Vail 2015 -Team Event: investiamoci per il futuro
Vorremmo tornare a parlare del Nation Team Event di martedì, anche e soprattutto alla luce delle dichiarazioni del presidente Roda.
Andiamo con ordine: la gara a squadre, introdotta ai Mondiali di Bormio per la prima volta, come evento da medaglia, e replicata poi durante le Finali di Coppa del Mondo, sarà probabilmente inserita anche nel programma dei Giochi Olimpici, come ribadito da Bach e Kasper all'inizio di questa rassegna mondiale.
Il format prevede un gigante parallelo con 25 porte e distanza di circa 11m, quindi molto vicini ad uno slalom e, nell'ultimo caso, due saltini da circa 50cm, per una manche complessiva di 22-24 secondi.
Vengono convocati 6 atleti e ne devono partecipare, come minimo, 2 per sesso.
Per la cronaca: ha vinto l'Austria davanti al Canada, bronzo per la Svezia e Italia fuori ai quarti.
Come abbiamo riportato ieri la gigantista tedesca Veronique Hronek si è rotta il crociato del ginocchio sinistro durante la gara, e non è l'unica vittima di questo format: due anni fa a Schladming Neureuther rischiò grosso dopo uno scontro con il croato Zubcic, mentre a Garmisch 2011 Benni Raich dovette chiudere anzitempo mondiale e stagione per una lesione al crociato.
Considerando che è la quinta gara di questo genere (non si corse a Isere 2009) si può dire che la media infortuni sia piuttosto alta...
La FIS ha lavorato molto sulla formula, per rendere più pratica e spettacolare l'uscita dal cancelletto, per minimizzare i tempi morti, per semplificare la formula ma...non si potrebbe pensare anche a quale sia il miglior tipo di sci da utilizzare?
Anche nella nostra community la gara di martedì ha generato decine e decine di commenti, perchè gli argomenti per polemizzare ci sono tutti: come mai l'Italia fa praticamente sempre brutta figura nella gara a squadre? Come mai l'Italia ha deciso di schierare Francesca e Matteo Marsaglia che per caratteristiche proprie sono meno adatti a questa disciplina? E' importante onorare questa gara o è solo una noiosa scocciatura tra le veloci e le tecniche?
E le altre nazioni ci tengono e giocano le loro carte migliori? Sì e no, a ben vedere, perchè per esempio la Germania ci teneva moltissimo, tanto che Neureuther, subito dopo la gara, ha criticato la scelta di convocare la Hronek e non la Duerr; polemiche anche in Francia per il non utilizzo di Fanara; ma sono molte le nazioni (Norvegia senza Kristoffersen, Svezia senza Hansdotter, Canada senza Gagnon) che per un motivo o per l'altro non hanno schierato quella che sulla carta poteva essere la miglior formazione possibile.
Come già scritto martedì, l'Austria, la nazione più forte nello sci alpino, ha messo in campo i suoi uomini migliori, senza tentennamenti: Hirscher, Kirchgasser, Brem e Noesig (in forma, e infatti sarà schierato nel gigante) e ha vinto con merito un oro che rafforza la sua leadership.
E veniamo all'Italia, testa di serie n.2. Cominciamo dalla fine, ovvero dalle parole del Presidente Roda: "Il format di gara è in crescita di consensi e, in prospettiva, arriverà a portare anche medaglie olimpiche. L'impegno della Federazione è quindi quello di preparare con più attenzione il Team Event nel futuro e rendere così competitiva ad alto livello la Nazionale italiana anche nella gara a squadre".
Detto che riteniamo non essere colpa degli atleti se in questa e in altre occasioni siamo andati così male, è evidente che l'impegno degli stessi non basta. Come forse non basta neanche scegliere gli uomini migliori.
A nostro giudizio ci vuole programmazione e scelte corrette:.......(SECONDA PARTE)
(giovedì 12 febbraio 2015)