La Fis in lutto, è scomparso l'ex presidente Gianfranco Kasper
a cura della redazione
Nello sgomento di tutto il mondo degli sport invernali internazionali, è scomparso questa mattina Gian Franco Kasper, 77 anni, presidente della FIS fino a poco più di un mese fa. Ultimamente ricoverato in ospedale a causa di alcuni problemi fisici, ci ha lasciato improvvisamente quando stava per essere dimesso.
“È una notizia che mi ha sconvolto sia per il rapporto che Kasper ha sempre avuto con l’Italia e con la FISI, sia per il rapporto di amicizia personale che avevo con lui. Mi ha aiutato molto anche negli anni della mia presidenza alla Federazione Italiana degli Sport Invernali grazie alla sua immensa esperienza e alla conoscenza del mondo dello sport. Sono personalmente vicino alla famiglia in questo momento di grande tristezzaoe.
Gian Franco Kasper era nato a Sankt Moritz il 24 gennaio 1944. È stato presidente della Federazione Internazionale Sci dal 1998 al 2021
Kasper aveva compiuto il suo percorso di studi tra psicologia, filosofia e giornalismo presso l’Università di Zurigo, da cui uscì laureato nel 1966. Dopo la laurea aveva lavorato come redattore del Courrier de St-Moritz. Nel 1974 aveva assunto la direzione dell’ufficio turistico svizzero di Montréal, ma già l’anno dopo aveva accolto la proposta dell’allora presidente della FIS Marc Hodler di entrare nella direzione della federazione, di cui nel 1979 diventò segretario generale. Ricopri questo incarico fino a quando, nel maggio 1998, il congresso FIS lo elesse presidente in successione allo stesso Hodler. Ha ricoperto quel ruolo fino al 2021.
Durante il 111º congresso del CIO a Sydney è stato cooptato all’interno dell’organismo olimpico. Dal 1º gennaio 2003, è stato anche componente del comitato esecutivo dell’Agenzia mondiale anti-doping. Come membro del CIO aveva collaborato attivamente all’organizzazione di varie edizioni dei Giochi olimpici invernali.
Particolarmente attento agli eventi internazionali italiani era frequente incontrarlo nei parterre di gara sia a Bormio che in Val Gardena, Val Badia, Val di Fiemme e a Madonna di Campiglio
Non era riuscito a prendere parte ai recenti Mondiali di Cortina, ma aveva seguito l’evoluzione delle competizioni dalla sua casa di Sankt Moritz.
Atleti, tecnici, staff federale e tutto il mondo degli sport invernali italiani sono in lutto per la scomparsa di un grande dirigente sportivo e di un indimenticabile uomo della montagna.