TdG - Canzio, lo step ci sarà
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Per Pietro Canzio, classe 1998, squadra B discipline tecniche, la prossima stagione è fondamentale: si dice sempre così, ma per Pietro lo è davvero. È ancora giovane, nello sci moderno 22 anni non sono molti, ma c’è una strada da percorrere con grande energia, e quel talento che tutti gli hanno sempre riconosciuto deve finalmente esprimersi, come è già accaduto in molte occasioni, ad esempio nel 2018/19, che si concluse per Canzio con il titolo assoluto in slalom ai NC di Cortina.
Nella stagione conclusa (purtroppo...) ai primi di marzo, Pietro ha ottenuto qualche buon risultato, 21esimo in EC a Pozza, nei 30 in super g, è andato forte in un paio di FIS, ha fatto passi in avanti in gigante. Non male, ma il suo potenziale non si è certo espresso, gli è mancata continuità, e ha faticato soprattutto nel ‘suo’ slalom.
Siamo certi che Pietro presto mostrerà in pista quanto è capace di fare, lo step ci sarà.
Gli abbiamo fatto qualche domanda, a debita distanza visto il periodo, cominciando dalla ‘polivalenza’ che fino a quest’anno ha segnato il suo percorso.
"Questo è stato il primo anno che mi sono 'specializzato' - ci ha risposto - ho dato un po’ la precedenza allo slalom e qualcosa di buono si è visto. Sono convinto che posso fare qualcosa di buono anche in gigante anche se ho fatto un po’ di fatica negli ultimi anni. Quest’anno ho faticato più per un fatto mentale che tecnico. Sto lavorando anche su questo aspetto e secondo me si incominciano già a vedere dei miglioramenti".
Ecco come Pietro giudica la sua stagione
"La mia stagione non può essere positiva a livello di risultati. Ho fatto delle buone gare e ne sono contento, ma non basta. Ho seguito principalmente il circuito di EC di SL e quest’anno ci sono state delle gare dove si poteva provare ad 'infilarsi' nei top 30 come Pozza (la gara meglio preparata a mio avviso) e Vaujany. Altre invece come Jaun dove le possibilità erano molto scarse. Questa stagione non sono mai partito molto indietro grazie ai punti confermati l’anno scorso, sicuramente prossimo anno ci sarà da lottare ancora di più!".
Gli abbiamo poi domandato come si trova con compagni di squadra e staff.
"Direi bene! Con i miei compagni ormai sono anni che ci alleniamo assieme. Il nuovo staff è riuscito a sostenermi quando ne ho avuto bisogno e abbiamo sempre cercato di trovare la soluzione ai problemi insieme. Per quanto riguarda la tecnica, avere due allenatori che arrivano direttamente dai gruppi di WC mi ha aiutato a crescere e di questo sono soddisfatto".
Infine, ecco cosa ci ha detto sui materiali.
"I materiali giocano un ruolo fondamentale nel nostro sport. Molto spesso noi atleti sottovalutiamo questo aspetto per non distrarci dalla tecnica che è la cosa più difficile su cui lavorare. Con l’esperienza però bisogna imparare a trovare il tempo per testare e 'personalizzare' il troppo materiale. Io sono davvero felice di far parte della famiglia Salomon che negli ultimi due anni è sempre stata molto presente e disponibile ad ogni mia esigenza".