Coppa del Gobbo - Il sorriso dei Moelgg!
Il fascino di Levi ha sempre qualcosa di magico e quando sui teleschermi giungono le immagini di questo angolo di terra finlandese si capisce come si sia ormai a ridosso di Natale. Quassù i regali arrivano prima, più o meno verso la nostra festa dell'Immacolata e la casa di Santa Claus, che si trova a Rovaniemi, non è poi così lontana. Facile immaginare come nella casa di Santa Claus, al di la' del Circolo Polare Artico, si lavori con fervore perchè renne e slitta possano sfrecciare tra i colori dell'aurora boreale con il loro carico prezioso!
Levi è un paesino semplice, che è rimasto tale anche di fronte ai grandi investimenti che vorrebbero trasformarlo in un resort turistico di ampie e prestigiose dimensioni, con chalet immersi e nascosti in boschi fittissimi. La Finlandia però, fatta eccezione per pochissime individualità (ma il nostro Capitan Futuro Alessandro Serra - sta provando a creare un movimento) non è terra di tradizione alpina e l'entusiasmo iniziale degli appassionati sta scemando poco a poco. Lo scorso anno non si corse perchè mancava la neve, quest'anno durante i due slalom le telecamere non hanno indugiato troppo su ciò che avveniva al di fuori della pista perchè...c'era poco da far vedere!
Peccato davvero, il colore è essenziale per imparare qualcosa di nuovo e, di tutte le attività ed iniziative che nei primi anni di Coppa venivano allestite, è rimasto ben poco! Non mi stupirei se ad un certo punto Levi fosse cancellata dal calendario!
E' complicato arrivarci, i costi di trasferimenti per atleti e materiali sono molto alti ed il tracciato di gara non ci fa impazzire! Vedremo cosa accadrà! Nel frattempo ringraziamo la famiglia Moelgg che, con la forza della passione e del loro incredibile temperamento agonistico, ci riconcilia con lo sci azzurro che a Levi ha spesso conosciuto giorni infausti!
Manuela, Manfred, Michael, sempre sorridenti, sempre positivi, sempre convincenti perchè nei loro gesti e nei loro sogni lo sci è gioia, felicità, amore! Il podio di Manni è straordinario, così come lo era stato quello di gennaio del 2014!
Dopo il brutale infortunio al tendine d'Achille erano in pochi a credere in un suo recupero. Manfred non ha mai smesso di sognare, non si è mai fatto compatire, ha sempre continuato a sorridere.
Chissà, forse l'aria delicata che si respira a San Vigilio di Marebbe, forse in questo lembo di terra Ladina i fiori hanno profumi e colori speciali che fanno crescere i giovani con allegria e spirito disincantato, ma con la consapevolezza che se credi in te stesso nessun traguardo ti è precluso! Per carità, ragazze e maschietti non si sono tirati indietro ed ognuno, chi con maggior entusiasmo...chi con qualche calcolo di troppo, ha fatto il proprio dovere.
Ma le cose non vanno per nulla bene.
Tecnici di indubbio valore ed esperienza hanno analizzato e scritto già all'indomani di queste gare, sottolineando come esistano precise responsabilità federali alla base sia della disastrosa situazione femminile, sia della "diabolica" involuzione dei ragazzi.
Voglio solo dire che mi dispiace, mi dispiace tantissimo non vedere più i nostri danzare tra le porte strette dello slalom come un tempo (per favore, non sono pali stretti!).
Credo che sia imbarazzante per la squadra femminile rendersi conto di essere diventata poco più che una comprimaria in Coppa del Mondo e non penso che i ragazzi siano così felici di aver perduto fior fiore di allenatori che sapevano "allenarli"!
Noi che amiamo lo sci dobbiamo continuare a voler bene a questi ragazzi, spronandoli affinchè non si perdano d'animo ed incitandoli a credere sempre in se stessi, come ha saputo fare quel Manfred Moelgg che, seppur un po' scricciolo, si erge come un gigante quando si arriva sul muro e bisogna sciare con tecnica e cuore!
(venerdì 18 novembre 2016)