TdG - Franzoni, un talento gigante
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Giovanni Franzoni, classe 2001, squadra nazionale C, è un ragazzo coi piedi per terra e molto esigente con se stesso.
Sogna in grande, ma riesce a vivere nel presente.
Il recentissimo passato racconta di una stagione molto positiva, con 5 top 15 in Coppa Europa (tra queste un secondo posto), in tre specialità, super gigante, combinata e gigante, per complessivi 212 punti.
In gigante, all’esordio in questa specialità in EC, ha chiuso 12esimo, ed è forse il risultato più notevole, tra l’altro nella sua specialità preferita.
Giovanni ci ha detto di essere soddisfatto della sua stagione, che purtroppo si è chiusa nel modo che tutti sappiamo: mancano all’appello tre gare di Narvik (annullate), nelle quali aveva notevoli opportunità, qualcosa in EC, i NC e altro ancora...
Molto, troppo, ma così è stato.
La soddisfazione di Giovanni è in pochi numeri, oltre a quelli già dati: nel ranking FIS mondiale appena uscito, la ‘lista base 2021’, Franzoni è 51esimo in combinata, 128esimo in gigante, 139esimo in SG, 161esimo in discesa e 210esimo in slalom, dunque già convocabile in WC nelle prime tre specialità citate, con una crescita sostenuta anche in slalom, avendo alternato gli sci 1,65, quelli 1,93 e quelli lunghissimi per tutta la stagione, diretto dal capo-allenatore della C Massimo Carca.
Ci ha detto, poi, del suo ottimo rapporto con lo staff e degli allenamenti con i compagni di squadra, ai quali è molto legato, sempre divertenti e proficui.
L’allenamento anche in questo sventurato periodo di quarantena deve continuare, con evidenti limiti: Giovanni sta mantenendo la massa, aiutato dal gemello Alessandro, e forse acquisterà un bilanciere per aumentarla, e più avanti inizierà un po’ di cardio.
L’attenzione dei media, che ormai vedono in lui un probabile attore di primo piano in un futuro non molto lontano, non gli dà fastidio.
Sono altre le sue preoccupazioni: prepararsi al meglio per la prossima stagione, sia a secco sia sulla neve (quando si potrà), correre una manche alla volta non facendo calcoli e senza nessuna aspettativa né traguardi prestabiliti.
Tra gli atleti in attività gli piace la tecnica di Kristoffersen in gigante e slalom, quella di Kranjec e Zubcic in gigante, Odermatt è fonte di ispirazione per il SG ed il gigante, e poi Noel, Paris, Kilde...gli piacciono quelli forti, insomma, e di ciascuno guarda uno o più particolari, non ha un atleta preferito.
Piedi per terra, modestia, e idee chiare, dicevamo: Giovanni non si aspettava il podio in Coppa Europa, lui è fatto così.
Noi, invece, ce lo aspettavamo.
Continua a non aspettarti nulla, Giovanni, riservando alla fine della stagione i festeggiamenti, come ci hai detto di esser solito fare, e ‘ricomincia da zero’ dopo ogni gara.
Questa è la strada che ti ha portato fin qui, questa è la strada che ti porterà dove vuoi arrivare.