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Stiverive
Sequenza di curve di base



Veneto


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Inserito il - 05 ott 2011 : 11:36:04   Permalink alla discussione Invia a Stiverive un Messaggio Privato Aggiungi Stiverive alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Alla fine mi sono deciso, ho visto che c'è anche una sezione video ma mi pare poco frequentata e soprattutto mi pare non ci siano problemi a postarli qui, ma se bisogna spostarlo chiedo subito venia.

Com'è ovvio ho già qualche indicazione dall'allenatore e dagli amici, ma vorrei sentire qualche altro parere, se mai qualcuno avesse voglia

http://www.youtube.com/watch?v=Zxoh8u6gBLY

Modificato da - Stiverive in data 05 ott 2011 11:37:00

Enrico
Pronto per il Comitato




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Inserito il - 05 ott 2011 : 13:00:26   Permalink al post Invia a Enrico un Messaggio Privato Aggiungi Enrico alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Il tracciato era senza dubbio troppo filante e piatto per far vedere molto. Mi sembravi un attimino troppo arretrato e rigido di caviglia.

Enrico V.
Al mio segnale scatenate l'inferno ("Il gladiatore" di R. Scott)
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Enrico
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Campania


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Inserito il - 05 ott 2011 : 13:32:16   Permalink al post Invia a Enrico un Messaggio Privato Aggiungi Enrico alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Comunque nel complesso non è niente male e riesci abbastanza a sviluppare velocità. Se riuscissi a stare un pochino più avanti e con il busto più basso riusciresti ad essere più rapido nella fase di cambio e quindi ad ottenere una migliore accelerazione in uscita.

Enrico V.
Al mio segnale scatenate l'inferno ("Il gladiatore" di R. Scott)
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Enrico
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Inserito il - 05 ott 2011 : 13:34:01   Permalink al post Invia a Enrico un Messaggio Privato Aggiungi Enrico alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Guarda le braccia sono sempre piegate con i gomiti larghi in fuori (tra l'altro è il mio stesso difetto) se riuscissi a tenerle più rilassate ed in avanti riusciresti a portare più in aventi il busto.

Enrico V.
Al mio segnale scatenate l'inferno ("Il gladiatore" di R. Scott)
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Stiverive
Sequenza di curve di base



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Inserito il - 05 ott 2011 : 14:05:07   Permalink al post Invia a Stiverive un Messaggio Privato Aggiungi Stiverive alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Grazie Enrico, condivido praticamanete tutto quanto mi hai detto.

Il tracciato è quello che è, ma questo tocca il più delle volte.

Arretramento, è il mio difetto cronico, proprio in quel periodo stavo invece lavorando un po' sulle caviglie trasformando la tendenza ad anticipare con le ginocchia in un avanzamento. Solo per capire meglio, condividi che alle porte 3-4-9 le caviglie sembrano più piegate che nelle altre? in effetti la cosa viene fuori meglio con un po' di pendenza e velocità.

L'arretramento è invece davvero cronico, credi che una migliore gestione delle braccia possa innescare l'avanzamento e abbassamento del busto che dici e un avanzamento anche delle chiappe? in effetti mi sento un po' legato di braccia, soprattutto nelle curve a dx (porte 3-5-7). per lavorare in questo senso in campo libero cerco di avanzare la mano esterna come ad accarezzare il manto nevoso nella fase di max pendenza e chiusura, e qualche miglioramento, almeno lì, l'ho riscontrato. anche con positivi riscontri sullo spezzamento del busto. ma poi tra i pali le cose sono diverse
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eugenio
Sono Azzurro di Sci




Trentino


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Inserito il - 05 ott 2011 : 14:22:59   Permalink al post Invia a eugenio un Messaggio Privato Aggiungi eugenio alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
suggerimento... in campo libero, anzichè concentrarti sulla posizione delle braccia, prova a cominciare a "sentire" i piedi... gli appoggi... e di conseguenza gli spigoli dello sci... prova a generare un po' più di inclinazione e fai lavorare gli sci lungo la traiettoria di curva in maniera un po' più dinamica.
La tua sciata (indipendentemente dal raggio di curva del video) risente un po' di una posizione troppo statica, di cui la posizione arretrata è solo una delle componenti.
Sei troppo "dritto" sullo sci... lo schiacci verso il basso e invece dovresti immaginare una spinta più laterale.. chiaro che poi lo sci ti parte da sotto i piedi e tu devi essere capace di starci sopra, ma questo è esattamente lo "step" di miglioramento che dovresti ricercare...
dopo le braccia tienile come ti viene più naturale, per assecondare quello che succede dalla vita in giù....

