Marie-Michele Gagnon annuncia il ritiro
di Matteo Pavesi
Non è un fulmine a ciel sereno perchè Marie-Michele Gagnon aveva già anticipato che questa sarebbe stata la sua ultima stagione in Coppa, ma ieri - a Meribel - la canadese ha ufficialmente annunciato il ritiro a fine stagione, e contemporaneamente la rinuncia alla discesa mondiale, per la quale non si sentiva abbastanza pronta dopo la caduta di Cortina.
Il suo Mondiale si chiude con le gare di combinata (10/a) e superg (26/a), ed era il suo ottavo mondiale, dopo Isere 2009, Garmisch 2011, Schladmin 2013, Vail 2015, St.Moritz 2017 (6/a in combinata), Are 2019 e Cortina 2021 (6/a in superg).
Vanta anche 3 partecipazioni olimpiche a Vancouver 2010, Sochi 2014 e Pechino 2018.
Esordisce in Coppa in gigante a La Molina nel 2008, nelle prime stagioni gareggi solo nelle prove tecniche e poi si trasforma in polivalente entrando nelle top10 in tutte le discipline.
Vanta cinque podi: 3/a in slalom ad Are 2012, vincitrice della combinata di Altenmarkt 2014, poi terza in slalom a Crans Montana 2016, vittoriosa nella combinata di Soldeu 2016 e infine terza nel superg di Garmisch 2021. Finora ha indossato 272 pettorali in CdM, dunque una delle canadesi con più pettorali nel massimo circuito.
Da giovane ha vinto il circuito Nor-Am nel 2009 e ben 22 medaglie ai Nazionali Canadesi, tra cui 15 titoli nazionali!
Nativa del Quebec, classe 1989, compagna del velocista americano Travis Ganong, Marie-Michele chiuderà la carriera con le gare veloci di Crans-Montana e Kvitfjell, sempre che non riesca ad entrare nelle top25 e qualificarsi per le Finali.
"Ho preso la decisione a dicembre - spiega Marie-Michele - nella parte iniziale della stagione, ho capito che era il momento. Voglio finire sentendomi a mio agio sugli sci e così sarà. Non ha senso voler andare troppo lontano a tutti i costi."
Michelle ha poi scritto una lunga lettera di commiato, pubblicata dalla federsci canadese, dove ripercorre tutta la sua carriera, dalle piste della piccola località di Mont Orignal fino ai Mondiali e alle Olimpiadi, ricordando anche i tanti compagni di squadra avuti in tutte queste stagioni.