Courchevel 2023 - Sofia Goggia: "son dispiaciuta più che delusa"
di Matteo Pavesi
La discesa libera femminile mondiale era tra le gare più attese, e tra le gare con le maggiori aspettative visti i risultati ottenuti dalle Azzurre in discesa in Coppa del Mondo.
In particolare era molto attesa Sofia Goggia, leader della specialità, dominatrice delle prove, e medagliate nelle ultime due olimpiadi.
Ma come la stessa Sofia ha ben spiegato a fine gara nel parterre, nello sci non bisogna dare nulla per scontato, e vincere non è certo semplice come sembra.
Oggi la campionessa bergamasca ha compiuto alcuni errori (e una spigolata) nel tratto finale, arrivando sul traguardo con 47 centesimi di ritardo dall'oro, ma poco prima aveva inforcato una porta, rendendo nulla la sua gara.
Ecco le parole di Sofia: "Più che delusione, provo dispiacere perché ho dato quello che potevo, ma in quel momento mi ha preso dentro lo sci e mi sono ritrovata nella porta. E’ stata talmente veloce la dinamica che non ero neppure sicura di aver inforcato, infatti ho finito la mia gara. In tutte le prove non ho mai dominato, ma oggi era una gara particolare dove potevi fare la differenza solo in due/tre punti e quindi alla portata di tante atlete, un po’ come a Lake Louise. E’ chiaro che non arrivavo a questi Mondiali nella miglior condizione, seppur da favorita, ma non ho nulla da recriminare anche se è un peccato non prendere una medaglia che ci poteva stare. Non scalfisce il mio valore, presto mi focalizzerò sui prossimi appuntamenti di coppa a partire da Crans-Montana. Dispiace, perché abbiamo una squadra competitiva e non siamo riuscite ad esprimerci al meglio. Quando hai la consapevolezza di aver dato tutto fino in fondo e di aver fatto le proprie cose bene, rimane solo il dispiacere di non aver raggiunto un obiettivo che tutti volevamo. Non mi aspettavo una spigolata del genere e di inforcare in discesa: sono rimasta abbastanza basita. In questa pista andava trovato il connubio perfetto tra far velocità e rallentare un po’. Non ho ancora ben capito la dinamica dell’inforcata, spiace perché non riuscirò più a prendere una medaglia in questi Mondiali, ma quello che non raggiungiamo non ci definisce. Si va avanti, focus sulle prossime gare."
Elena Curtoni, 13/a: "Ho dato tutta me stessa. Non è andata, a guardare la classifica probabilmente i numeri più bassi hanno avuto qualcosa in più nel tratto alto, visto che il cielo era un po’ velato, ma ormai ci possiamo fare poco. E’ stata una settimana difficile, tosta da gestire, ma abbiamo tenuto botta e credo che il gruppo sia stato unito e ha resistito mentalmente. Ora si va avanti, c’è la Coppa del Mondo e un grande abbraccio va da parte mia a Nadia e Sabrina, mi dispiace non essere con loro quest’oggi."
Nicol Delago, 18/a: "Avevo le cose chiare in testa, ma ho fatto troppi errori, soprattutto nella parte finale. Bisogna analizzare bene questa gara, anche se l’atteggiamento era giusto, forse pure troppooe
Per le azzurre non sono stati giorni facili, e anche questa mattina il pensiero non poteva che andare ad Elena Fanchini: proprio nelle stesse ore a Solato in tantissimi si stringevano a Nadia, Sabrina e famiglia per le esequie dell'amata sorella.