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Andrea76
Liguria
8 Messaggi |
Inserito il - 13 feb 2006 : 09:57:05
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Ciao a tutti!!Ho scoperto solo ora questo forum(finalmente ho una connessione veloce e posso "esplorare" la rete), veramente complimenti!!
Mi chiamo Andrea Borasi, ho 29 anni, vivo tra Genova e il basso Piemonte dove faccio il Maestro di Sci, spero di poter aiutare qualcuno a risolvere dubbi tecnici :)
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asman
Liguria
17 Messaggi |
Inserito il - 13 feb 2006 : 10:45:09
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Ciao Andrea, benvenuto nel forum! Sono anch'io ligure, ma di Sanremo. Vado di norma a sciare a Limone nei weekend. Sto impratichendomi nella "superconduzione" o come si chiama ora "sequenza di curve agonistiche di base". Penso di aver capito cosa sia, ma non mi e' chiaro a cosa pensare per ottenere il risultato di stare sempre sulle lamine. Mi spiego meglio: durante una discesa uno non ha il tempo di pensare a angolazione, busto, braccia, ecc..., cioe' a tutti gli elementi che fanno perfetta una sciata, singolarmente presi. Ha senso parlarne a livello di analisi del gesto nella teoria. Ma quando si e' in pista io penso sia meglio sgombrare la mente da tutte queste nozioni. Ci vuole un approccio di sintesi. Altrimenti non si trova il ritmo, ci si disunisce, si arretra, non si evitano gli altri e cosi' via. Allora ti chiedo, pensare di essere in moto o qualcosa di simile e' corretto, che consigli hai da darmi per evolvere dalla conduzione alla superconduzione?
Grazie mille!!! Asman |
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Andrea76
Liguria
8 Messaggi |
Inserito il - 13 feb 2006 : 11:02:30
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Intanto ciao!Ho qualche amico a SanRemo che faceva le gare con me, uno fra tutti Fabiano S. , forse sai chi è?? Detto ciò, sono anche io dell'idea che l'atteggiamento mentale sia decisivo per riuscire ad "sintetizzare" la sciata perchè è effettivamente molto molto difficile pensare a più di una cosa per volta mentre si scende. Spiegare le sensazioni "giuste" non è facile, anche perchè credo siano piuttosto soggettive e a volte anche curiose (per dirtene una, ho sempre avuto problemi di gradualità nell'eseguire archi brevi condotti su fondi duri:praticamente spesso, per la fretta di terminare la curva, andavo troppo presto in appoggio per iniziare l'altra e finivo per scaricare troppo presto l'esterno con un brutto effetto di spazzolata e ricordo che, durante il corso, il mio istruttore mi suggerì di immaginare di percorrere un semicerchio disegnato sulla neve...incredibile a dirsi questo mi costringeva ad "aspettare" e le curve riuscivano bene!!!...questo per dirti che tutto è lecito per raggiungere la giusta sensazione.
Personalmente, fermo restando che la "vecchia" superconduzione o curva agonistica di base richiede una certa velocità di esecuzione, una prima cartina tornasole può essere il tuo stesso corpo!Infatti per esempio un bel curvone tipo gigante tirato sugli spigoli ti farà sentire parecchia compressione ed effetto G sul corpo (del resto gli atleti subiscono, nel picco di curva, valori anche superiori a 2g!!!). Poi prova e riprova la sensazione dello spigolo, non esitare a fermarti e guardare se hai lasciato i "binari" sulla neve, per esempio ;) |
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asman
Liguria
17 Messaggi |
Inserito il - 13 feb 2006 : 11:16:21
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Grazie della risposta! Non conosco il tuo amico. Quanto ai suggerimenti, hai centrato il problema. Ora mi concentro sull'effettuare movimenti sempre morbidi, graduali e mantenere il corpo il piu' rilassato possibile. In questo modo mi pare anche piu' reattivo e compensa meglio le irregolarita' della pista. I curvoni lunghi tipo gigante penso di eseguirli bene e avverto in effetti la sensazione di cui parli su tutto il corpo. Ho bisogno di migliorare il cortoraggio condotto sul ripido. Spesso inoltre mi capita di sciare su fondi gobbosi o scalinati che complicano la sciata. Anch'io ero giunto alla conclusione che non si possa supercondurre al di sotto di certe velocita'. Ma con le piste affollate dei weekend come si fa?! Bisogna assecondare lo sci cercando di starci sempre sopra con il corpo, giusto? E' questa la centralita' di cui tanto si sente parlare? Provero' col pensare a percorrere dei cerchi, perche' uno dei miei difetti penso sia proprio quello di non completare la curva. La imposto sulle lamine ma a meta' mi ritrovo, specie sul ripido, a derapare e con gli sci carving non e' una bella cosa! E' giusto poi non usare il bastoncino nei curvoni lunghi e veloci e usarlo sempre nel cortoraggio sul ripido? Quanto alle braccia e ai consigli fantasiosi, la scorsa settimana ho sentito un maestro che diceva agli allievi di immaginare di portare un'anguria mentre si scia!
Ciao!
Asman |
Modificato da - asman in data 13 feb 2006 11:20:41 |
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Andrea76
Liguria
8 Messaggi |
Inserito il - 13 feb 2006 : 11:19:36
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AAHAHAh, bella l'anguria.
Per me il top coi bambini è : guidare camion/autobus (per chi ha già un po' l'impostazione delle braccia a posto e deve solo allargarle un po')
Portare un vassoio col caffè(per i bimbi che tengono le braccia nelle posizioni più assurde, generalmente prima lezione)
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