La Coppa del Gobbo - Il monaco e la vergine
Una trama da thriller d'altri tempi...con quel sapore romanzesco che la quiete fantasiosa di Wengen ha sempre saputo ispirare ai viaggiatori inglesi dell'Ottocento (e non solo). Prima del misfatto (o presunto tale!) vorrei dire dell'emozionante volteggiare di Peter Fill che, nella discesa più lunga di Coppa, ha saputo ritrovare il proprio corpo, oserei dire la propria anima... Conosco bene questo ragazzo, tante volte mi aveva confidato quanti e quali fossero i dubbi che lo affliggevano, i sogni spezzati, i desideri affidati alle severe balze delle cime che lo hanno visto crescere e maturare. Peter Fill si è massacrato di lavoro, non si è risparmiato mai, ha quasi litigato con Ravetto che (da bravo padre di famiglia e grande tecnico) sapeva invece come fosse realizzabile "un recupero impossibile"! Bravo Peter, bravi Carabinieri che lo hanno sostenuto...aiutato...grazie Dei dello Sci che ci avete restituito Fill! Seppur a prezzo di un addio doloroso, qual'è quello di Giorgio Rocca! Durante la telecronaca su Eurosport della seconda manche, nello slalom di Wengen, Giorgio ha detto:"lascio ancora una porta aperta...non ho deciso...Lo farò in questi giorni, prima della conferenza di sabato (dopo la discesa) a Kitz."!
Quanto orgoglio nel nostro campione e quanto amore per la squadra, i compagni, la Bandiera! Fosse per lui si sarebbe già operato...il graduale recupero...quindi il faticoso e difficile rientro...per finire in bellezza ai Mondiali di Garmisch, il prossimo anno! Altri invece sono i freni che la ragione gli detta: il ginocchio che scricchiola sempre più, la sofferenza che gli deriva dallo restare lontano da casa, nuove generazioni di atleti che si affacciano sul palcoscenico agonistico e che rendono problematico il recupero di quell'ipotetico gap di "un secondo e mezzo" che si troverebbe davanti, nelle liste internazionali...Mi auguro che Giorgio possa restare nel mondo dello sci, magari in quel ruolo di commentatore tecnico che, in modo così brillante, sta facendo nelle ultime settimane ad Eurosport, accanto ad Alfredo Tradati ed al sottoscritto. Un piacere che, credo, sia condiviso da tutti gli appassionati dello sci! Voglio ancora sottolineare la bellezza umana di Werner Heel, la cui bontà d'animo scrive ogni volta pagine sempre più dolci! Tutti i suoi interventi sono una lezione di umanità e di Amore...Grazie Werner!
Bene...Ed ora l'Orco...il fattaccio! Non ero a Wengen e anche se ci fossi stato non sarebbe cambiato nulla! In telecronaca era impossibile capire cosa avessero fatto Raich, Kostelic e compagni. Anche una "minimissima" inforcata di Rocca sfuggì anni fa, se ne accorse solo "uno del mestiere", Edoardo Zardini, che era in postazione con me! Ebbene per Giorgio Rocca (che è ancora del mestiere) i passaggi incriminati sono "regolari", senza alcun dubbio! Anche Tradati ed io, negli Studi di Eurosport, abbiamo esaminato i passaggi. E' molto difficile poter parlare di irregolarità! Ci sono frazioni infinitesimali di secondo in cui i colori si modificano al passaggio degli atleti in corrispondenza della verticale del palo! Se non ci saranno altre immagini filmate o foto amatoriali in grado di aiutare la commissione questa matassa non si sbroglierà più! Classifiche e coppe perdute o guadagnate in modo improprio, ruoli e punteggi penalizzati da decisioni errate..."ne abbiamo viste, in passato"! Non penso che la FIS possa assumere una decisione così pesante come l'annullamento della gara. L'immagine deve essere protetta e salvaguardata...non basta un incidente di percorso per mettere in dubbio tutto il sistema. "Non accade purtroppo solo nel nostro sport." La stessa FIFA non ha inteso punire il calciatore Henry, la cui colpa è stata ben più evidente, chiara e visibile, con un "danno" morale ed economico di gran lunga più grande.
(martedì 19 gennaio 2010)
Quanto orgoglio nel nostro campione e quanto amore per la squadra, i compagni, la Bandiera! Fosse per lui si sarebbe già operato...il graduale recupero...quindi il faticoso e difficile rientro...per finire in bellezza ai Mondiali di Garmisch, il prossimo anno! Altri invece sono i freni che la ragione gli detta: il ginocchio che scricchiola sempre più, la sofferenza che gli deriva dallo restare lontano da casa, nuove generazioni di atleti che si affacciano sul palcoscenico agonistico e che rendono problematico il recupero di quell'ipotetico gap di "un secondo e mezzo" che si troverebbe davanti, nelle liste internazionali...Mi auguro che Giorgio possa restare nel mondo dello sci, magari in quel ruolo di commentatore tecnico che, in modo così brillante, sta facendo nelle ultime settimane ad Eurosport, accanto ad Alfredo Tradati ed al sottoscritto. Un piacere che, credo, sia condiviso da tutti gli appassionati dello sci! Voglio ancora sottolineare la bellezza umana di Werner Heel, la cui bontà d'animo scrive ogni volta pagine sempre più dolci! Tutti i suoi interventi sono una lezione di umanità e di Amore...Grazie Werner!
Bene...Ed ora l'Orco...il fattaccio! Non ero a Wengen e anche se ci fossi stato non sarebbe cambiato nulla! In telecronaca era impossibile capire cosa avessero fatto Raich, Kostelic e compagni. Anche una "minimissima" inforcata di Rocca sfuggì anni fa, se ne accorse solo "uno del mestiere", Edoardo Zardini, che era in postazione con me! Ebbene per Giorgio Rocca (che è ancora del mestiere) i passaggi incriminati sono "regolari", senza alcun dubbio! Anche Tradati ed io, negli Studi di Eurosport, abbiamo esaminato i passaggi. E' molto difficile poter parlare di irregolarità! Ci sono frazioni infinitesimali di secondo in cui i colori si modificano al passaggio degli atleti in corrispondenza della verticale del palo! Se non ci saranno altre immagini filmate o foto amatoriali in grado di aiutare la commissione questa matassa non si sbroglierà più! Classifiche e coppe perdute o guadagnate in modo improprio, ruoli e punteggi penalizzati da decisioni errate..."ne abbiamo viste, in passato"! Non penso che la FIS possa assumere una decisione così pesante come l'annullamento della gara. L'immagine deve essere protetta e salvaguardata...non basta un incidente di percorso per mettere in dubbio tutto il sistema. "Non accade purtroppo solo nel nostro sport." La stessa FIFA non ha inteso punire il calciatore Henry, la cui colpa è stata ben più evidente, chiara e visibile, con un "danno" morale ed economico di gran lunga più grande.
(martedì 19 gennaio 2010)