La Coppa del Gobbo - XII - Povero Gallo!
La stagione di Coppa si tinge sempre più dei colori elvetici che, sferzati dall'ardore giovanile di Carlo Janka e da un sempreverde Didier Cuche, maramaldeggiano anche all'ombra della Cresta del Gallo gettando nello sconforto i tecnici delle aquile austriache. Questa volta ho la sensazione che la gloriosa Austria debba di nuovo fare i conti con una situazione generale (squadre maschili) non facile da risolvere. Riflettori puntati, però, sui nostri ragazzi: Werner Heel, al di là del terzo posto ottenuto in discesa, ha inviato a tutti noi un chiaro segnale di quanto e come siano legittime le sue aspirazioni in terra canadese. Piace la sua serenità e la consapevolezza di aver raggiunto una maturità tale da consentirgli di gestire al meglio sia la gara sia i momenti che la precedono, riuscendo a "nascondersi" come solo i grandi sappiano fare. Di Peter Fill ho già detto molto nell'ultimo nostro incontro, oggi vorrei insistere su Staudacher e Innerhofer. Ho letto un po' di giudizi severi e poco gratificanti nei confronti dei due azzurri, incapaci, in queste ultime gare, di ottenere risultati probanti. Rispetto le opinioni di tutti, ma vorrei che ci stringessimo tutti attorno ai nostri discesisti: hanno bisogno del nostro sostegno, del nostro incitamento, della nostra fiducia, per ritrovare quella serenità che ci ha inorgogliti in passato! Il mestiere dell'atleta non è facile...soprattutto quello di uno sciatore! Bisogna "abbracciare" ancor più Manfred Moelgg e Cristian Deville perchè anche loro hanno un gran bisogno di sapere che c'è una enorme fiducia in loro e apprezziamo i sacrifici e le privazioni cui si sottopongono per farci emozionare! Bravo Razzo...proprio bravo! In Alta Badia avevamo detto di quanto fosse importante, sul piano della maturità, quello slalom. A Kitz c'è stata la conferma...e adesso il nostro "gigante buono" può divertirsi e lasciare libera la fantasia verso i sogni più arditi! C'è un altro ragazzo che mi ha dato molta gioia: è Dominique Paris, 21 anni della Val Ultimo, un ragazzo aperto, solare, quasi guascone...ma leale e serio...sorride sempre...una grande personalità! E' giunto 25/o in discesa sulla Streif, con il pettorale 43. Era il più GIOVANE di tutti, alla sua prima volta alla corte di una signora matura e intrigante che, in genere, non si lascia mai sedurre dai sorrisi...E' stato bravo,bravo,bravo! Se andasse a Vancouver se lo sarebbe meritato! Già vedo crescere, nello slalom, i canadesi e, gli svedesi, stanno recuperando alcuni giovani che, a Whistler, non tremeranno certo...come invece potrebbe accadere agli atleti più esperti e navigati che "sanno" di avere davanti l'appuntamento della vita! Ricordate lo slalom di Nagano? Chi avrebbe pensato alla vittoria del norvegese Buraas? Che bel momento l'abbraccio tra papà Christian ed il suo figliolo Felix! Lo sport regala, ogni tanto, momenti di grande dolcezza. Entrambi hanno vinto uno slalom qui, in questo angolo del Tirolo, dove lo sci è quasi una leggenda. Era già accaduto, nella storia della Coppa del Mondo, che un rampollo (maschio o ragazza) fosse riuscita a perpetuare le gesta di un genitore. Una volta avevo scritto una cosa non esatta! Ci stanno provando Tina Weirather, Federica Brignone e Felix, appunto, ma ho dimenticato il figlio della grande Traudel Hecher (4 vittorie in Coppa, un bronzo olimpico in discesa)che ci è riuscito nel 2004 al suo primo podio: prima vittoria nel supergigante di Beaver Creek. Si chiama Stephan Goergl, fratello di Elisabeth (anche lei vincente nel 2008). La mamma aveva sposato un insegnante di religione e non aveva mai forzato i figli per lo sci! C'è stato un altro figlio vincente: Adrien Duvillard che, nel 93 si impose nella discesa di Kvittfiel, suo padre, Adrien senior aveva vinto a Kitz discesa, slalom e Komb ma era nel 1960 (non c'era la Cdm) e per gli storici non conta! Chissà poi perchè!
(lunedì 25 gennaio 2010)
(lunedì 25 gennaio 2010)