TdG - Maurberger, la pazienza paga
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Per Simon Maurberger le ultime due stagioni hanno rappresentato una svolta: prima la vittoria nella generale di Coppa Europa, poi i buoni risultati di quest’anno, con l’acuto del quinto posto nello slalom di Schladming, che lo hanno portato a ridosso del primo gruppo di merito.
Simon ci ha detto di essere soddisfatto della seconda parte della sua stagione, da Natale in poi, quando con Luca Vuerich è riuscito a trovare un set up giusto, e con la tranquillità tutto è stato più facile.
È contento anche della sua crescita in gigante, testimoniata dal 15esimo posto a Garmisch agli inizi di febbraio.
Poi l’infortunio nel contestato parallelo di Chamonix (che Simon chiuse al quinto posto) e lo stop forzato un mese prima che il covid-19 facesse calare il sipario sulla WC.
Da sempre Simon è considerato sciatore di gran talento e gli abbiamo chiesto cosa gli sia mancato per esprimersi in WC: ci ha parlato di ‘equilibrio’, che finalmente sente di aver raggiunto, di armonia mentale e fisica. Tutto deve essere al suo posto per andar forte.
Tutto, cioè ‘squadra, famiglia, materiali, fisico’ e ha aggiunto che tuttavia è la mente a fare la differenza, a dare l’equilibrio, a controllare ed armonizzare i vari elementi che producono la prestazione sportiva.
Simon è soddisfatto della riabilitazione dopo l’infortunio, anche se con la quarantena c’è stato un parziale rallentamento; il piatto tibiale talvolta dà fastidio e lo costringe a fermarsi, ma nel complesso le cose procedono bene e questo periodo gli permette di ‘conoscere meglio il suo corpo’, come testualmente ci ha detto.
A Simon piace molto cucinare, ha una passione per il beach volley, e gli piace la natura, i boschi della sua terra, proprio davanti a casa.
È molto legato agli sciatori della sua generazione, e ritiene, con ragione, che il 95 sia una buona annata: lui, Sala, Liberatore e H.Zingerle sono andati a punti in WC.
Ci ha detto che questo gruppo, con l’aggiunta di Vinatzer, continuerà a fare bene nella massima serie, e che anche in Austria il ricambio generazionale non è una cosa facile e scontata, occorre pazienza.
Abbiamo così riassunto, per limiti di spazio, tutte le cose che Simon ci ha raccontato, e nelle risposte abbiamo trovato la stessa solidità che Maurberger dimostra sugli sci.
Se sarà a posto fisicamente, e non c’è motivo di dubitarne, Simon nella prossima stagione può crescere ancora, e ciò significherebbe primo gruppo in slalom e l’ingresso nei primi 30 della WCSL di gigante.
Noi pensiamo che, per talento ed equilibrio raggiunto, questo sia l’obiettivo minimo per Simon, e che la sua crescita, anno per anno, continuerà.