Modificato da - eugenio in data 05 ott 2011 14:23:54
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Enrico
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Inserito il - 05 ott 2011 : 14:43:45   Permalink al post Invia a Enrico un Messaggio Privato Aggiungi Enrico alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Scusa Eugenio hai sicuramente ragione, ma non avevo affrontato l'argomento perché dal video mi era sembrato che i piedi fossero abbastanza a posto (seppure molto passivi). Intendo dire che li ho visti sufficientemente distanti e paralleli. Soprattutto mi sembravano in linea senza eccessivi avanzamenti dell'interno rispetto l'esterno e con il peso distribuito bene sui due sci senza scappate verso l'interno per iniziare il cambio. Mi sembrava piuttosto che l'eccessiva posizione seduta impedisse l'intera trasmissione dell'accelerazione di fine curva alla gamba esterna e da qui la dissipazione di energia con la perdita dell'effetto rimbalzante a fine curva per innescare con rapidità la successiva. Tutto ciò innesca un ritardo sulla fase successiva di cui le braccia sono il sintomo più evidente.

Enrico V.
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Stiverive
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Inserito il - 05 ott 2011 : 14:46:09   Permalink al post Invia a Stiverive un Messaggio Privato Aggiungi Stiverive alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
bene, stanno venendo fuori un po' tutti i punti deboli noti.

questo punto dell'inclinazione è in effetti l'aspetto che più mi interessa, e mettendo da parte la questione che in campo libero e in velocità le dinamiche sono diverse, e, in questo senso, migliori, vorrei approfondire.

oltre agli esercizi su pendii facili di lavorare sullo spigolo per migliorare il feeling di controllo dello sci, ho cercato di aumentare l'angolazione su sciate più impegnative. La tendenza però è quella di entrare con le ginocchia non trovando però un'analoga angolazione con il resto del corpo e un busto spezzato in maniera ottimale. La cosa che ho trovato utile in questa direzione è aumentare la distanza tra gli sci: in questo modo le gambe tendono automaticamente e portarsi parallele al suolo, con quella esterna quanto più possibile estesa.la questione è che mi sembra eccessivamente innaturale, ma ad oggi non ho trovato un esercizio utile a trovare un buon assetto con sci piantati sul fianco, gambe orizzontali e busto spezzato (più o meno come l'avatar di enrico)

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Enrico
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Inserito il - 05 ott 2011 : 14:57:58   Permalink al post Invia a Enrico un Messaggio Privato Aggiungi Enrico alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Quella però è una foto piuttosto vecchia e non è più un must dell'attuale tecnica moderna. In effetti l'angolazione (intesa come spezzamento del busto rispetto l'inclinazione del complesso caviglie/tibie/femori verso l'interno curva non è più un elemento da ricercare, quanto invece la logica conseguenza della corretta applicazione della tecnica in entrata di curva con il giusto tempismo e la successiva accelerazione in fase di rilascio degli spigoli. Va ricercata l'inclinazione massima nella fase d'ingresso curva senza cedere con un movimento di entrata di anca laterale. Solo successivamente nel momento in cui vorremo iniziare a rilasciare gli spigoli per iniziare la nuova curva il busto inizierà a torcere verso la nuova direzione di curva e quindi si noterà l'anca interna uscire ed il busto spezzarsi verso l'esterno. Non so se mi sono spiegato.

Per rispondere poi al tuo quesito precedente, non è che la caviglia più chiusa sia un qualcosa visibile ad occhio nudo da fuori (spesso questo può sembrare da una semplice prospettiva diversa catturata dal teleobiettivo) quanto invece la pressione sul linguettone dello scarpone perché il corpo si è mantenuto centrale e quindi tutto il suo sviluppo è appoggiato sulla parte anteriore dello scarpone. Con l'accelerazione improvvisa che avvertirai a fine curva, gioco forza sentirai questa pressione allentarsi sul linguettone per andare a trasferirsi sullo spoiler posteriore, ma se non cederai con la coscia esterna (causa di un repentino abbassamento del sedere verso gli attacchi) riuscirai a riprendere più facilmente l'assetto per iniziare la nuova curva.

Enrico V.
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Inserito il - 05 ott 2011 : 15:10:09   Permalink al post Invia a Stiverive un Messaggio Privato Aggiungi Stiverive alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Ti sei spiegato perfettamente! non ero entrato nella questione dei tempi ma più o meno volevo dire esattamente questo, con l'attenzione di non fare però il motociclista anche nella prima fase con la spalla interna che scende. Ci sto lavorando e qualcosa, sempre in campo libero, esce, soprattutto con l'avanzamento della mano esterna che mi aiuta nel "pendolare" il busto verso la nuova curva. la mia difficoltà è sempre comunque quella di avvicinare il bacino alla pista, ma non alle code, cosa che trovo davvero difficile e nonostante tanta esperienza non riesco a trovare la confidenza necessaria per avere un bacino che gira un metro dentro lo sci esterno, trovandomi molto più spesso più verticale di quanto vorrei.

