marzo 2011)
Intanto sui Monti dei Giganti, ai piedi del podio trovano spazio la svedese Pietilae Holmner e la slovacca Zuzulova, quindi le due azzurre Manu Moelgg e Irene Curtoni, rispettivamente sesta e settima. E se per la marebbana il piazzamento vale la conferma di una stagione a buonissimi livelli, per la valtellinese si tratta in assoluto del miglior risultato della carriera. Una serie che sta prendendo forma ed iniziata a Zwiesel con l'ottava piazza in gigante, proseguita tra i paletti snodati di Garmisch (11ima) e arricchita con l'acuto di Spindleruv. Tra i meritati applausi ed il sorriso liberatorio della ventiseienne dell'Esercito c'è solo spazio per maledire quel pizzico di sfortuna: Ieie chiude infatti il 26imo posto anche la classifica di slalom. Un punto l'ha estromessa dalla finale di gigante, due lunghezze da quella di slalom. Ma in fondo la sua vera stagione è iniziata solo a febbraio: il bello arriverà a partire da ottobre, c'è da scommetterci ora che insieme alla piena tranquillità mentale ha ritrovato anche la brillantezza fisica.
Nulla di nuovo da Nicole Gius: il 18imo posto finale si inserisce con grande coerenza nel cammino stagionale della venostana mentre più indietro Chiara Costazza si riaffaccia in classifica, 27ima. Una seconda manche leggermente meno in trattenuta rispetto alla prima, ma non ancora ai suoi livelli: ma forse dalle colline ceche si può tornare all'ombra delle Dolomiti fassane con un accenno di sorriso. La stagione di Coppa forse mai davvero iniziata finisce qui, ma l'opera di ricostruzione della poliziotta ladina potrebbe prendere il via proprio da questi 4 punticini, provando ad usarli come fulcro da cui scacciare le paure assiepate nella mente in tante uscite.
(sabato 12 marzo 2011)