SkiersPRO:"gli studi sui materiali sono da rifare"
L'associazione degli atleti SkiersPro, la cui petizione contro le regole FIS ha raccolto 196 firme, ovvero l'80% degli atleti del Circo, torna a far sentire la sua voce contro le decisioni della FIS sulle nuove regole dei materiali, che saranno in vigore a partire dalla prossima stagione. Ecco il testo completo:
La strategia della FIS sulle regole deve essere considerata insufficiente, sia dal punto di vista scientifico che della comunicazione:
- gli studi da cui derivano le decisioni si basano per lo più su supposizioni parziali, create per essere poi confermate dagli studi. Questo tipo di deduzioni sono scientificamente discutibili
- le obiezioni e le proposte degli atleti, dei coach, e di altri numerosi esperti, sono state scartate durante il processo decisionale. Inoltre l'esperienza sul campo e le considerazioni scientifiche che hanno evidenziato lacune nelle conclusioni sperimentali, sono state ignorate.
Le lacune negli studi che hanno portato alla creazione delle nuove regole:
1. insufficiente analisi dei materiali
Gli studi hanno considerato solo i parametri geometrici degli sci. Tutte le altre proprietà sono rimaste fuori dall'analisi, perché considerate difficili o impossibili da regolamentare. Per esempio: il fatto ben noto che l'elasticità condiziona il comportamento dello sci, e può essere modificata indipendentemente dalla geometria, non è stato considerato; non ci sono argomentazioni negli studi su come i nuovi sci saranno compatibili con il resto dell'attrezzatura (scarponi, piastre, attacchi) e come questi devono essere adattati.
2. insufficienti analisi degli atleti
Gli studi non analizzano i differenti effetti che le nuove regole avranno su differenti tipologie di sciatori. Per esempio: i test mancano di misure concrete, basate sui fatti, per le donne o i junior, dal momento che i test hanno avuto luogo senza coinvolgere queste categorie; i metodi usati per estrapolare i risultati per le donne e i giovani non sono spiegati
3. insufficienti analisi delle condizioni
I test su cui sono basati gli studi non sono stati tenuti in condizioni significative. Per esempio: la lunghezza di una manche di test (20-34 secondi) non permette considerazioni sulla fatica, che a sua volta causa incidenti; si puo' presumere che i tester non siano stati capaci o non abbiano voluto provare manche complete e al massimo livello di rischio (forse a causa delle apparecchiatura per il rilevamento)
4. insufficienti considerazioni sui fattori indiretti di rischio
Gli effetti delle nuove regole sui fattori indiretti di rischio non sono stati analizzati. Per esempio: gli effetti di una più lunga fase di derapata (come ci si aspetta che avvenga) su più tipologie di manto nevoso non sono stati considerati; ci sono motivi per ritenere che gli atleti modificheranno la loro tecnica per adattarsi ai nuovi materiali, cercando di sfruttarli al massimo. Non sono state analizzati i rischi che potrebbero derivare da questo cambio.
Pensando alla sicurezza degli atleti, e considerando quel che detto qui sopra, non si può certo dire che le regole della prossima stagione siano buone o responsabili.
(lunedì 16 gennaio 2012)
La strategia della FIS sulle regole deve essere considerata insufficiente, sia dal punto di vista scientifico che della comunicazione:
- gli studi da cui derivano le decisioni si basano per lo più su supposizioni parziali, create per essere poi confermate dagli studi. Questo tipo di deduzioni sono scientificamente discutibili
- le obiezioni e le proposte degli atleti, dei coach, e di altri numerosi esperti, sono state scartate durante il processo decisionale. Inoltre l'esperienza sul campo e le considerazioni scientifiche che hanno evidenziato lacune nelle conclusioni sperimentali, sono state ignorate.
Le lacune negli studi che hanno portato alla creazione delle nuove regole:
1. insufficiente analisi dei materiali
Gli studi hanno considerato solo i parametri geometrici degli sci. Tutte le altre proprietà sono rimaste fuori dall'analisi, perché considerate difficili o impossibili da regolamentare. Per esempio: il fatto ben noto che l'elasticità condiziona il comportamento dello sci, e può essere modificata indipendentemente dalla geometria, non è stato considerato; non ci sono argomentazioni negli studi su come i nuovi sci saranno compatibili con il resto dell'attrezzatura (scarponi, piastre, attacchi) e come questi devono essere adattati.
2. insufficienti analisi degli atleti
Gli studi non analizzano i differenti effetti che le nuove regole avranno su differenti tipologie di sciatori. Per esempio: i test mancano di misure concrete, basate sui fatti, per le donne o i junior, dal momento che i test hanno avuto luogo senza coinvolgere queste categorie; i metodi usati per estrapolare i risultati per le donne e i giovani non sono spiegati
3. insufficienti analisi delle condizioni
I test su cui sono basati gli studi non sono stati tenuti in condizioni significative. Per esempio: la lunghezza di una manche di test (20-34 secondi) non permette considerazioni sulla fatica, che a sua volta causa incidenti; si puo' presumere che i tester non siano stati capaci o non abbiano voluto provare manche complete e al massimo livello di rischio (forse a causa delle apparecchiatura per il rilevamento)
4. insufficienti considerazioni sui fattori indiretti di rischio
Gli effetti delle nuove regole sui fattori indiretti di rischio non sono stati analizzati. Per esempio: gli effetti di una più lunga fase di derapata (come ci si aspetta che avvenga) su più tipologie di manto nevoso non sono stati considerati; ci sono motivi per ritenere che gli atleti modificheranno la loro tecnica per adattarsi ai nuovi materiali, cercando di sfruttarli al massimo. Non sono state analizzati i rischi che potrebbero derivare da questo cambio.
Pensando alla sicurezza degli atleti, e considerando quel che detto qui sopra, non si può certo dire che le regole della prossima stagione siano buone o responsabili.
(lunedì 16 gennaio 2012)