sulle caviglie in effetti mi sono espresso male, cercavo conforto su qui tre punti circa una maggiore centralità che, mi pare, mi permette di trasferire più impulsoalla punta dello sci (per mezzo del linguettone) e consentendomi quindi di chiudere un po' meglio le curve

Modificato da - Stiverive in data 05 ott 2011 15:11:36
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eugenio
Sono Azzurro di Sci




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Inserito il - 05 ott 2011 : 15:13:55   Permalink al post Invia a eugenio un Messaggio Privato Aggiungi eugenio alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
due precisazioni: quando parlavo di "sentire i piedi" non mi riferivo alla loro distanza (assetto) ma alla necessità di percepire il proprio movimento cominciando dai piedi... se tu hai bisogno di maggiore inclinazione devi necessariamente far partire il movimento dal basso e quindi dai piedi, perciò devi "sentirli" per essere in grado di aumentare l'incidenza dello spigolo sul terreno che solo una maggiore inclinazione dei piedi ti può dare.
E' del tutto ovvio che la parte superiore del corpo andrà a compensare questa maggiore inclinazione (non confondiamo inclinazione con angolazione), ma il più delle volte la compensazione sarà effetto di un assetto naturale ed istintivo che potremmo definire istinto di sopravvivenza (se non compenso cado all'interno della curva)... se compenso poco è perchè inclino poco.
l'esercizio migliore: cominciare a lavorare sulla "percezione" del movimento e sulla capacità dei piedi di trasmettere gli impulsi corretti, eseguendo archi di curva inizialmente poco accentuati su pendio facile per poi andare a esercitare progressivamente sempre maggiore pressione dando sempre maggiore inclinazione.

Enrico... sul concetto di arretramento e sui suoi effetti è proprio come dici tu.

Modificato da - eugenio in data 05 ott 2011 16:35:11
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Enrico
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Inserito il - 05 ott 2011 : 15:34:53   Permalink al post Invia a Enrico un Messaggio Privato Aggiungi Enrico alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Grazie Capo!

Enrico V.
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Stiverive
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Inserito il - 05 ott 2011 : 15:43:51   Permalink al post Invia a Stiverive un Messaggio Privato Aggiungi Stiverive alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
mmmh... ok, sull'inclinazione siamo a posto, nel senso che mi è chiaro, ma quindi l'angolazione, di che trattasi?

per l'esercizio, è quello che in qualche modo ho provato, ma con scarso successo, ora che mi confermi che è una buona strada vedrò di concentrarmici ancora.

provo a ripetere con altre parole per vedere se ho ben capito cosa intendi.

trovo una pista facile che poi diventa un po' più impegnativa ma non troppo, diciamo falcade verso le Buse sotto la seggiovia (visto che sei trentino ...). A piedi larghi inizio a fare curve in conduzione a velocità moderata passando da uno spigolo all'altro e trovando le giuste pressioni e loro distribuzione, man mano cerco di chiuderle un po' di più e sul pendio un po' più impegnativo ricerco il limite di caduta all'interno che combatterò con la compensazione, che nel frattempo avrò rimodulato di curva in curva a seconda delle velocità ed accelerazioni.
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eugenio
Sono Azzurro di Sci




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Inserito il - 05 ott 2011 : 16:37:13   Permalink al post Invia a eugenio un Messaggio Privato Aggiungi eugenio alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
se sali al Lusia - versante Bellamonte - hai due tronchi di seggiovia perfetti per il tuo scopo
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Stiverive
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Veneto


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Inserito il - 06 ott 2011 : 09:32:27   Permalink al post Invia a Stiverive un Messaggio Privato Aggiungi Stiverive alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
grazie a tutti, qualche spunto c'è e adesso basta solo aspettare che nevichi, e magari in un anticipino rispetto al 20 novembre..

se poi qualcuno avesse qualche altro contributo, tutto fa brodo.
grazie ancora
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balineuve
Pronto Hermann vuoi che ti venda i miei vecchi sci?



Lombardia


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Inserito il - 06 ott 2011 : 09:39:22   Permalink al post Invia a balineuve un Messaggio Privato Aggiungi balineuve alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Sarò un po' drastico ma concordo con Eugenio ..... il problema sono i piedi ..... ma anche la testa .... mi spiego meglio la tua testa ti fa pensare che quel tracciato si debba percorrere a quella velocità ...... ma in realtà quel tracciato così piano e filante può essere percorso a velocità molto maggiori ....... ma hai bisogno di più abbrivio in ingresso perchè una volta entrato piano è difficile acquisirla dentro ...... per me andare a cercare altri dettagli su braccia, spalle, etc.... è un po' come pensare di mettere la cera senza aver lavato il pavimento da un mese ..... scusa per la franchezza ma è quello che vedo io ......
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